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Chi, per motivi anagrafici, è troppo giovane o chi non ha avuto
l’opportunità di vivere nei paesi dell’Europa dell’Est ai tempi del
cosiddetto “Socialismo reale” non può capire le incredibili analogie di
tali realtà con la folle situazione che stiamo vivendo oggi in Italia:
1
– Controllo totale dei cittadini, dei loro spostamenti e delle loro
telefonate. All’epoca non esistevano certe “applicazioni”, ma lo Stato
non si faceva sfuggire niente, con l’impiego massiccio e sistematico di
semplici ma efficienti metodi “tradizionali”, quali intercettazioni,
pedinamenti, posti di blocco e ricorrendo ad una estesa rete di
delatori. Ognuno era pronto, per paura e per evitare a sua volta di
essere additato come un “nemico dello Stato”, a denunciare il proprio
vicino, perfino i propri amici e familiari.
2 – Totale censura e piena
omologazione della stampa e delle televisioni al pensiero unico del
regime.
3 – Società fondata sulla menzogna. Falsificazione totale dei
dati economici e delle statistiche. A dispetto di ogni evidenza, ciò che
lo Stato afferma e comunica ai cittadini diviene verità assoluta e deve
essere accettato alla stregua di un dogma di fede.
4 – Lunghe code
fuori da negozi e supermercati.
5 – Assembramenti rigorosamente vietati.
Vietati inoltre il diritto di sciopero e quello di manifestazione.
6 –
Assenza di qualsiasi opposizione politica.
7 – Diritti
civili garantiti solo sulla carta. In realtà il cittadino poteva essere
soggetto a qualsiasi abuso da parte delle forze dell’ordine e dagli
stessi tribunali.
8 – Divieto, o comunque forte limitazione, della
celebrazione di funzioni religiose.
9 – Obbligo
di speciali documenti e autorizzazioni (altro che
“autocertificazioni”!) per potersi spostare da una città all’altra o da
una regione all’altra.
E potrei continuare ancora a lungo… Io queste
cose le ho vissute, le ho toccate con mano, le ho provate davvero sulla
mia pelle. So cosa significa essere costantemente sorvegliato. So cosa
significa dover camminare con circospezione, parlare sempre a bassa voce
e dover spesso scegliere strade secondarie per evitare di essere
fermato dalla polizia politica.
So cosa significa essere fermato e trattenuto per ore (se non per
giorni) senza alcun motivo. E potrei ancora continuare a lungo… Ma c’è
una differenza fondamentale: nei regimi comunisti il cittadino serviva,
era considerato una indispensabile ruota dell’ingranaggio statale, e
veniva in un certo qual modo tutelato proprio perché “utile”. Oggi, come
insegna Marco Della Luna, i popoli (e, di conseguenza, i semplici
cittadini) per certe élite di potere sono divenuti superflui. Italiani, svegliatevi!
(Nicola Bizzi, “Prove tecniche di dittatura”, dalla pagina Facebook di Bizzi del 29 aprile 2020. Storico
ed editore, titolare della casa editrice Aurora Boreale, Bizzi è autore
di pregevoli saggi come “Da Eleusi a Firenze. La trasmissione di una
conoscenza segreta”, “Atlantide e altre pagine di storia
proibita”, “Ipazia di Alessandria e l’enigma di Santa Caterina”, “La
via di Eleusi: il percorso di elevazione e i gradi dell’iniziazione ai
misteri”. In questi giorni è uscito “Camillo Agrippa. La quintessenza
del Rinascimento” – “Riflessi d’antico: l’Ermetismo rinascimentale e la
sacralità dei Numi Pagani”, con saggio introduttivo di Luca Valentini.
Nelle prossime settimane, infine, sempre Bizzi darà alle stampe “Da
Eleusi a Washington. Le origini occulte e misteriche degli Stati Uniti
d’America e il ruolo fondamentale di alcune famiglie iniziatiche
eleusine nella scoperta e nella costruzione del nuovo mondo”).
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