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Ai polacchi non piace il menù servito dalla UE. Ed a voi? (Al termine sondaggio). Secondo un sondaggio condotto dal Centro di ricerca sulle politiche europee (CBPE), i polacchi sono contrari alla politica dell’UE di vietare l’immatricolazione dei veicoli a combustione e alle idee che circolano nell’UE su foreste, carne, vestiti e un’economia senza contanti.
Il sondaggio riferisce che il 67% degli intervistati è contrario a una norma dell’UE che vieterà agli europei di immatricolare veicoli con motore a combustione a partire dal 2035. L’idea del divieto dell’UE è sostenuta solo dal 28% dei polacchi.
L’opposizione al divieto UE di immatricolare tali veicoli è riscontrabile in un ampio spettro della società polacca, compresi gli abitanti delle aree urbane e rurali, nonché coloro che hanno un titolo di studio superiore e coloro che hanno terminato solo le scuole superiori.
Il sondaggio del CPBE ha anche chiesto agli intervistati la loro opinione sull’idea di trasferire all’UE il potere sulle foreste, allontanandolo dagli Stati membri. Oltre la metà degli intervistati, il 57%, si è opposto a questa idea. Solo il 34% è favorevole. Ancora una volta, l’opposizione all’idea è simile in tutti i gruppi di età e socio-economici.
Un’altra idea discussa nell’UE è quella di limitare il consumo di carne a 16 chilogrammi all’anno per persona, nonché di limitare la vendita di vestiti a otto nuovi articoli per persona. Il tutto ovviamente per il Green, l’ambiente e la limitazione all’emissione di CO2.
Solo il 21% ha appoggiato l’obiettivo di riduzione del consumo di carne, mentre il 76% si è opposto. I risultati sono simili per quanto riguarda l’acquisto di vestiti nuovi, con il 23% a favore e il 73% contrario.
I polacchi sono anche contrari a un’economia senza contanti. Il Parlamento europeo ha recentemente raccomandato la ricerca di un euro digitale, che però non è ancora stato lanciato. I sostenitori della privacy avvertono che una società senza contanti potrebbe avere gravi conseguenze per la libertà personale, con le autorità in grado di tracciare tutte le transazioni in tempo reale. Questo potrebbe essere un prerequisito per imporre limiti severi a ciò che le persone possono acquistare, compresi gli articoli di abbigliamento e i prodotti a base di carne. Le valute digitali potrebbero anche essere legate a punteggi di credito sociale relativi alle opinioni politiche e al comportamento sociale, come avviene in Cina.
I sostenitori di una società senza contanti all’interno di Bruxelles sostengono che le valute digitali limiterebbero il mercato nero. Tuttavia, l’81% dei polacchi si oppone all’eliminazione del contante, mentre solo il 17% è favorevole.
Un’opposizione simile a una società senza contanti si riscontra in nazioni come l’Austria, la Svizzera e la Germania. L’anno scorso, più di 500.000 austriaci hanno firmato una petizione per chiedere che il diritto all’uso del contante fosse inserito nella Costituzione austriaca. Di conseguenza, nel Paese verrà lanciato un referendum sulla questione. Con una popolazione di 8,9 milioni di abitanti, la massiccia dimostrazione di sostegno al diritto di pagare in contanti dimostra il crescente movimento contro il denaro digitale, comprese le valute digitali delle banche centrali (CBDC).
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