giovedì 31 marzo 2022

Ucraina, consigliere di Zelensky: «Le truppe russe hanno distrutto la nostra industria militare»

 https://www.lantidiplomatico.it

Le truppe russe hanno praticamente distrutto l'industria militare ucraina. A dichiaralo non è un organi di informazione filo-russo, ma il consigliere dell'ufficio di Zelensky, Alexei Arestovich. 

Parlando della situazione nel Paese che si è sviluppata a seguito dei recenti eventi, ha ammesso che l'Ucraina ha subito perdite e non solo sul campo di battaglia. Secondo il consigliere dell'ufficio presidenziale, l'esercito russo - nell'ambito dell’operazione militare speciale avviata per smilitarizzare e denazificare il regime di Kiev - ha praticamente distrutto l'intera industria militare ucraina. 

A tal proposito ha dichiarato: «Entrambe le parti subiscono perdite. E se pensate che non patiamo, allora vi sbagliate di grosso. Hanno praticamente distrutto la nostra industria militare, in molti modi».

Una certa propaganda guerrafondaia fomentata da NATO e Stati Uniti tende a descrivere l’esercito ucraino come in piena salute e pronto a passare all’offensiva. 

Sul campo però la situazione sembra essere alquanto differente. 

Russia e India completano la creazione di un sistema di pagamento in rubli e rupie bypassando SWIFT

 https://www.lantidiplomatico.it/

 

Russia e India hanno completato la creazione di un sistema di pagamento internazionale a servizio del commercio bilaterale per offrire un'alternativa alla piattaforma occidentale SWIFT, che ora non è disponibile per la Russia. Lo ha  riportato il  media indiano The Economic Times citando due fonti a conoscenza della questione.

Il nuovo sistema sarà installato presso la sede della Reserve Bank of India  (RBI) e della banca statale russa  VEB e dovrebbe essere messo a punto nel corso di questa settimana per garantire il regolare trasferimento di documenti di importazione o esportazione per operazioni in rupie e rubli.

"L'India ha offerto una serie di piattaforme di transazione di questo tipo, di cui le autorità russe hanno accettato un  particolare protocollo di rete", ha affermato una delle persone citate.

Come funzionerà lo schema?

Il nuovo meccanismo prevede che le negoziazioni siano regolate attraverso il conto debito in rupia , che la VEB terrà presso la RBI. Se una società importatrice russa riceve una spedizione da un esportatore indiano, VEB (supponendo che sia la banca dell'importatore) riceverà dall’importatore locale  i rubli o dollari equivalenti al valore dell'attività. Quindi informerà la RBI di addebitare lo stesso importo di rupie dal conto del debito in rupie e di accreditarlo alla banca indiana dell’esportatore .

Fox News: USA hanno finanziato laboratori di ricerca sui "patogeni letali" in Ucraina per almeno 14 anni

 https://www.lantidiplomatico.it

 

In un episodio di 'Tucker Carlson Today' trasmesso da Fox News il 29 marzo, il presentatore, Tucker Carlson, ha rivelato che il suo programma ha potuto accedere a una serie di documenti che confermano come il governo degli Stati Uniti abbia finanziato laboratori biologici nel territorio dell’Ucraina.

I documenti, che sarebbero stati forniti da un ex alto funzionario statunitense, mostrano che le autorità statunitensi hanno fornito, tramite il Dipartimento della Difesa statunitense, risorse per le indagini su alcuni "patogeni mortali" in Ucraina. 

Alcuni dei documenti, datati 2007 e 2008, descrivono in dettaglio che il Pentagono ha approvato lo sviluppo di un "progetto di mappatura multipatogena" per "ottenere le firme molecolari dei patogeni endemici in Ucraina e trasportare i ceppi", tra gli altri obiettivi. 

Secondo Carlson, i suoi assistenti hanno anche ottenuto dalle autorità ucraine alcuni documenti che contengono un elenco di 30 laboratori biologici situati in Ucraina e finanziati dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. "Secondo questi documenti ucraini, quelle strutture sono state utilizzate per svolgere indagini, raccogliere e conservare i campioni", ha spiegato.

Maurizio Vezzosi - Mariupol, la foto della donna torturata con una svastica sul ventre

 https://www.lantidiplomatico.it

di Maurizio Vezzosi* - Donetsk 


 

Nel sotterraneo di una scuola di Mariupol utilizzata fino a pochi giorni fa come base dal battaglione Azov ho fotografato insieme ad un collega il corpo esanime di una donna - la cui identità è per il momento ignota - a cui sono state inflitte numerose torture. Sul ventre della donna - tra i trenta e quaranta anni - c'è una svastica realizzata tramite numerose ferite da taglio ed evidenti ustioni.

La difficile vittoria di chi non può perdere

 https://ilsimplicissimus2.com

 

Secondo alcuni osservatori militari l’esercito ucraino avrebbe ancora circa un mese di autonomia, dopodiché i suoi resti frammentati non potrebbero far altro che asserragliarsi nelle maggiori città trasformandole in altrettante Stalingrado, laddove la linea del fronte si misura in isolati e per avanzare occorre aprire il fuoco tra pianerottoli del medesimo stabile. Tale calcolo tiene conto del bilancio tra perdite e rifornimenti, quindi è una previsione da prendere con le pinze, specie dopo aver notato lo scarso valore dei pronostici iniziali. Sta succedendo infatti qualcosa di apparentemente paradossale e l’armata più quotata del pianeta trova difficoltà ad avanzare localmente di pochi km mantenendo saldamente il territorio conquistato, come se ogni spunto offensivo fosse lasciato a reparti numericamente insufficienti, che espongono i fianchi nell’eseguire un affondo e devono poi tornare alle posizioni di partenza nei giorni successivi. Non è dato sapere quanto ciò influisca sul morale delle truppe russe, che al pari di chiunque altro si attendevano una dinamica degli eventi assai diversa, ma di certo non può essere una situazione entusiasmante.

Sanzioni: arrivano le prime bandiere bianche

https://ilsimplicissimus2.com


Finché si tratta di mandare gli ucraini al macello per preservare la propria eccezionalità e perseguire le proprie demenziali strategie, si può liberamente tuonare contro la Russia e cercare di piegarla, ma quando si rischia di far mancare il pancake a colazione allora la condanna di Putin e di Mosca si azzera e così si alzano le prime bandiere bianche sulle sanzioni. Gli Usa  hanno deciso di equiparare i fertilizzanti russi ai prodotti essenziali ed umanitari  pertanto li hanno tolti  dalla lista nera delle sanzioni. Con la solita tracotanza dell’Egemone viene spiegato che  il documento del ministero delle Finanze “è di natura extraterritoriale” il che  significa che tutti gli alleati americani lo seguiranno”. Loro decidono per tutti insomma anche per larve europee che da vecchie farfalle si sono trasformate in vermi invertendo il consueto ciclo naturale. Secondo gli esperti, il motivo della decisione degli Stati Uniti è stata l’inizio della carenza nel mercato mondiale sullo sfondo di un’interruzione nella logistica delle forniture dalla Russia. Dal 1 marzo, le tre maggiori compagnie di trasporto marittimo di container – la Swiss Mediterranean Shipping Company (MSC), la danese Maersk e la francese CMA CGM – hanno interrotto il trasporto di merci dalla Federazione Russa. Tuttavia, “le vendite di fertilizzanti sono aumentate” e le spedizioni sono generalmente effettuate da navi più piccole provenienti da Paesi che non hanno imposto sanzioni alla Russia, poiché gli europei Europa cercano di evitare i rischi associati all’acquisto di fertilizzanti russi, ma senza però la possibilità di farne a meno.

Beffa alle sanzioni. In Russia importazioni parallele, oltre a Coca Cola e Ikea made in Mosca

 https://visionetv.it


Come disse un tale: voi suonerete le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane. Privata della possibilità di importare un gran numero di merci e di beni di consumo occidentali a causa delle sanzioni, la Russia si accinge a legalizzare le importazioni parallele.

