“DEBITI PER QUALCHE CARRO ARMATO CHE NON SERVE A UN CAZZO”.
(Alberto Maggi – affaritaliani.it)
“Il Pd ormai ha portato il cervello all’ammasso“. “Follia pura”. Massimo Cacciari non ha alcun dubbio e definisce così l’aumento delle spese militari al 2% del Pil. “Una scelta del tutto ridicola”, afferma ad Affaritaliani.it l’ex sindaco di Venezia.
In Italia è il Partito Democratico il più convinto sull’aumento delle spese militari… “Il Pd ormai ha portato il cervello all’ammasso“, osserva Cacciari. “E’ la forza più atlantista e filo-americana del panorama politico italiano e ubbidisce agli ordini di Washington. Siamo di fronte all’eterogenesi dei fini. Questi vengono dal PCI, è la vendetta della storia. C’è anche viene dalla tradizione socialista e sappiamo bene quanto Bettino Craxi fosse autonomo in politica estera. Non solo, anche la sinistra della DC aveva posizioni molto particolari e chiare sulla crisi tra israeliani e palestinesi. Invece oggi il Pd è il partito più filo-Usa, sottoscrivono tutto quello che dicono in America immediately. Tutto ciò è allucinante, totale perdita di memoria storica. Le forze che hanno dato vita al Pd dovrebbero dire ‘abbiamo sbagliato tutto per tutta la nostra vita’. Ci siamo dimenticati l’Europa ponte tra Ovest e Est? Qui a prescindere si accetta tutto ciò che dicono a Washington”.
Cacciari ci tiene poi a sottolineare: “Io non sono mai stato pacifista, so che all’Europa serve l’esercito e bisogna anche spendere soli. Ma non buttarli via. Basta un qualsiasi sottotenente dell’esercito per spiegare che nonostante l’aumento delle spese militari al 2% in un eventuale conflitto armato, ovviamente speriamo di no, il ruolo dell’Italia sarebbe pari a zero. Che cazzo stanno facendo? Questi miliardi usiamoli per lo stato sociale, gli anziani, le case di riposo, i disabili. Si vergognino“.
Infine la domanda sull’eventuale ruolo di mediatore tra Russia e Ucraina da parte di Papa Francesco. “E’ impossibile per una ragione semplicissima. Putin non potrebbe mai accettarlo perché sarebbe offensivo per la Chiesa di Mosca. Wojtyła provò in ogni modo ad andare in Russia (in Urss), senza mai riuscirci. Nessun Papa ci è riuscito proprio a causa dei rapporti tra la Chiesa di Roma e quella di Mosca”, conclude Cacciari.
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