Il leader del Movimento 5 Stelle commenta così l'incontro tra il Cavaliere e il segretario al Nazareno.
La prima parte della conferenza stampa è stata dedicata a un’analisi della posizione del Movimento 5 Stelle sul Fiscal Compact. “Noi siamo stati i primi a chiedere di rinegoziare il Fiscal Compact con una mozione. Il Pd ha votato ‘no’e se ne vanta”. La posizione del gruppo in Europa sarà quella di non allearsi con nessun gruppo: “Noi per adesso andiamo da soli alle elezioni europee (senza collocamento con qualche gruppo europeo), se poi ci sarà qualche gruppo tedesco o finlandese con cui fare massa critica, vedremo”.
Grillo ha invitato anche il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza alle dimissioni. “Speranza si dimetta per il caso del lobbista Tivelli – ha detto – Speranza fa un emendamento sulle pensioni d’oro: bellissimo, lo avremmo votato. Ma dopo una telefonata l’emendamento scompare. Abbiamo intercettato la telefonata e fatto espellere il lobbista. Ora dopo il lobbista dobbiamo cacciare il lobbizzato”. Uno dei punti criticati dal leader è ancora quello dell‘informazione. “La comunicazione è il vero cancro di questo Paese. Non riusciamo ad avere una comunicazione normale. Noi siamo il primo partito in Italia – ha aggiunto il leader M5S – abbiamo bisogno di essere considerati come tali. Solo ora la stampa si sta ammorbidendo nei nostri confronti. Io voglio essere mandato via dai cittadini, non da questi cartoni animati”.
A proposito dell’accordo Renzi-Berlusconi, alla vigilia dell’appuntamento al Nazareno, in molti sospettavano l’esistenza di una contropartita tra i due leader. E, dunque, tra i due partiti. Un’ipotesi che compare sul Messaggero, dove Piero Longo, avvocato e senatore di Forza Italia, spiega di aspettare di conoscere “meglio” il segretario Pd “ma sicuramente – prosegue – si potranno trovare punti di incontro”. Sulle intercettazioni, aggiunge, “sicuramente ci sono reati per i quali sono utili e necessarie. Ma per altri non servono e di questo si può parlare”. Opinione positiva su Renzi anche per quanto riguarda il capitolo riforme (“bisogna capovolgere le logiche e in questo devo dire che è veramente l’uomo nuovo della sinistra e del suo partito”). Longo torna anche su amnistia e indulto che considera “l’unico modo per dare una risposta immediata, sia pure temporanea” al sovraffollamento carcerario. “Per alleggerirlo – prosegue- basterebbe controllare che la carcerazione preventiva sia posta in essere solo nei casi strettamente necessari e nel rispetto del principio di innocenza stabilito dalla Costituzione. Ma devo dire che, nonostante la legge preveda che si ricorra alla custodia cautelare solo in casi limitati, poi in pratica i gip su richiesta dei pm appaiono di manica tanto larga nell’applicazione della custodia cautelare in carcere”.
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