Non si tratta di tarocchi. Sono invece merci originali  fatte entrare in Russia attraverso canali di distribuzione non autorizzati dal fabbricante o dal titolare del marchio. Per certi versi, si tratta di triangolazioni: se tu non mi vendi la tal cosa, io la compro – che ti piaccia o no – da qualcuno al quale tu la vendi e che non sarebbe autorizzato a rivendermela.

Supporta la missione di Giorgio Bianchi


 

Attaccati al gas!

Divieto di Zeta: la cancel culture ce l’ha proprio con l’alfabeto

 https://visionetv.it

 

Con la “cancel culture” funziona così. Non appena qualcuno individua il nuovo nemico immaginario, tutti i lemmings corrono ad obbedire ciecamente: e ora tocca di nuovo all’alfabeto, vittima prediletta della furia demenziale di costoro. Dopo le infinite discussioni sulle vocali in desinenza, l’uso degli asterischi, l’adozione dell’inesistente schwab, la demonizzazione della Q, ora il nemico da combattere è la lettera Z.

Ha cominciato la Moretti, e fin lì sembrava la solita scemenza piddina. Poi sono arrivate ben due regioni della Germania, e la questione si è fatta seria: divieto di uso della lettera Z “a scopo politico” e a supporto della Russia, ovvero non si potrà probabilmente disegnarla su muri, striscioni, adesivi eccetera.

Mosca: vietato ingresso in Russia a leader Ue

 https://www.lindipendente.online

 La Russia ha deciso di vietare l’ingresso nel suo territorio ai leader dell’Ue: ad annunciarlo è stato il ministero degli Esteri, il quale tramite una nota ha fatto sapere che “in risposta alle massicce sanzioni unilaterali dell’Unione europea” è stato “notevolmente ampliato l’elenco dei rappresentanti degli Stati membri dell’Ue e delle istituzioni europee a cui è vietato l’ingresso nel territorio del nostro Paese”. “Le restrizioni si applicano ai leader dell’Unione europea, inclusi numerosi commissari europei e capi delle strutture militari dell’Ue, nonché alla stragrande maggioranza dei deputati del Parlamento europeo che promuovono politiche anti-russe”, ha precisato il ministero degli Esteri russo, aggiungendo altresì che nella lista nera siano inclusi anche “alti funzionari”, “i rappresentanti dei governi e dei parlamenti di alcuni Stati membri dell’Ue” ed alcuni “personaggi pubblici ed operatori dei media”.

Non paghi in rubli, stai al freddo, ti ammali, muori

 Tweets with replies by Res 'Publica' 🍊 (@ResPubl79983835) / Twitter

La loro “comunità internazionale”

 https://ilsimplicissimus2.com


Nei giorni scorsi, dopo la secca risposta cinese ai tentativi di Washington di convincere Pechino ad attuare sanzioni contro la Russia, si è diffusa in rete una cartina nella quale si mostra un mondo senza Centro e Sud America, senza Africa e senza Asia per rendere visibile l’esiguità di quella che viene chiamata “comunità internazionale”, ossia poco più dell’Anglosfera con un fritto misto di Europa che ospita un 15% appena della popolazione mondiale. In realtà questo mondo è ancora più ridotto e comprende i soli Usa, magari con l’aggiunta della Gran Bretagna come 51° stato, visto che è Washington a stabilire cosa la comunità internazionale debba fare o pensare, quale guerra combattere, quale virus creare, quale strage innescare:  siamo perciò al 5% o poco più della popolazione mondiale.

La banalità del male e l’etica della disobbedienza

 https://www.sovranitapopolare.org

 

di Patrizia Scanu

Raccontando da inviata del New Yorker il processo ad Eichmann, celebrato a Gerusalemme nel 1961, Hannah Arendt scriveva che “il guaio del caso Eichmann era che di uomini come lui ce n’erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali… questa normalità è più spaventosa di tutte le atrocità messe insieme, perché implica che questo nuovo tipo di criminale, realmente hostis generis humani, commette i suoi crimini in circostanze che quasi gli impediscono di accorgersi o di sentire che agisce male” (La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, p. 282).

Ci sono circostanze nelle quali individui apparentemente normali perdono il senso della responsabilità dei propri atti e diventano criminali senza accorgersene o addirittura pensando di essere nel giusto. Non è capitato solo con il nazismo: la cecità collettiva si produce sempre nei sistemi totalitari, che traggono forza proprio dalla distorsione della percezione e dallo stravolgimento dei principi etici universali, in un clima di paura o di esaltazione, di conformismo e di obbedienza acritica all’autorità (politica, scientifica, religiosa).

LA GIORNATA MONDIALE PER LE VITTIME DELLA CENSURA ONLINE

DALLA METAFISICA DELLE ARMI ALL’ARMA DELLA METAFISICA di O.G.

 https://www.sollevazione.it

 

 

Riceviamo e pubblichiamo

L’Occidente non ha compreso la metafisica di Cirillo I

Nel 2021 avevo provato a mettere in guardia il lettore sugli eventi che avremmo vissuto ponendo al centro lo spirito nazionale russo e prevedendo nel 2022 l’anno della rinascita del nazionalismo grande-russo, anno della tigre russa siberiana (2022: L’ANNO DELLA TIGRE di O.G. (sollevazione.it) IL PUTINISMO E LO SPIRITO NAZIONALE RUSSO di O.G. (sollevazione.it). Non mi ero mai soffermato sul Patriarca Cirillo I nel 2021, né sulla strategia dell’Ortodossia russa in quanto con la politica ambigua del Patriarcato di Mosca sul Covid non potevo capire quale fosse l’intenzione finalistica cirilliana.

“Sanzioni? Peggiori per la nostra classe media che per la Russia”. Parola di economista tedesco

 https://visionetv.it

 

I paesi occidentali ed i loro più stretti alleati hanno imposto nuove sanzioni a Mosca dopo che le truppe russe hanno invaso l’Ucraina il 24 febbraio con quella che Mosca chiama una campagna militare speciale atta a smilitarizzare un paese che aspira ad entrare alla  NATO. Sebbene l’UE abbia seguito con entusiasmo l’esempio di Washington e si sia impegnata in una guerra economica di sanzioni contro la Russia, il contraccolpo comincia a farsi sentire, con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis che ha detto alla CNN il 25 marzo, riferendosi all’aumento dei costi energetici, che “l’Europa deve stare molto attenta a non far sì che le [sanzioni] danneggino più sé che la Russia”.

Un sentimento simile è stato condiviso dall’economista tedesco Aika Hamer, il quale ha affermato che l’UE potrebbe subire il contraccolpo delle sanzioni anti-russe e ha anche avvertito che se l’economia tedesca crolla, l’intera Europa andrà in frantumi.

Il Senato approva l’aumento delle spese militari con voto di fiducia

 https://www.lindipendente.online/

 

Il Senato ha appena approvato il disegno di legge n. 2562 di conversione del decreto-legge 25 febbraio n. 14, recante “disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina”. La votazione, nominale con appello, è avvenuta nei confronti del testo approvato dalla Camera dei Deputati, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia, la 42°, come dichiarato dalla senatrice Bianca Laura Granato durante la discussione generale precedente alla votazione. Il disegno di legge è stato approvato con 214 favorevoli, 35 contrari e nessun astenuto, su un totale di 249 presenti (su 321 seggi). Il fronte del no, alla cui guida avrebbe dovuto esserci il M5S, si è mostrato poco compatto. Tra le fila dei pentastellati, così come per Forza Italia, si sono registrate diverse assenze, ma nel complesso i partiti si sono allineati alla decisione dell’esecutivo, scongiurando una spaccatura in maggioranza e quindi una crisi di Governo.

