sabato 18 gennaio 2014

Legge elettorale, Berlusconi al Nazareno incontra Renzi: lancio di uova su auto del Cav.

All'arrivo dell'ex premier  il Popolo Viola grida: "Non si tratta con i criminali". Faccia a faccia ad altissima tensione che rischia di provocare uno strappo nel Pd e nella maggioranza: tenuta del governo a rischio. . Dopo Ncd, anche Sc contraria all'accordo con Fi. Allarme di Confindustria. E sul web l'ironia della base.
repubblica.it
Legge elettorale, Berlusconi al Nazareno incontra Renzi: lancio di uova su auto del CavROMA - Matteo Renzi varca per primo l'ingresso del Nazareno, sede del Pd a Roma, dove a ridosso delle 16 arriva pure il leader di Forza Italia condannato in Cassazione per frode fiscale, Silvio Berlusconi. Assieme a Renzi, c'è il portavoce della segreteria Lorenzo Guerini. Con Berlusconi - che entra da un ingresso secondario - il 'fedelissimo' Gianni Letta. Un cordone di forze dell'ordine ha tenuto lontani curiosi e giornalisti per lasciar passare la macchina dell'ex premier. All'arrivo di Berlusconi un piccolo gruppo di manifestanti, tra cui alcuni esponenti del Popolo Viola, ha gridato: "vergogna, vergogna" e poi "non si tratta con i criminali". Sono state lanciate anche alcune uova che hanno colpito la macchina dell'ex premier.

Si tratta indubbiamente di un pomeriggio ad altissima tensione per la maggioranza: per Berlusconi, peraltro, è la 'prima volta' in una sede del Partito democratico. L'incontro con Renzi sulla riforma della legge elettorale si terrà alle 16 nella stanza in cui campeggia il quadro che ritrae Fidel Castro e Che Guevara. L'ha annunciato lo stesso segretario dem ieri sera alle Invasioni barbariche. E già dalle prime ore della mattinata la macchina dei media si è messa in moto, affollando l'ingresso del Nazareno. Ma su questo faccia a faccia rischia di consumarsi uno strappo nel Pd. E un colpo letale per il governo, stando almeno a quanto minacciano i bersaniani e i vari centristi della coalizione che appoggia il premier Enrico Letta. L'eco delle fibrillazioni che minacciano l'Esecutivo spinge il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a dire: "Non è compito nostro pronunciarci, noi chiediamo stabilità e capacità di governare".

La lunga giornata di Renzi è cominciata, a Firenze, con un incontro con Scelta civica. Il segretario, Stefania Giannini, uscendo da Palazzo Vecchio dice: "L'Italia ha bisogno di una legge che salvaguardi il bipolarismo ma che non crei un bipartitismo, noi partiamo dal Mattarellum corretto ma anche dal sindaco d'Italia". Quanto all'incontro con Berlusconi e al possibile patto con Renzi sul sistema spagnolo - magari modificato - avverte: "Se con Berlusconi si andasse a un'intesa sul modello spagnolo nella forma in cui è stato presentato, sarebbe un tavolo parallelo e allora credo che ci sarebbero dei problemi". Meno critico il socialista Riccardo Nencini, che è stato a Palazzo Vecchio subito dopo Scelta civica: "Renzi cerca di tenere in equilibrio sia l'opposizione che le forze che stanno al governo. E' un tentativo che va al di là dell'incontro con Berlusconi, incontro che non esclude i partiti che sostengono la maggioranza di governo".

Poi, inaugurando i lavori di ristrutturazione di alcune case di edilizia residenziale a Firenze, Renzi ha scherzato con la componente di un comitato cittadino che lo invitava a parlare con lei. "Vieni da me sindaco!", lo ha esortato la signora Patrizia. "Poi vengo da te Patrizia - ha risposto scherzando Renzi - tanto oggi non ho impegni...". Dopo l'inaugurazione, il sindaco è corso alla stazione a prendere il Frecciarossa per Roma, dove arriva poco prima delle 15.

Ma il problema principale resta quello del rapporto tra il segretario Pd e il premier. Un rapporto che si è ormai logorato tanto che il presidente del Consiglio minaccia apertamente le dimissioni: "Avanti così e mi dimetto", sono state le sue parole. Di sicuro non sono state d'aiuto le parole pronunciate ieri sera da Renzi nella trasmissione di Daria Bignardi: "Letta? Lo stimo molto quando si occupa di esteri". E poi l'ironia: "Diamo un hashtag: Enrico stai sereno. Nessuno ti vuole prendere il posto".
Roberto Maroni attacca: "Ho l'impressione che Renzi voglia andare alle elezioni anticipate perché vuole prendere il posto di Letta, staremo a vedere oggi". E Beppe Grillo: "Ascoltate bene cosa diceva Renzi a settembre a Porta a porta. Non crederete alle vostre orecchie: l'avevate dimenticato? Diffondete". E posta su Facebook il video del sindaco di Firenze che da Vespa diceva: "Il punto vero è che in un qualsiasi paese, quando un leader politico viene condannato con sentenza passata in giudicato, la partita è finita, game over".

Intanto i militanti democratici si mobilitano sul web e scelgono l'ironia per criticare la scelta di Renzi di incontrare il Cavaliere, perdipiù al cospetto di un celebre ritratto fotografico in cui Che Guevara e Fidel Castro giocano a golf. Giampaolo Angius, ad esempio, scommette che gli eroi della rivoluzione cubana non attenderanno l'arrivo del Cavaliere. "Oggi incontro nella sede del pd tra Renzi e Berlusconi sotto la storica immagine che ritrae Che Guevara. Nella foto", scrive su Facebook. Ma l'istantanea di Che Guevara e Fidel Castro non c'è più. Al centro della cornice una scritta: "Torno domani". Mentre Mariano Occhionero commenta caustico: "Silvio in visita al Pd? E dove lo tenete il palo della lapdance?"

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