sabato 31 ottobre 2020

Firenze, lancio di bottiglie e scontri: cariche della polizia durante la manifestazione non autorizzata contro le misure del dpcm

 Il Fatto Quotidiano

Dopo Milano, Torino, Roma e Napoli, disordini e violenze, con bombe carta, anche Firenze. Circa 600 persone, tra cui molti giovanissimi, hanno partecipato a una manifestazione non autorizzata e organizzata attraverso i social. Le forze dell’ordine erano già schierate a protezione di piazza della Signoria anche con blindati. I manifestanti si sono riuniti con un tam tam sui social e, dopo che i negozi del centro, soprattutto quelli del lusso, avevano chiuso in anticipo e blindato le vetrine per timore di saccheggi come quelli avvenuti in altre città, in circa duecento si sono radunati per entrare in piazza della Signoria, ma sono stati fermati dal cordone della polizia. Una parte si è allora spostata in piazza del Duomo, lanciando slogan contro il presidente del consiglio e accendendo fumogeni.

La contrapposizione con i manifestanti, da parte dei quali è cominciato un lancio di bottiglie e altri oggetti, ha portato numerose cariche della polizia, almeno sei, in particolare lungo via Calzaioli e nella zona dello shopping. E mentre alcuni dei manifestanti scesi in piazza con intenti pacifici hanno preferito abbandonare la protesta, altri hanno continuato nei disordini, facendo esplodere bombe carta, rovesciando fioriere e bidoni e lanciando bottiglie molotov. Durante le proteste sono stati rovesciati numerosi cestini della spazzatura e fioriere e divelti cartelli. I manifestanti hanno anche danneggiato un’auto della polizia sfondandone i vetri. Sono almeno due i fermati, ma potrebbero essere di più.

Prima dei disordini i manifestanti, tra antagonisti, estremisti di destra e ultrà, avevano urlato slogan e cori contro il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e acceso alcuni fumogeni in piazza del Duomo. Il basamento del campanile di Giotto era stato come una sorta di palco improvvisato da cui parlare al grido di “libertà, libertà”. La manifestazione, indetta con un tam tam, era stata inizialmente bloccata da un cordone di polizia in assetto antisommossa all’ingresso con piazza della Signoria. Un altro gruppetto di manifestanti era stato invece intercettato e bloccato dalle forze dell’ordine in piazza della Repubblica. La manifestazione di protesta era stata organizzata anche con Whatsapp, con un volantino anonimo intitolato ‘Fate girare Firenze”.

“Una situazione del genere non l’avevo mai vista e ahimè c’è una minoranza di persone che viene con l’intento di provocare scontri e violenze. Io ho visto anche persone che volevano manifestare pacificamente. Quello che più mi fa soffrire ma anche arrabbiare è vedere chi cerca di strumentalizzare questa rabbia che non è accettabile. Stasera una minoranza di persone venuta intenzionalmente per provocare e per cercare gli scontri ha messo a dura prova la nostra città” ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, nel corso della trasmissione Titolo V su Rai 3. Prima dei disordini il primo cittadino aveva parlato di un’iniziativa di “neofascisti e ultras violenti”.

Un’altra manifestazione che era stata convocata a Bologna si è conclusa invece senza incidenti. Circa 300 persone sono sfilate, partendo dalla stazione, mostrando striscioni e scandendo slogan contro il governo ma rinunciando a raggiungere piazza Maggiore, come qualcuno aveva intenzione di provare a fare. Molto folta, fra i manifestanti, la presenza di ultras del Bologna, con i fumogeni rossi.

L'articolo Firenze, lancio di bottiglie e scontri: cariche della polizia durante la manifestazione non autorizzata contro le misure del dpcm proviene da Il Fatto Quotidiano.

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