Ucraina, cessate il fuoco a Mariupol: partiti 17 autobus per evacuare i civili

 https://www.lindipendente.online

Logo

Sono 45 gli autobus predisposti per l’evacuazione della popolazione civile dalla città di Mariupol, dopo che Mosca ha accettato un cessate il fuoco per la giornata di oggi, giovedì 31 marzo, a partire dalle ore 10 locali (le 9 in Italia). Secondo quanto riportato dall’Ansa, la vicepremier Iryna Vereshcuk ha dichiarato che 17 mezzi sono già partiti da Zaporizhzhia, 220 km a nord-ovest di Mariupol. Ulteriori 28 autobus stanno attendendo l’autorizzazione a superare il checkpoint russo di Vasylivka, nei pressi di Zaporizhzhia.

La maggioranza degli italiani dice no alle armi e alla criminalizzazione della Russia

 https://www.lindipendente.online

 

Nei giorni scorsi diversi sondaggi hanno mostrato una certa lontananza tra la volontà dell’opinione pubblica e le decisioni del Governo Draghi, soprattutto in materia di spese militari e conflitto Russia-Ucraina. Due rilevazioni, realizzate da SWG e EMG su diversi campioni, hanno condotto allo stesso risultato: oltre un italiano su due (54%) è contrario all’aumento delle spese militari, fissato alla soglia del 2% del PIL da un accordo informale NATO. Nel primo sondaggio, il 34% si è dichiarato invece favorevole e il restante 12% si è astenuto. Al contrario, la rilevazione di EMG ha mostrato un equilibrio fra chi accoglierebbe positivamente l’incremento di investimenti nel settore (23%) e chi si è mostrato indeciso (23%).

Nel frattempo, tra il 28 e il 29 marzo la società Izi ha raccolto, su un campione di 1029 intervistati, diversi dati sulle opinioni degli italiani in materia di conflitto in Ucraina, aumento delle spese militari e fiducia nei media. Se da un lato è emerso che il 44,4% degli intervistati non giustifica in alcun modo la Russia, dall’altro è stato rilevato che il 48,9% non criminalizza in modo esclusivo il Paese: una parte (22,1%) “non giustifica la guerra ma afferma che la Russia stia difendendo i propri interessi”, un’altra fetta (18,4%) crede che le responsabilità “vadano attribuite ai due Stati”, e la restante quota (8,4%) afferma che il Paese “sia stato provocato dall’Ucraina e/o dalla NATO e si stia legittimamente difendendo”.

La fine del dominio del dollaro?

L’estate scorsa, quando gli Stati Uniti sono fuggiti dall’Afghanistan, ho scritto un articolo sulla storia del dominio del dollaro USA, sostenendo allora che il dollaro USA sarebbe rimasto la valuta mondiale dominante per il prossimo futuro, ma che era in declino relativo rispetto alle altre valute, proprio perché l’imperialismo USA è in declino relativo rispetto alle altre economie rivali dalla metà degli anni ’70.


L’invasione russa dell’Ucraina ha riportato alla ribalta questa discussione tra gli economisti mainstream e gli strateghi del capitale globale.

Il discorso è che il dominio del dollaro statunitense tramonterà e che l’economia mondiale è destinata a dividersi in due blocchi: Ovest e Est – dove l’Ovest è costituito da Stati Uniti, Europa e Giappone; e l’Est dai regimi “autocratici” di Russia e Cina, insieme all’India. Ma è questa la probabile riconfigurazione delle valute e dei flussi di capitale?

Nel mio post precedente, ho trattato in dettaglio il declino storico del dominio del dollaro USA nel commercio, nei flussi di capitale e come valuta di riserva. Non lo ripeterò di nuovo. Invece, in questo post, cercherò di guardare al futuro e alle conseguenze dei nuovi sviluppi nelle lotte competitive tra le potenze imperialiste, le economie ‘emergenti’ che resistono al dominio ‘occidentale’; e il più ampio mondo dei paesi periferici e poveri.

Ri-Covid. Quarta dose, Gismondo: “Nessuna base scientifica, positiva solo per Big pharma”.

Sulla quarta dose di vaccino anti-Covid “non c’è nessuna base solida, né scientifica né epidemiologica nel contesto che stiamo vivendo, che possa giustificare in questo momento un’estensione” a categorie diverse da quelle per cui è già prevista e per le quali – tecnicamente – non è da considerarsi un secondo booster, ma un richiamo dopo un ciclo primario di vaccinazione composto per gli immunodepressi da 3 dosi.

(adnkronos.com)

Lo ribadisce con forza all’Adnkronos Salute Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, dopo il via libera dell’americana Fda a una quarta dose dei vaccini Pfizer e Moderna anche negli over 50, e la richiesta all’Ue da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, di una posizione univoca e condivisa.

“Sono assolutamente d’accordo – incalza l’esperta – con chi dice che una quarta dose oggi sia positiva esclusivamente per le aziende farmaceutiche che producono i vaccini“.  

Secondo Gismondo, “una nuova dose sarebbe ottimale con un vaccino aggiornato, sicuramente all’avvicinarsi dell’autunno, ma non prima”.

Domenico Quirico: “In Ucraina Ue e Usa giocano due partite separate”

Ma che guastafeste questo Biden: chiama alle armi, alla soluzione radicale, o Putin o noi, perfino il buon dio che pure è infinitamente paziente non lo sopporta più al Cremlino, con un nemico mortale non ci sono accomodamenti, ucciderlo o farsi uccidere, nessuna via di mezzo.

 

(Domenico Quirico – La Stampa)

Finalmente venne il Presidente! Le sue parole di guerra e di odio sono di oro zecchino, le nostre, con i distinguo e i controdistinguo, sanno di reticente, di falso. Noi dell’Unione europea facciamo la guerra ma accuratamente difensiva, pudibonda, fino a un certo punto e non oltre, per carità.

Ci viene comodissimo uno strampalato neologismo mussoliniano: tifiamo per uno dei duellanti ma restiamo «non belligeranti». Molte sono le scappatoie, confidiamo, molte le porte per non andare da nessuna parte.

Adesso non abbiamo più bisogno di Cassandre. Sappiamo ufficialmente. L’Unione europea e gli Stati Uniti combattono in Ucraina due guerre diverse pur dandosi grande manate sulle spalle e giurandosi fedeltà eterna. Perché in guerra siamo già con la Russia e l’idea di poter fermare un simile macello in qualsiasi momento come si spinge il freno dell’automobile è una bella pretesa di ingenui.

Carestie alimentari ed energetiche, le elite in guerra contro di noi - I...

Sta ritornando la REALTA'!

Piange il telefono

Il Kazakistan onora l’eroina sovietica Manšuk Mametova

 https://www.lantidiplomatico.it/


 

L’aeroporto di Ural’sk è stato ridenominato in memoria dell’eroina sovietica Manšuk Mametova (1922-1943), uccisa dai nazisti nel corso della seconda guerra mondiale.

La stampa kazaka ha pubblicato in questi giorni la notizia della ridenominazione dell’areoporto di Ural’sk in onore dell’eroina sovietica Manšuk Mametova, morta nel corso della seconda guerra mondiale mentre combatteva contro i nazisti. Una decisione che potrebbe parere di poco conto, ma che assume grande valore in un momento in cui il revisionismo storico la fa da padrone in diversi Paesi dell’ex Patto di Varsavia, mentre in Ucraina si arriva addirittura a considerare eroi nazionali personaggi come il collaborazionista filonazista Stepan Bandera.

Agenzia delle Entrate e Sogei sotto attacco Hacker.

 

CLAMOROSO 2: ANCHE NOI PAGHEREMO IL GAS RUSSO IN RUBLI.

 https://scenarieconomici.it

 

Con le notizie che giungono alla velocità della Luce pare proprio che … pagheremo in rubli anche noi..

