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Pubblichiamo di seguito questo testo pervenutoci da Don Giampaolo Centofanti, cappellano presso il Santuario della Madonna del Divino Amore, Roma.
Viviamo in un epoca in cui si fa sempre più onnipervasivo il pensiero unico. Sembra che pochi potenti della finanza e di internet cerchino di portare il mondo intero sotto la loro amorevole protezione. La gente è spogliata di una libera formazione, fin dalla scuola, nella propria identità liberamente cercata e dunque anche di un autentico scambio. Spogliata dei propri risparmi, del proprio lavoro, talora nel migliore dei casi precarizzato e schiavizzato. Le piccole imprese, le libere professioni, le famiglie, tutto ciò che può costituire un contropotere dal basso è raso al suolo.
Il vero potere è nella formazione e nell’informazione
È necessario diffondere la consapevolezza che nella società dei media tutto si gioca sulla formazione e sull’informazione, che sono il vero potere. Almeno nei modi e nei tempi adeguati orientarsi verso la libera scuola. Gettare, diffondere, questo potente seme di rinascita.
Creare reti di riflessione e di informazione. Comprendere che oggi il rinnovamento parte dal non farsi propinare le veline uniformate del sistema e scegliere i canali informativi, culturali. Aperti a voci plurali perché si cresce insieme e chiudersi nel proprio orticello fa il gioco del potere che vuole trasformare ognuno in un mero individuo isolato consumatore perso in una massa anonima.
Una nuova consapevolezza per non diventare automi
Oggi la dittatura di pochi ricchi assume il volto apparentemente soft del cercare di manipolare la gente con le sue notizie a senso unico, con i personaggi a cui fa affezionare, con l’esaltazione di pensatori e uomini di cultura che ripetono tutti lo stesso refrain politically correct. Un falso, omologato, umanitarismo governato da una pseudoscienza insindacabile a servizio di pochi potenti.
Oggi questa è la via della rinascita. Diffondere la consapevolezza di non subire più il lavaggio del cervello significa cercare di evitare la china sempre più ripida del venire ridotti ad automi sfruttati in tutto dal sistema.
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