venerdì 28 aprile 2023

Guaidò e l’Ucraina, due aspetti di una stessa storia

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Ieri è sbarcato a Miami, scendendo da un volo commerciale, uno tipo anonimo. completamente solo e con uno zaino sulle spalle, uno che che avrebbe potuto essere scambiato per un semplice turista un po’ sfigato: eppure si trattava di un uomo che appena tre anni fa – stando alle vanterie di Washington – era riconosciuto da 50 Paesi come il vero presidente del Venezuela. Oggi Juan Guaidò è un personaggio in cerca di rifugio che ha dovuto persino andare a piedi in Colombia,  un tempo la sua retrovia contro il governo del presidente Maduro  e da lì è stato costretto ad andarsene col primo aereo  disponibile, mentre il governo di ispirazione chavista  è più forte che mai e gli Usa hanno dovuto allentare le loro grinfie sul Paese. Si possono sfogare solo coin le loro solite triste calunnie affidate ai lacerti imperiali come la vergognosa  Wikipedia   In realtà questo vorrebbe essere un post sull’Ucraina, ma non trovo  altra notizia più attinente alla guerra e anzi alle operazioni militari che sconcertano molte persone soprattutto per la lentezza dell’avanzata russa. Quell’uomo solo all’aeroporto di Miami, quell’anonimo turista che nel recente passato è stato l’uomo che doveva riportare il Venezuela nel recinto degli Usa  spiega molte cose e soprattutto quella lentezza.  Certo i russi vogliono avere meno caduti possibile e non c’è scenario di guerra più sanguinoso di un combattimento urbano, come quello che si sta svolgendo ad Artyomovsk,  quindi si comprende benissimo la prudenza, ma il fatto è che a questo punto ai russi non interessa molto andare veloci perché il tempo lavora per loro.

E’ presumibile che  inizialmente Mosca abbia sottovalutato l’apporto della Nato al conflitto e il suo ordine al regime di Kiev di resistere fino alla morte invece di mettersi subito al tavolo della pace e tuttavia , ma man mano che il tempo passava  si è visto che lasciare che l’occidente a cullarsi nei sogni onanistici di una vittoria ucraina, dava la possibilità di allargare e approfondire il solco  con il resto del mondo. Mi spiego: Washington sapeva che una guerra con la Russia sarebbe stata perdente dal punto di vista militare, ma sperava di assediare economicamente Mosca in modo di farla cedere e/o provocare un cambio di regime. La cosa non ha funzionato ed è ormai troppo tardi perché funzioni, ma intanto Washington ha commesso l’errore epocale  di mobilitare e utilizzare per la guerra il sistema finanziario di cui tira da un secolo tutti i fili,  arrivando al vero e proprio furto dei beni russi. e minacciando dell stessa sorte i disubbidienti delle sanzioni  Se prima il resto del mondo aveva tollerato la violenza  americana  e le innumerevoli guerre in nome del sistema finanziario con il dollaro al centro, adesso le ragioni di sopportare le prepotenze dell’egemone è in gran parte scomparsa. Però ci sono ancora molti Paesi che si basano sul dollaro, anche se aspirano ad uscire da quella che si è dimostrata una gabbia nello zoo di Washington. E’ chiaro che proseguendo le ostilità e continuando con l’uso militarizzato del dollaro , più finirà per espandersi l’ economica reale che prescinde dal dollaro e più agli Usa mancherà l’ossigeno di cui hanno usufruito per oltre un secolo: Guaidò col suo zaino è l’espressione del cambiamento in atto. che purtroppo da noi non è nemmeno immaginabile : ricordiamo ancora la signora Meloni che immagino sia un plurale maiestatis, tuonare indignata nel 2019 perché l’Italia, assieme alla Turchia era tra i pochi Paesi che non avevano riconosciuto nel teppistello opportunista il presidente ad interim del Venezuela. Bisogna fare i complimento a questa signora che si è scagliata contro l’unico atto di politica estere italiana dai tempi di Ustica in cui è possibile vedere in riverbero di sovranità e di dignità Ma forse a Miami ci sarò anche un mercato del pesce dove la signora Meloni potrebbe esercitare al meglio le sue vocazioni.

Dunque per quale ragione i russi dovrebbero sopportare  perdite umane maggiori quando ogni giorno questa scellerata guerra finisce per isolare l’occidente un po’ più ? Nessuna e per la verità è la stessa analisi è stata  fatta qualche tempo fa dalla Rand Corporation, la quale fece sapere  che la guerra rischiava  di danneggiare gli Usa più che la Russia. Mosca di certo non rifiuterebbe un’offerta di pace , ma se un’amministrazione di folli vuole continuare la mattanza  che si accomodi : la Russia può aspettare il futuro, gli Usa possono aspettare solo il tramonto.

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