Quindi la durezza dei due leader più dipendenti dal gas russo si è schiantata contro la realtà dei fatti, cioè che se la Russia vuole il gas pagato in Rubli, tu lo pagherai in Rubli.  Speriamo che ci abbia fatto uno sconticino, almeno. Intanto la notizia è stata pue confermata da ANSA per cui è ufficiale

 

CLAMOROSO: La Germania accetta di pagare il gas in rubli, nonostante la Russia abbia prorogato i tempi.

 https://scenarieconomici.it

Due notizie che sono clamorose, la prima confermata e la seconda in attesa di conferma definitiva, ma che, confermata ufficialmente, sarà devastante.

Iniziamo: l’addetto stampa presidenziale russo Dmitry Peskov ha annunciato che il 31 marzo la Russia  non comincerà subito ad accettare rubli per la fornitura di gas naturale russo a paesi ostili, ha riferito Interfax. Peskov ha sottolineato che il processo di consegna e pagamento richiede un certo lasso di tempo. Ha rilasciato la dichiarazione in risposta a una domanda sulle nuove regole di pagamento per il gas russo che entreranno in vigore giovedì 31 marzo.

Dmitry Peskov ha dichiarato che “non è esattamente come” se le consegne di domani dovessero essere pagate subito in rubli. Ha aggiunto che ci vorrà più tempo per “ragioni tecnologiche”, secondo il rapporto Interfax. Peskov ha informato che il processo tecnico finanziario  che prevede il pagamento del gas naturale russo in rubli sarà reso pubblico appena pronto e che i dettagli tecnici non sono ancora a disposizione-. Quindi le società energetiche occidentali hanno ancora un po’ di tempo.

Ed ora, invece la parte clamorosa.

La vaccinazione McKinsey e la fine dello Stato

 https://ilsimplicissimus2.com

Molte delle persone che non si sono fatte travolgere dalla sindrome del Covid e si rendono conto sia del male che è stato fatto sul piano propriamente sanitario, sia delle implicazioni politiche della narrazione pandemica,  non hanno però la precisa misura di come siano andate avanti le cose verso il reset: ma lo “scandalo” Macron in Francia testimonia di quanto interi Paesi siano ormai fagocitati da un potere grigio e completamente privatistico che spesso di è sostituito alla politica. Due settimane fa è uscito in Francia un dossier che ha messo in luce come l’ex o forse nemmeno tanto ex impiegato dei Rothschild che occupa l’Eliseo, abbia incaricato il colosso mondiale della consulenza McKinsey di gestire tutta la campagna vaccinale in Francia secondo quello che nel gergo neo liberista viene chiamato “partenariato pubblico privato”. Cosa che consiste nel fatto che aziende private si prendono i soldi per fare quello che i poteri pubblici potrebbero benissimo fare in proprio, magari con maggiore oggettività. Ad ogni modo la  McKinsey non si è occupata solo delle clip pubblicitarie, ma anche del coordinamento di tutti i nodi sanitari coinvolti, del “controllo dei messaggi” durante la campagna perché essa fosse più efficace e dunque anche delle formule con cui i futuri vaccinati avrebbero dovuto essere adescati e rassicurati. Ciò include anche l’introduzione del “passaporto verde”. Il tutto per un miliardo di euro, ovvero il valore dei contratti in essere in Francia da parte di questa piovra.

Ictus dopo vaccino Covid-19, segnalazioni crescenti dagli studi scientifici

 https://comedonchisciotte.org

Ci sono segnalazioni crescenti di vari tipi di ictus dopo la vaccinazione COVID-19. C’è un documento di revisione della letteratura scientifica pubblicato di recente (3 marzo scorso) che riassume tali segnalazioni con particolare attenzione ai dati di studi recenti e fornisce un resoconto del quadro clinico, della gestione e del trattamento.

Si legge nel documento: “La maggior parte delle prove relative all’ictus dopo la vaccinazione COVID-19 sono casi clinici, pertanto, l’incidenza dell’ictus dopo la vaccinazione COVID-19 non è nota con precisione.”
Alcune informazioni, però, sono emerse con chiarezza dalla revisione della letteratura: innanzitutto è risultato che la maggior parte dei pazienti colpiti da ictus dopo la vaccinazione contro il COVID-19 sono donne di età inferiore ai 60 anni e che, per lo più, avevano ricevuto la somministrazione di Astrazeneca (solo in casi minoritari di Johnson & Johnson).

La maggior parte degli studi analizzati dal documento di revisione riportano casi di trombosi del seno venoso cerebrale con o senza ictus ischemico o emorragico secondario e alcuni casi con trombocitopenia trombotica indotta da vaccino (VITT).

Spagna elimina storia e filosofia: la riforma LGBT dell’istruzione

 https://comedonchisciotte.org

 

Presentata martedì una riforma della scuola secondaria che prevede meno valutazioni e un orientamento più vicino all’ideologia globalista

 

Martedì il Consiglio dei Ministri spagnolo ha approvato il progetto di decreto reale sulla Scuola Secondaria dell’Obbligo (12-16 anni), attuando una svolta storica nel comparto dell’educazione scolastica: per la prima volta nella legislazione educativa il Ministero dell’Educazione abolisce la filosofia e lo studio cronologico della storia. Il proposito dichiarato è la creazione di un’istruzione “meno meccanica” e più orientata verso i “Valori Civici ed Etici” impostati dal ministero e fondati sulla “nuova Educazione alla Cittadinanza di José Luis Rodríguez Zapatero”. In poche parole, lo studio della filosofia e della storia sarà rimpiazzato da nuove materie come “memoria democratica”, “ecofemminismo”, “etica della cura”, “diritti LGBTQI+”, mentre le restanti materie non saranno più trattate secondo l’uso impostato sulla tradizione pedagogica occidentale – il ben noto nozionismo storicistico aggiornato qua e là – ma unendo alle conoscenze “gli atteggiamenti e le emozioni”. La storia resta, ma il “molto accademico” approccio cronologico viene sostituito da un approccio per blocchi tematici, senza concentrarsi sulla concatenazione tra gli eventi.

NUOVO DECRETO COVID

IDEOLOGIA

Cosa è successo in alcuni ospedali di Mariupol?

L' Occidente è isolato

Gas e rubli, l’economia di carta davanti al baratro di Francesco Piccioni - Guido Salerno Aletta

 https://www.sinistrainrete.info

rubli gas carta 640x300A qualche giorno di distanza, la decisione russa di far pagare in rubli ai “paesi ostili” le esportazioni di gas e petrolio, anziché in dollari o euro, appare decisamente meno bislacca o “ricattatoria” di quanto scritto dai propagandisti neoliberisti.

Per quanto motivata da un’esigenza “politico-militare” – la necessità di sottrarre le entrate russe all’erosione del valore di cambio di una moneta “paria”, che nessuno accetta (o accetterebbe) più – questa mossa dice molto su come sta cambiando il sistema internazionale.

Ci facciamo aiutare ancora una volta dalle acute osservazioni di Guido Salerno Aletta, in un editoriale di TeleBorsa, che centrano il punto.

Abbiamo scritto spesso che l’economia occidentale degli ultimi venti o trenta anni è stata segnata dal prevalere assoluto della finanziarizzazione, ossia dalla centralità delle attività finanziarie su quelle dell’economia reale, sulla produzione di merci fisiche, servizi, beni “immateriali” ma concretissimi come il software, ecc.

L'Italia che MAI disse NO a una guerra: il triste primato con Usa e GB di Marinella Correggia

https://www.sinistrainrete.info

Lo spiegò nei dettagli don Lorenzo Milani, nella sua Lettera ai cappellani militari, marzo 1965: nei 100 anni trascorsi dall’unità, l’Italia aveva sempre e solo impiegato l’esercito nazionale per offendere le patrie altrui. In questa storia bellicosa, un’unica guerra di difesa – e non condotta dall’esercito: la lotta partigiana. Dalla quale nacque l’articolo 11 della Costituzione, con il ripudio della guerra.

