lunedì 28 novembre 2022

La democrazia nelle mani della Consulta

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Foto Roberto Monaldo / LaPresse 08-11-2022 Roma (Italia) Politica Corte costituzionale - Udienza pubblica sull’ergastolo ostativo Nella foto Un momento dell’udienza 08-11-2022 Rome (Italy) Politics Constitutional Court - Public hearing on life imprisonment without benefits In the pic A moment of the hearing

Dopodomani con una buona probabilità ci sveglieremo in un Paese dove è silenziosamente finito lo stato di diritto. E a decretare la morte morale della democrazia saranno proprio coloro che dovrebbero essere i custodi della legge fondamentale su cui si regge la Repubblica: la Corte costituzionale dovrà infatti pronunciarsi su una serie di otto quesiti che nel complesso vertono sulla legittimità dell’obbligo di vaccinazione introdotto con Decreto-legge 1° aprile 2021 e in generale sulla sicurezza dei vaccini. Ora, almeno su un punto la  risposta a tale quesito è facile ed evidente visto che gli stessi dirigenti della Pfizer, ovvero della maggiore multinazionale farmaceutica produttrice di sieri genici contro il covid hanno detto in un’ udienza ufficiale presso il Parlamento Europeo, che non ci sono mai stati dati scientifici che dimostrassero  come il trattamento con preparati mRna fosse in grado di limitare la trasmissione del virus, il che vuol dire che una delle caratteristiche principali di un vaccino non è stata nemmeno presa in considerazione e tanto meno studiata, cosa peraltro resa evidentissima da tutti i dati disponibili, persino da quelli evidentemente manipolati. Il punto è che dovrebbe ovviamente cadere tutto l’impianto di obblighi vaccinali pensato anzi spacciato come tutela per gli altri. La Corte costituzionale aveva in passato stabilito che se un trattamento medico non serve alla tutela degli altri non può essere imposto a  nessuno.

Ci sono però forti dubbi sul fatto che la Consulta accetti questo dato di realtà ormai incontestabile e si predisponga invece a una sentenza “politica” volta ad aiutare il governo euro globalista ( tale ormai sotto qualsiasi formula politica o premier) a uscirne fuori senza perdere la faccia e libero dai risarcimenti  derivanti dalle cause giuslavorisiche  in essere e un domani da quelle per le invalidità permanenti e i decessi dovuti al vaccino per il quale è stato firmato un consenso di fatto fasullo. Ora se la massima magistratura agisce non in senso giuridico, ma totalmente politico, viene meno quella distinzione  fra  poteri che è alla base stessa della democrazia e dello stato moderno. Comprendo che le cose, passo dopo passo sono giunte a un punto tale per cui non ci si fa più caso e si vive tranquillamente dentro una dittatura che ha solo le apparenze della democrazia, ma in questo caso, per la sua importanza e per la chiarezza delle cose tradirebbe totalmente la Costituzione. E’ pur vero che la Consulta potrebbe cavarsela con un  escamotage, ovvero eliminando  qualsiasi retroattività per le sue decisioni, ma dal momento che la menzogna finisce sempre per lasciare le sue tracce, in questo caso però sorgerebbe un nuovo problema: i governi e le autorità sanitarie che hanno imposto l’obbligatorietà delle vaccinazioni erano o no a conoscenza del fatto che i vaccini non erano in grado di fermare l’infezione? Se non lo sapevano allora vuol dire che hanno vaccinato milioni di persone senza conoscere  nemmeno le più elementari caratteristiche di questi sieri e dunque sono interamente colpevoli delle conseguenze. Se al contrario lo sapevano e hanno comunque agito per rendere obbligatoria di fatto la vaccinazione, lo hanno fatto evidentemente per scopi che nulla avevano a che fare con la sanità, quando piuttosto con l’istituzione di controlli sulla popolazione e di scasso costituzionale con la scusa della tutela della salute.

Chiaramente una posizione di  diniego o anche solo di compromesso della Consulta su fatti ormai accertati e ammessi persino da coloro che sui cosiddetti vaccini hanno speculato, significa di fatto lasciare i cittadini senza alcuna difesa e con la consapevolezza che solo un ribaltamento anche traumatico degli assetti politici e di potere potrà restituire loro un minimo di libertà e di capacità di incidere sulle decisioni. Magari si pensa che questo non accadrà, non comunque così presto da permettere di chiamare in correità i personaggi corrivi e complici dellì’ esecutivo. Ma  il fatto che anche in Cina, dove pure il Covid è considerato come un’arma biologica specificamente diretta contro l’etnia cinese (cosa peraltro non così lontana dal vero visto che laggiù il covid e più grave che altrove mentre  sappiamo che i biolaboratori gestiti dagli Usa cercano agenti infettivi specifici per certe  popolazioni) si manifestano proteste e rivolte contro le inutili segregazioni, suggerisce che la pazienza della gente si sta esaurendo e che portare avanti questo gioco al massacro che priva tutti di un minimo di giustizia e di stato di diritto potrebbe avere conseguenze ora inaspettate. Su questo i giudici si dovrebbero consultare.

 

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