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di Raffaele Varvara
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“Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?” chi conserva un romantico ricordo del liceo, si ricorderà di questa famosa invettiva pronunciata da Cicerone contro Catilina l’ 8 novembre del 63 a.C.
Se Cicerone fosse oggi in parlamento direbbe: “Fino a quando dunque, Conte, abuserai della nostra pazienza?”
Il coprifuoco, il diritto alla salute sospeso, il diritto di assemblea limitato, la violenza nel normare anche i rapporti dentro casa, la demonizzazione della movida, le risorse economiche che non arriveranno prima dell’estate prossima, rischiano di diventare un cortocircuito esplosivo per la tenuta della coesione sociale.
La stagione influenzale è ancora agli inizi ma, per effetto dell’informazione terroristica, i Dipartimenti di Emergenza e Accettazione-DEA di I e II livello degli ospedali sono già presi d’assalto appena il mercurio del termometro arriva oltre il 37 °C. Eppure a febbraio si raccomandava l’utilizzo scrupoloso del Pronto Soccorso: perché ora non si fa? Il sovraccarico dei Pronto Soccorso aumenterà soprattutto durante i due picchi stagionali, poiché per ogni influenza si dovrà fare diagnosi differenziale tra quelle sostenute da covid e quelle da altro patogeno. Durante tutto l’inverno, le poche risorse materiali e personali di tutte le strutture organizzative del SSN saranno interamente dedicate alla prevenzione e al monitoraggio dei contagi. Questa situazione finisce per drenare risorse alla cura delle altre patologie. Già ad oggi, infatti, si registrano 13 milioni di visite specialistiche sospese, 300mila ricoveri non effettuati, 500mila interventi chirurgici e ben 4 milioni gli screening oncologici rimandati. Questo bollettino “di guerra” della sanità italiana in tempo di Covid(1), fa male anche ai professionisti sanitari che devono decidere se curare un positivo paucisintomatico o curare un malato oncologico. Per gli infermieri ogni malato ha lo stesso diritto alla salute in quanto persona umana!
Le persone con patologie oncologiche o cardiovascolari sono diventati malati di serie B mentre la flotta di asintomatici positivi riscuote maggiore accesso alle cure. La politica dunque si dimentica che difendere la salute non vuol dire solo lottare contro il virus. Le cure rinviate o mancate causa covid hanno una sola soluzione: urgente intervento pubblico statale con misure straordinarie per il reclutamento di personale sanitario. Ma sappiamo che è impossibile dopo aver ceduto la nostra sovranità all’impero europeo.
Se il nostro Paese disponesse della sovranità monetaria, stamperebbe moneta e si indirebbe un concorso nazionale per 50.000 infermieri per potenziare il SSN ed erogare assistenza a tutti secondo le necessità non solo ai covid +; in più un concorso per 5000 psicologi nel SSN per curare su larga scala ansia e depressione. I sintomi depressivi risultano quintuplicati e oggi ne soffre ben una persona su 3. Sono stati diffusi i risultati di una ricerca che stima un aumento fino al 40% dei sintomi di stress e ansia dovuto al lockdown. (2)
Invece il massimo che potete fare è trattare con la commissione europea per ottenere soldi prima di un anno. Viene da chiedersi come mai quando l’emergenza si osserva dal piano sanitario, le risposte per evitare il contagio (mascherine, distanziamento) si devono attuare subito, mentre quando la stessa emergenza la si osserva dal piano economico/sociale, le risposte per evitare il dissesto debbano arrivare tra un anno?
Il massimo che potete fare è discutere il MES. Diciamo che 37 mld di euro per la sanità, sono una sorta di antibiotico sotto-dosato per un paziente in sepsi conclamata, ovvero una “terapia” che non risolverebbe alcunchè. In realtà il MES è il “cavallo di troia” dei benefattori della finanza per imporci di sottostare a una serie di condizioni terribili quali la precarizzazione del lavoro, la riduzione della spesa pubblica in sanità, quindi la sua privatizzazione. Lo ha detto anche Conte. Peccato che l’avvocato delle èlite non dice che senza uno Stato che eserciti le leve della sovranità per soddisfare i bisogni dei cittadini, si muore!
Gli italiani non meritano di essere trattati come schiavi da ammaestrare con infusioni di terrore costante.
Gli italiani meritano di essere trattati come persone portatrici di diritti anche in stato d’emergenza, e meritano di ricevere un informazione di qualità per poter esseri liberi di scegliere il comportamento più idoneo a seconda dei contesti, delle evidenze scientifiche e della prudenza civica.
RAFFAELE VARVARA
- https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/09/18/allarme-liste-attesa-quasi-milioni-prestazioni-rinviate_aEzkFQfnLWT3aJhtOC7XCK.html
- https://www.repubblica.it/salute/dossier/medtalk/2020/10/16/news/dopo_il_lockdown_sono_aumentati_stress_ansia_e_sintomi_depressivi-270537991/
Pubblicato da Tommesh – ComeDonChisciotte.org
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