Sono passati decenni da quella importantissima lettera che dovrebbe essere studiata a memoria. Ma nel suo piccolo lo Stivale è tuttora il più assiduo fra gli attaccabrighe. Il patrono d’Italia sarà anche san Francesco, ma di certo il dio di questo paese sembra essere Marte, celebrato del resto dall’Impero romano.

E’ stato così anche per gli ultimi decenni, per gli interventi militari condotti dall’Occidente e dai suoi alleati a partire dal 1991 (Iraq), con un intero arsenale di scuse «umanitarie» e «altruiste» e mai per la difesa dei propri confini o per rispondere a un attacco.

Insomma l’Italia condivide con Stati uniti e Regno unito il triste primato di non essersi mai sottratta agli interventi militari diretti o per procura (e lasciamo da parte le numerose missioni di peace-keeping).

Le Commissioni del Senato approvano l’aumento delle spese militari senza nemmeno votare

 https://www.lindipendente.online/

 

Gli ordini del giorno (O.d.G.) relativi al decreto Ucraina continuano a destabilizzare la tenuta della maggioranza. Ieri 29 marzo è stato presentato alle Commissioni Esteri e Difesa del Senato l’O.d.G. speculare al documento approvato dalla Camera dei Deputati lo scorso 16 marzo. Ad avanzare il provvedimento è stato Fratelli d’Italia, con prima firmataria la senatrice Isabella Rauti. L’obiettivo è impegnare il governo a dare seguito alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi circa la «necessità di aumentare le spese per la Difesa, puntando al raggiungimento dell’obiettivo del 2% del PIL». L’ordine del giorno è stato approvato dalle Commissioni del Senato, riunite in seduta congiunta, senza ricorrere al voto dell’Aula, come invece richiesto dal Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali, contrari all’aumento delle spese militari. Tuttavia, il regolamento del Senato disciplina tale circostanza, affermando che soltanto il proponente, in questo caso FdI, può chiedere di porre in votazione l’ordine del giorno. Ciò non è avvenuto e pertanto Roberta Pinetti, Presidente della Commissione Difesa, non ha potuto accogliere la richiesta avanzata da M5S e LeU.

mercoledì 30 marzo 2022

Se Wikipedia cancella la strage nazista di Odessa

https://www.lantidiplomatico.it

Complimenti agli amici de la Fionda che hanno fatto luce sull'ennesimo, incredibile, atto di mistificazione sulle vicende ucraine.

 

 

Mariupol è caduta (anche se per i giornali non è una notizia)

 https://www.lantidiplomatico.it

Guerra Ucraina, la mappa dell'invasione militare: Mariupol sotto assedio,  russi vicini a Kiev

di Daniele Lanza

 

La quasi totalità dei miei colleghi osservatori disquisisce su quale sia il fake più clamoroso o la bufala più iperbolica della guerra d'informazione in corso: io dal canto mio sono partito con una mentalità talmente preparata all'idea del confronto su tutti piani (armato, intellettuale, memetico) che non vi ho fatto nemmeno troppo caso, dando le contraffazioni come scontate (e non si deve invece, perché se anche il fake non riesce a scalfire l'utente preparato, riesce benissimo a fuorviare quello impreparato, che numericamente è 20/30 volte superiore al primo).

Con la caduta di Mariupol l’Europa va all’inferno

 https://ilsimplicissimus2.com

 

Ieri i russi hanno abbattuto un elicottero che ha cercato di forzare il blocco aereo per tentare di portare in salvo i caporioni nazisti di Mariupol che si sono rifugiati nei sotterranei del gigantesco complesso dell’Azovstal, l’acciaieria che è stata per molti decenni la più grande del mondo e il che governo ucraino stava per mandare alla malora: con questo episodio si conclude di fatto la liberazione della città dove si nascondono nelle cantine qualche centinaio di nazisti e si infrange in maniera disastrosa a Nikolaev, con la distruzione di molto materaile bellico, il tentativo delle superstiti forze ucraine di dare soccorso al reggimento Azov. Adesso i Russi si possono concentrare nell’eliminare le sacche si truppe al confine col Donbass  per farla finita definitivamente. In realtà l’offerta di fermare i combattimenti attorno a Kiev e Chernigov è solo tattica negoziale perché i russi non hanno mai avuto intenzione di occupare queste città che si limitano a circondare.  Francamente sono stufo di leggere e sentire sciocchezze da parte degli improvvisati strateghi da giornale che devono a tutti i costi sostenere la tesi delle difficoltà russe, senza peraltro capire un amato cazzo di questa materia: non capiscono che la presa delle due città era solo una speranza della Nato perché avrebbe impegnato gran parte delle forze russe.

Draghi prepara la sua fuga all’italiana

https://ilsimplicissimus2.com


Quanti ne abbiamo incontrati di ometti vanesi, interamente concentrati sui loro miserabili obiettivi, baciati dalla fortuna ma anche premiati dalla loro intemerata indole al servilismo, il cui cinismo è mascherato dall’ipocrisia che li rende graditi ai potenti, credibili presso i pii, empatici con i più sfrontati bugiardi.

Nella storia abitualmente si collocavano in posizioni intermedie, in funzioni organizzative: sbrigafaccende, colonnelli addetti alle salmerie, numeri uno della sbirraglia segreta,  o numeri 2 di leader tirannici e creativi ai quali aspiravano a segare il piedistallo marmoreo al fine di sostituirsi approfittando della confusione e ergendosi sulle macerie, riprendendo subito dopo però le loro fattezze grigie meno preoccupanti e più accettabili.

Anniversario “Giornata della Terra” in ricordo degli abusi israeliani

 https://comedonchisciotte.org/

 

La Redazione di ComeDonChisciotte.org riceve e pubblica il comunicato stampa del Comitato BDS Campania, diffuso in occasione dell’anniversario della “Giornata della Terra”, ricorrenza nata successivamente ai gravi avvenimenti accaduti nel 1976 in Galilea.

Per maggiori informazioni sulla campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro lo Stato d’Israele visita il sito bdsitalia.org

* * *

Giornata della Terra

Il 30 marzo i Palestinesi tutti, che siano nei Territori Occupati nel 1967 da Israele, Zona A, B o C degli Accordi di Oslo, o nei confini internazionalmente riconosciuti dello Stato d’Israele o nei campi profughi dal Libano alla Siria alla Giordania o altrove nel Mondo, celebrano la Giornata della Terra, ricordando gli avvenimenti accaduti nel 1976 in Galilea, quando manifestarono contro un ennesimo esproprio di grandi estensioni delle loro terre. Negli scontri con la polizia che ne seguirono furono uccisi sei palestinesi e centinaia furono sia i feriti che gli arrestati.

GERMANIA, DICHIARATO PREALLARME PIANO D’EMERGENZA DEL GAS. MINISTRO HABECK AI CITTADINI: “RIDURRE IL CONSUMO”

 https://www.byoblu.com

 

La Germania ha dichiarato lo stato di preallarme del piano d’emergenza per l’approvvigionamento di gas. Lo ha comunicato il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck in una conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata di mercoledì 30 marzo 2022. La Germania deve essere preparata “nel caso di un’escalation da parte della Russia”, ha dichiarato il ministro dei Verdi. In accordo con il Governo federale, Habeck ha avvisato la Commissione europea che “l’esecutivo ha emanato il primo livello di un piano d’emergenza del gas”. La Germania “non accetterà alcuna interruzione dei contratti”, ha aggiunto il ministro dell’Economia.

Cos’è il piano d’emergenza del gas naturale?

Il piano d’emergenza del gas naturale affonda le sue radici in una direttiva dell’Unione europea che risale al 2017. Si tratta di una serie di contromisure atte ad assicurare gli approvvigionamenti di gas. Il piano consiste in tre livelli di emergenza: un livello di preallarme, uno di allarme e, infine, uno di emergenza. Lo stato di preallarme può essere dichiarato nel momento in cui ci sono indizi concreti che indicherebbero una drastica riduzione dei flussi di gas nel proprio territorio. “Al momento non ci sono carenze”, ha spiegato Habeck. Il numero due dei Grünen ha però ribadito che la situazione va monitorata con attenzione, anche perché gli sviluppi del conflitto in Ucraina potrebbero causare non pochi problemi nel breve periodo.

