giovedì 22 ottobre 2020

I FRANCESI INFRANGONO IL COPRIFUOCO: IN STRADA A MARSIGLIA E A PARIGI

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Alcuni ministri del governo Macron vogliono anticipare il coprifuoco alle 19

In Francia circolano voci secondo le quali il governo starebbe pensando di estendere il coprifuoco in tutto il Paese e a partire dalle 19, come in tempo di guerra.
Dal 17 ottobre scorso il divieto di spostamento è previsto dalle ore 21 alle 6 del mattino nella regione dell’Ile de France (dove si trova Parigi) e in otto città metropolitane: Lione, Lille, Toulouse, Montpellier, Saint-Étienne, Aix-Marseille, Rouen et Grenoble. La misura riguarda quasi venti milioni di francesi e prevede la chiusura di tutti gli esercizi commerciali, ad eccezione delle strutture medico-sanitarie, delle case per i più vulnerabili, delle stazioni di polizia, degli alberghi o dei ristoranti che fanno consegne a domicilio.
In serata è attesa la conferenza del primo ministro Jean Castex che annuncerà nuove misure restrittive che dovrebbero prevedere l’estensione del coprifuoco in altre città, tra cui Strasburgo e Nantes.

A Marsiglia e a Parigi i cittadini infrangono il coprifuoco

Già nella serata del 17 ottobre gruppi di cittadini a Marsiglia e a Parigi hanno violato il coprifuoco scendendo in piazza al grido: “tutti detestiamo il coprifuoco”.
Carlo Alberto Brusa, avvocato a Parigi e presidente di Reaction 19, un’associazione nata per patrocinare azioni legali contro le misure restrittive, ha lanciato un appello su internet per riunire tutti i popoli europei contro una dittatura sanitaria.

Cosa dicono i dati ufficiali?

Il coprifuoco serale o notturno è una decisione giustificabile da un punto di vista sanitario? Sembra proprio di no consultando i dati ufficiali francesi pubblicati dal Ministero della Salute nell’ultimo report dell’8 ottobre scorso e disponibili in rete.

I posti principali di presunti focolai, i così detti clusters, non sono i ristoranti, i bar o i luoghi della movida tanto colpevolizzata in tutta Europa, ma i posti lavoro pubblici e privati, le scuole e le università e gli ospedali. Stupisce che nella classifica, i trasporti, sempre pieni anche nelle metropoli francesi, rappresentino solo l’1,1% dei siti di trasmissione del virus, ma di certo la misura del coprifuoco potrebbe avere effetti negativi devastanti per l’economia e minimi effetti positivi per la salute della collettività.

Il rischio che lo scenario francese, dove si valuta l’estensione del coprifuoco a partire dalle ore 19, si presenti a breve anche in Italia è molto concreto. Spetta solo al popolo italiano scongiurarlo.

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