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Come sappiamo fin troppo bene qualche settimana fa un laboratorio di Boston ha annunciato di aver creato un nuovo coronavirus ibridando il ceppo originale con la variante omicron e ottenendo così un patogeno con grande capacità di diffusione, ma anche abbastanza serio da aver provocato una strage fra i topi usati per i test, in pratica di aver messo a punto un agente per la guerra biologica. E adesso arriva la notizia che anche i ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno ibridato il ceppo originale della malattia di Wuhan con entrambe le varianti Omicron e Delta separatamente. Probabilmente, anzi quasi certamente, lo stesso coronavirus originario era frutto di ibridazioni fra virus di origine chirottica che sono stati ingegnerizzati per renderli capaci di infettare l’uomo e che si sono dispersi nell’ambiente o sono stati volutamente diffusi probabilmente molti mesi se non un anno prima dell’annuncio della pandemia. La cosa sembra ormai abbastanza certa al punto che la scorsa settimana, un nuovo rapporto provvisorio pubblicato dalla commissione per la salute, l’istruzione, il lavoro e le pensioni del Senato Usa ha concluso che le origini del Covid-19 molto probabilmente derivano da un “incidente correlato alla ricerca”, piuttosto che da una “ricaduta zoonotica naturale”.
Qualcosa non funziona, che senso ha tutto questo? Quando Fauci – dopo un anno di forzature e ricatti nei confronti di ricercatori e scienziati perché negassero a tutti i costi la possibilità che il virus fosse artificiale – tentò di ammantare le ricerche che finanziava con un termine tecnico, il famigerato guadagno di funzione, espressione di nessun significato, che in realtà indicava qualcosa di ben più inquietante: l’operazione di costruire virus nuovi per poi cercare il modo di sconfiggerli. Il tutto ovviamente per il bene dell’umanità . Ma la cosa non ha senso: quante probabilità ci sono che il virus di un pipistrello che vive in una caverna lontana centinaia di chilometri non solo da Wuhan, ma da molti centri abitati, possa evolversi per infettare gli uomini? Così poche che una simile ipotesi ha una possibilità di verificarsi di uno su 10 miliardi Dopo la notizia giunta dall’Imperial college londinese l’esperto di biologia molecolare, Richard Ebright, ha avvertito che il nuovo ceppo mutante, che è stato iniettato nei criceti a Londra, “è una pazzia, sia in termini di ridondanza che di spreco”, e che non ha “applicazioni pratiche prevedibili”. E ha perfettamente ragione: il passaggio di patogeni da animali con cui conviviamo a stretto contatto è così raro che ipotizzare l’adattamento all’uomo di virus presenti in animali con cui si hanno contatti estremamente rarefatti per non dire nulli è di fatto solo un pretesto: la ricerca di Fauci si indirizzava verso pandemie così ipotetiche che avrebbero potuto presentarsi magari tra 100 mila o 200 mila anni o magari milioni di anni. Basta, con le cazzate cui credono ornai solo gli idioti: Fauci e i suoi lavoravano per mettere insieme armi biologiche, come del resto accadeva per i ricercatori della multinazionali del farmaco presenti a turno – e questo lo si sa con certezza – anche neo bio laboratori dell’Ucraina.
Non è che dal campo puramente militare ci sia stato un salto nel campo civile e si comincino a fabbricare virus per ottenere non solo immensi guadagni, ma anche e soprattutto trasformazioni politiche? Mi rendo conto che questo qualche anno fa sarebbe sembrata paranoia, ma di fronte alle sciocchezze del guadagno di funzione dietro cui si nascondono gli apprendisti stregoni per le loro sporche operazioni, si tratta di un dubbio non solo legittimo ma doveroso. Sempre Richard Ebright commentando la nuova impresa virale ha detto: “Se il mondo desidera evitare nuove ondate di pandemie e pandemie causate da potenziali agenti patogeni pandemici potenziati generati in laboratorio, allora è urgentemente necessario limitare l’insensato rischio elevato, per attuare un’efficace supervisione nazionale, con forza di legge, su tale ricerca”. Ora facciamo mente locale a cosa dicono in continuazione, Bill Gates, le multinazionali dei vaccini , persino l’Oms diretto da quella vergogna vivente di Tedros Adhanom: non ci avvertono tutti i giorni che possono arrivare nuove epidemie e nuove pandemia? Su quali basi scientifiche possono affermarlo? Credo proprio nessuna. E magari invece sanno ciò che si sta preparando nei laboratori, ovvero una guerra contro le persone e la civiltà. Non posso ovviamente avere prove certe di questo e probabilmente esse non verranno mai trovate eppure pensandoci attentamente tutta la narrazione della pandemia, con si suoi prodromi, i suoi assurdi, le sue manomissioni e i suoi falsi trova una perfetta spiegazione in questa prospettiva, mentre rimane enigmatica e insensata se ci si ferma alle verità ufficiali .
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