Istituito un comitato straordinario ad hoc

E per monitorare la situazione d’emergenza non poteva certo mancare l’istituzione di un Comitato governativo adibito ad hoc per gestire la situazione, con poteri decisionali straordinari. “Il Comitato analizza e valuta gli approvvigionamenti, in modo che, se necessario, possano essere prese ulteriori misure per aumentare la sicurezza delle riserve. Il governo federale farà di tutto per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti in Germania”, ha detto Habeck. Il Comitato farà capo al ministero dell’Economia e, in caso di un passaggio dell’emergenza ai livelli successivi, potrà intervenire decidendo persino di staccare il gas a determinati soggetti. Verrebbero quindi agevolati cittadini e strutture pubbliche come ospedali e sedi di Polizia e Vigili del Fuoco. Tuttavia, a pagare pegno sarebbero le industrie, che rischiano così di dover fermare l’attività produttiva.

La guerra economica

IL GOVERNO ACCOGLIE I PROFUGHI UCRAINI, MA DISCRIMINA ANCORA GLI ITALIANI

Sardegna, approvata la legge sulla canapa: “ruolo strategico per agricoltura ed economia”

 https://www.canapaindustriale.it

 https://www.canapaindustriale.it/wp-content/uploads/2022/03/Sardegna-canapa.jpeg

La legge per lo sviluppo della canapa in Sardegna è stata approvata all’unanimità per puntare sulla coltivazione di questo vegetale ed affrontare le sfide del futuro per i settori dell’agricoltura e dell’economia sostenibile in generale e quella giovanile in particolare, passando per la coltivazione dei campi incolti e per il recupero di quelli inquinati.

Il testo mette insieme due proposte di legge: la n.226 presentata dal Partito Sardo d’Azione (primo firmatario Piero Maieli) e la n.228 presentata dal Movimento 5 Stelle (primo firmatario Alessandro Solinas) e lo scopo è la promozione della filiera agroindustriale e agroalimentare della canapa sativa con specifico riferimento alla sua coltivazione e trasformazione nel territorio regionale.

Perché tutti vogliono il nostro DNA?

https://visionetv.it


Gli scorsi due decenni hanno visto la nascita e la rapidissima crescita di un commercio che prima del nuovo millennio era inesistente: quello dei nostri dati.
Senza neppure che ce ne rendessimo conto i nostri gusti, le nostre abitudini e le nostre preferenze negli acquisti sono diventate il nuovo petrolio, con le grandi multinazionali della rete che, senza il nostro consenso, hanno iniziato a raccogliere, comprare e vendere le informazioni raccolte spiando la navigazione in rete di miliardi di persone.
Se però nella prima fase questo commercio ha riguardato principalmente informazioni legate al marketing, e (almeno ufficialmente) la profilazione dei cittadini era finalizzata alla vendita di prodotti, attraverso annunci commerciali mirati, in questi ultimi anni si è imposto un nuovo commercio di dati, quelli genetici.

Ennesimo attacco sui civili di Donetsk da parte degli ucraini

Bologna: arriva il “credito sociale digitale”. Patente a punti per cittadini virtuosi, come a Pechino

 https://visionetv.it


Piano piano, a piccoli passi, come già avevano anticipato diversi “complottisti”, i crediti sociali, eccellenza del Made in China, vengono esportati anche nel cosiddetto mondo libero. Il Green Pass è stato solo l’inizio.

E’ esattamente quello che sta accadendo a Bologna dove il Comune presenta la patente digitale per i cittadini obbedienti, con un “portafoglio del cittadino virtuoso“.

In cosa consiste tale portafogli? “Il cittadino -spiegano – avrà un riconoscimento se differenzia i rifiuti, se usa i mezzi pubblici, se gestisce bene l’energia, se non prende sanzioni dalla municipale, se risulta attivo con la Card cultura”. Certo, “nessuno sarà costretto a partecipare” intanto però la cosa è accaduta e ricorda in maniera preoccupante i crediti sociali cinesi.

Recuperare la dimensione del sacro è indispensabile per respingere i ten...

Rolling Rhino, l'edizione di Ubuntu sempre aggiornata

 https://www.zeusnews.it

Creata da un ex dipendente di Canonical, è la prima rolling release della popolare distribuzione.

029252 ubuntu rolling rhino rolling release

Quanti, alla ricerca di una distribuzione Linux che soddisfi le loro esigenze, finiscono per scegliere Ubuntu, generalmente lo fanno perché ne apprezzano gli sforzi per essere il più possibile amichevole con l'utente e per garantire un sistema stabile.

Chi invece preferisce avere sempre le ultime versioni dei vari software che compongono una distribuzione si rivolge per lo più altrove, prendendo in considerazione alternative come Arch, Manjaro, OpenSUSE Tumbleweed, Gentoo o altre ancora, che vengono definite rolling release, ossia "a rilascio continuo".

Questa espressione indica una particolare caratteristica che le distingue dalle distribuzioni come Ubuntu: rispetto a queste ultime, che vengono aggiornate con cadenza periodica (di solito a mesi, se non - in certi casi - anni, di distanza), esse ricevono aggiornamenti molto più frequenti.

chi è il nemico? Di Francesco Cappello

 https://www.francescocappello.com

 

Dal giorno del pesce d’aprile faremo la guerra alla Russia rifiutandoci di pagare le sue forniture in rubli dopo aver congelato le loro riserve in dollari (e in oro) presso le banche centrali occidentali (gli impediamo di usare le loro risorse finanziarie depositate presso Bce Federal reserve…). La Russia venderà ad altri (Cina, India, ecc.). Sui mercati europei arriverà dagli USA forse un decimo del gas che forniva la Russia sotto forma di gas liquefatto, assai più caro, da scisti bituminose (un massacro dell’ambiente). Inflazione a due cifre, fallimenti, deindustrializzazione, aumento della disoccupazione, miseria crescente ecc., le conseguenze che ne verranno.
Titola money.it: Zitto zitto, il rublo recupera i tonfi bellici. Magari ci siamo «sanzionati addosso»?


Il guerriero Draghi, banchiere della Goldmann Sachs, in missione speciale, esponente principale di quel gruppo dei 30 che hanno annuciato la volontà di provocare la distruzione creatrice a caico del nostro sistema produttivo e a favore del sistema corporate, ha già annunciato che tutti noi siamo pronti a razionamenti e all’uso di tessera fascista (id pay di Colao) per avere la nostra piccola meritata quota di sudditi ubbidienti, sempre che saremo in grado di tenerci in regola con le desiderata del democratico governissimo al servizio del popolo e della patria. Siamo sicuri che il nemico sia davvero la Federazione Russa?

Diceva Orwell

“La guerra contro un paese straniero avviene solo quando le classi benestanti pensano che ne trarranno beneficio” Le odierne classi benestanti sono i multimiliardari che investono nei grandi fondi di investimento e li controllano.

Nel frattempo il dollaro, grazie a questa mossa, accelera il processo di perdita della sua egemonia, quale valuta internazionale imposta a Bretton Woods, da usare obbligatoriamente per gli scambi internazionali di materie prime cosa che le ha sempre permesso di avere una bilancia commerciale sbilanciata sul lato delle importazioni senza subire rischi di svalutazione (questa strategia ha consentito agli USA di finanziare il loro complesso militare industriale, vero sottostante del dollaro).

Sondaggi canaglia

Niente, mannaggia, niente da fare. Gli italiani in stragrande maggioranza restano contrari all’aumento delle spese militari fino al 2 per cento del Pil, cioè un po’ restii a spendere 13 miliardi in più (ogni anno!) in sistemi d’arma, gerarchie militari, missili e quant’altro.  

 

(DI ALESSANDRO ROBECCHI – Il Fatto Quotidiano)

Resistono, insomma, all’offensiva dei corsivisti-generali più accreditati dai media, dai giornali e dai talk show, quasi tutti maschi, quasi tutti anziani, boomer burbanzosi e predicanti, autori di sermoni edificanti e patriottici, disposti a chiudere un occhio persino sui nazisti in campo. Fedeli insomma, al vecchio adagio americano applicato a dittatori, macellai e golpisti vari: “È un figlio di puttana, ma è il nostro figlio di puttana”.

A chi conviene la guerra

Per provare a fare i conti con un fenomeno così atroce, così enorme e tragico come la guerra, si ha la tentazione a ricorrere a categorie assolutorie e semplicistiche quali l’irrazionalità degli attori in campo, la loro pazzia, la crudeltà gratuita. Semplicistiche perché, di fatto, non spiegano nulla; assolutorie perché ci risparmiano il peso di porci delle domande.

 

coniarerivolta.org

Questa guerra, come tutte le guerre, non è iniziata per caso, ma perché interessi materiali precisi si sono sedimentati fino a un punto di non ritorno. Se le sirene guerrafondaie ci martellano giorno dopo giorno, soffiando sul fuoco e spingendoci sempre un passo in più verso l’abisso di una guerra di proporzioni inimmaginabili, sempre un passo più lontani da una risoluzione diplomatica del conflitto, è perché precisi interessi materiali hanno solo da guadagnare dalla situazione che si è venuta a creare nelle ultime settimane.

A chi conviene la guerra? Certamente non a chi, sul teatro bellico, dalla guerra riceve lutti e sofferenze. In altro modo, a centinaia o migliaia di chilometri di distanza da carri armati e bombe, non conviene alle persone comuni, che hanno visto le proprie bollette schizzare alle stelle e per le quali fare il pieno alla macchina è diventato un salasso. Altrettanto certamente, conviene invece alle società ed alle imprese che importano e distribuiscono il gas nel nostro Paese. Si tratta di un caso di scuola di cosa significhi concretamente ‘più mercato’ per le tasche della maggioranza della popolazione e vale la pena esplorarlo in dettaglio, con l’aiuto di un assoluto insospettabile.  

PNRR: una, nessuna o cinquecentoventotto condizioni (Parte III)

La vita politica istituzionale italiana, mai come oggi, riflette come uno specchio d’acqua equilibri di potere stabiliti altrove e, per essere precisi, a Bruxelles. 


coniarerivolta.org

Il 6 luglio 2021 è stato approvato dal Consiglio dell’Unione europea il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano, che fissa una serie di obiettivi da raggiungere da qui al 2026 come condizione per l’erogazione delle successive tranche di finanziamento; tali obiettivi vanno a comporre una vera e propria agenda politica fitta e dettagliata per i prossimi cinque anni che vincola qualsiasi governo e qualsiasi maggioranza parlamentare all’indirizzo politico scandito dalle riforme e dagli investimenti che ci chiede l’Europa. Il riflesso di questa cristallizzazione dell’agenda politica italiana intorno alle priorità del PNRR è stato il teatrino dell’elezione del Presidente della Repubblica: l’assetto politico istituzionale del Paese ricalca la stabilità dell’indirizzo politico, e dunque restano al loro posto il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio e tutti i Ministri a garanzia della continuità nell’esecuzione di tutte le misure previste dal PNRR.

Per questa ragione, la strategia politica di questo Governo, e di qualsiasi Governo scelga la piena compatibilità con l’Unione europea, è scritta nero su bianco nel PNRR. 

Studiare gli obiettivi imposti dalle rigide scadenze del Piano significa dunque visualizzare chiaramente le priorità politiche individuate a Bruxelles per il nostro Paese. 

Il ritmo di queste priorità è la cadenza semestrale delle tranche di finanziamento, e dunque abbiamo davanti a noi la scadenza del prossimo giugno, che individua circa 50 traguardi ed obiettivi da raggiungere per ottenere poco più di 20 miliardi di euro, tra prestiti e contributi a fondo perduto.

Cannabis. Voto in Commissione per l’autoproduzione? Niente da fare.

Per l'ennesima volta salta il voto in commissione Giustizia sulla legge per la coltivazione domestica di cannabis.

Voto in Commissione per l'autoproduzione? Niente da fare

dolcevitaonline.it Mario Catania

Niente da fare: per l’ennesima volta è saltato il voto degli emendamenti in Commissione giustizia sulla legge per l’autoproduzione di cannabis. Magicamente, ogni volta che viene programmata una seduta, la Commissione poco prima si accorge di avere un’urgenza da sbrigare.

La cannabis, che è l’incrocio perfetto di interessi economici mafiosi e criminali, problematiche mai risolte per i pazienti, e potenzialità immense come risorsa agricola e industriale, resta il tema dal quale la politica italiana fugge. Da decenni.

La Corte costituzionale dichiara incostituzionale le legge Fini-Giovanardi che nel frattempo aveva mandato in galera migliaia di semplici consumatori rovinando loro la vita? E che sarà mai, si torna alle legge precedente, vecchia di 32 anni, nel momento in cui le massime istituzioni internazionali come Onu e Oms raccomandano un altro approccio alla sostanza, che vada oltre la repressione e chi si era inventato il proibizionismo sulla cannabis (gli Usa) l’ha trasformata nel settore che crea più posti di lavoro in assoluto.

Ucraina. Come e perché è stata preparata la guerra

Prima di essere eletto presidente degli Stati Uniti, Dwight D. Eisenhower fu il primo comandante della NATO. Nel febbraio 1951, pochi mesi dopo il suo insediamento, scrisse: Se tra 10 anni tutte le truppe americane di stanza in Europa allo scopo di assicurare la difesa nazionale non saranno tornate negli Stati Uniti, allora questo progetto, la NATO, sarà fallito


Le truppe non tornarono, ma la loro presenza in Europa continuò a crescere. Non solo, ma una volta disintegrata l’Unione Sovietica, e contrariamente alle solenni e vuote promesse dei principali leader dei governi occidentali (Clinton, Bush, Obama, Helmut Kohl in Germania, Tony Blair nel Regno Unito, ecc.) che “la NATO non si sarebbe mossa di un centimetro verso est”, hanno spostato attrezzature e truppe fino ai confini della Russia.

Ma come! Il nemico non era l’Unione Sovietica e il comunismo? No. Il nemico era, ed è, la Russia, un paese vasto e potente la cui sola presenza, sotto il dominio comunista o capitalista, è un ostacolo ai piani di dominio mondiale degli USA (Chomski dixit).

Quando nel 1997 Bill Clinton iniziò l’allargamento della NATO, la nipote di Eisenhower, Susan, raccolse le firme di 49 rinomati specialisti (militari, diplomatici e accademici) e pubblicò una lettera aperta il 26 giugno affermando che il “piano di espansione della NATO è un errore politico di proporzioni storiche”.

Libro. “CENTOCELLAROS, i cento fiori e la rosa di Gerico. Una rivoluzione possibile e necessaria”.

’77, l’entusiasmante fascinazione di una… Maledetta Primavera

E‘ uscito in questi giorni per l’editore Efesto il libro “CENTOCELLAROS, i cento fiori e la rosa di Gerico. Una rivoluzione possibile e necessaria” di Luigi Rosati, esperto dei temi dello sviluppo del Sud del mondo, e Luciano Vasapollo, economista della Sapienza, esponente della Rete dei Comunisti e del Capitolo italiano della Rete Internazionale degli artisti e intellettuali in difesa dell’umanità.

Il libro ricostruisce le dinamiche del conflitto di classe dagli anni ’50 ad oggi passando per gli anni ’70 e ’80, con la voglia mai sopita di rivoluzione dei giovani comunisti della famosa periferia romana, attraverso le storie di Potere Operaio, del CO.CO.CE.  e delle organizzazioni della lotta armata connesse in un progetto nazionale, fino ai processi e le modalità politiche dello scontro dell’oggi.

Pubblichiamo alcune pagine del libro sulle giornate del ‘77

Libro. Ultimi giorni dell’umanità e stupidità eterna

Ho riletto in questi giorni il capolavoro di Karl Kraus, “Gli ultimi giorni dell’umanità”. Questo libro mette in scena la più grande tragedia umana: la guerra. Mentre procedevo nella lettura, mi sembrava di avere in mano un libro scritto oggi e che riguarda il nostro presente e, specialmente, il nostro futuro. 


 

In particolare, sono quattro le dimensioni di quest’opera che mi sono sembrate perfette per descrivere l’attuale situazione e gli scenari che potrebbero aprirsi: 
la sostituzione del pensiero, e dell’atto stesso del pensare, con l’opinione; 
la manipolazione della realtà, che appartiene alla sfera della politica e del giornalismo; 
la dimensione dei “valori”, come forma sostitutiva delle motivazioni profonde (e materiali) del conflitto; 
e infine quella della critica, che si distacca dalle altre dimensioni, sia per il linguaggio che per l’ampiezza dello sguardo.

Ora, l’opera di Kraus è l’opera della Prima Guerra Mondiale; il nostro momento storico può essere considerato, al limite, simile all’anteguerra, ossia agli anni che hanno anticipato quella tragedia. In un certo senso, però, proprio perché permette di cogliere il passaggio culturale che ha consentito al discorso bellicista di trasformarsi in prassi militare, e quindi di documentare il passaggio mentale che lo ha reso possibile, è un’opera quanto mai contemporanea.

Draghi alimenta il conflitto

FOLLA INFEROCITA A NAPOLI CONTRO DRAGHI: SCOPPIA IL PUTIFERIO ▷ URLA E I...

Un'altra PICCONATA a questo SISTEMA

Parla ex mercenario italiano del Battaglione Azov. 3 minuti che smentiscono tonnellate di fake news atlantiste

 https://www.lantidiplomatico.it/

 

Lampi di informazione seria in un mare di propaganda filo-nato che ha invaso l’Italia. La trasmissione ‘Non è l’Arena’ ha realizzato un’intervista a un mercenario italiano che ha combattuto nelle fila del battaglione neonazista Azov. 

Un breve servizio capace di smontare fiumi di propaganda. Quella stessa che cerca di far passare i neonazisti di Azov per moderati ‘kantiani’. 

L’ex mercenario italiano alla domanda se Azov è di destra risponde: «Non è estrema destra, è un culto nazista il Battaglione Azov». E poi aggiunge: «Una milizia paramilitare con un ideale politico estremo».

Interessante poi la conferma che i neonazisti in Ucraina ricevono addestramento da stranieri. «Degli stranieri addestravano noi», incalzato sulla provenienze di questi istruttori dice che gli «istruttori inglesi» sono i più gettonati. Inglesi ma non solo, anche «canadesi, americani». 

L'Ambasciata Russa manda questo messaggio agli italiani

 https://www.lantidiplomatico.it

 

Pubblichiamo questo messaggio che L'Ambasciata della Federazione russa ha pubblicato oggi sui suoi social

 

-------------

 

Cari amici della Russia in Italia!

Ogni giorno la nostra Ambasciata riceve migliaia di messaggi con sincere parole di sostegno e solidarietà. Esprimiamo la nostra viva gratitudine a tutti i cittadini italiani, che, nonostante la valanga di propaganda antirussa, di fake news e di palesi falsificazioni diffuse da alcuni media occidentali, manifestano sincera preoccupazione per i destini del nostro Paese, per il futuro delle relazioni russo-italiane. Condividiamo la vostra indignazione per vari tentativi di «cancellare» la Russia e di seminare rancore tra noi: russi e italiani.

Grazie di cuore a tutti voi: professori e studenti, giornalisti, scrittori, sacerdoti, rappresentanti di forze politiche e associazioni culturali, imprenditori, avvocati, medici, architetti, rappresentanti del mondo della scienza, dell'arte e dello sport, nonché tantissimi altri comuni cittadini italiani.

Il nostro Popolo ha attraversato molte prove difficili nella sua storia. Supereremo anche le attuali avversità. «Le crisi vanno e vengono, ma gli interessi nazionali restano». I russi e gli italiani hanno molte affinità. Crediamo che le relazioni tradizionalmente amichevoli tra i nostri Paesi abbiano delle prospettive per ulteriore sviluppo e cooperazione.

Con rispetto e gratitudine,

l'Ambasciata della Federazione Russa nella Repubblica Italiana

Una salutare crisi di governo (che non ci sarà)

 https://contropiano.org

 

Fu Matteo Renzi, nel 2014, a sottoscrivere l’impegno a portare la spesa militare in Italia al 2%. Poi ovviamente questa scelta criminale fu difficile da realizzare, in piena crisi economica.

Tuttavia l’aumento delle risorse pubbliche a favore delle armi fu costante. A danno della scuola e soprattutto della sanità, con un costo sociale e anche di vite umane che abbiamo visto esplodere nella pandemia.

Ora Mario Draghi, grazie alla guerra in Ucraina, può passare alla realizzazione di questo obiettivo che Donald Trump prima, e Biden poi, avevano brutalmente imposto ai paesi della NATO.

DECRETO RIAPERTURE? L’EMERGENZA DIVENTA NORMALITÀ – Marco Mori

Il popolo disprezza Mario Draghi

Ucraina – Il capo della Repubblica Popolare di Doneck non si fida dei negoziati

 https://www.vietatoparlare.it

 

Il capo della DPR, Denis Pushilin, ritiene che l’Ucraina non sia in grado di negoziare e che non ci si possa fidare nelle negoziazioni:

Abbiamo sette anni di esperienza nei negoziati con l’Ucraina. Non ci si può fidare dell’Ucraina anche quando ha firmato qualcosa. Ciò che sta accadendo alle piattaforme negoziali dovrebbe essere presentato su un piano separato ed essere guidato da ciò che sta effettivamente accadendo“, ha detto Pushilin .

Pushilin dice cose sorprendentemente corrette e cerca di trasmettere cose ovvie ad alcune persone. Ho ascoltato Medinsky” (negoziatore russo). Non ha mai detto la sua posizione, ha pronunciato senza spina dorsale le proposte degli ucraini (perchè’?) e ha iniziato a trovare scuse. Hmm…

Sì, stanno lavorando alla trattativa, ma non è obbligatorio e impossibile escludere il requisito della denazificazione, e senza di esso, questa è una strada verso il nulla, tutto ricomincerà non appena i nostri si ritireranno. La smilitarizzazione senza il controllo russo su questo territorio è una follia, l’Occidente sarà in grado di gonfiarli rapidamente con le armi e ci sarà un nuovo conflitto militare, molto più duro di adesso. Ne è valsa la pena iniziare una guerra allora?

Usa: ok Fda a quarta dose Pfizer o Moderna per gli over 50

 https://www.lindipendente.online/

Logo

La Food and Drug Administration (Fda), l’organo statunitense che regola i prodotti farmaceutici, ha autorizzato la quarta dose – denominata “seconda dose di richiamo” – del vaccino anti Covid Pfizer-BioNtech o Moderna per gli over 50. Oltre a ciò l’ente americano ha altresì dato il via libera alla quarta dose per le persone con “determinati tipi di immunocompromissione”, ossia quelle che hanno avuto un trapianto o che comunque si trovano in condizioni simili: nello specifico, è stata autorizzata la quarta dose del vaccino Pfizer-BioNtech per gli over 12 immunocompromessi, mentre per gli over 18 quella del vaccino Moderna. La Fda, infine, ha stabilito che in ogni caso ci si potrà sottoporre alla “seconda dose di richiamo” almeno 4 mesi dopo aver ricevuto la prima.