L’ultima asta di Titoli di stato BTP; decennali e trentennali, ha mostrato chiaramente che qualcosa non sta funzionando nel sistema di collocamento. L’asta è statoun incredibile successo, come dice lo stesso ministero…
Un grande successo, con una enorme diversificazione degli investitori, il 74% esteri, ma a quali condizioni ? Vediamo come sono andate le due aste , iniziando da quella trentennale:
vediamo il decennale:
Il decennale viene a rendere molto di meno, 1,99% ma sempre 3 volte quello che rendono i titoli USa, (0,64%). Anche in questo caso la domanda è stata un sesto dell’offerta, però qualcosa non funziona.
Qualcuno, all’interno del Tesoro, sta lavorando più per il sistema bancario , o meglio per gli investitori internazionali, più che per l’Italia. Con questi rendimenti è ovvio che ci sia un numero così alto di investitori , tanto più che l’euro sembra aver raggiunto un picco nei confronti del dollaro. Appare chiaro come il sole che il nostro sistema d’aste, checché ne dicano gli espertoni di Via XX Settembre, funziona a favore dei nemici dell’Italia, non dell’Italia stessa, e la causa può essere identificata in due punti:
- la lista troppo limitata degli istituti di credito autorizzati ad operare. Appare curioso che, con il 74% di acquirenti esteri ,non vi sia una lotta per iscriversi all’elenco degli operatori autorizzati.
- il sistema ad asta marginale, che non spinge verso una competizione nella gara d’asta, ma un accordo. Dato che l’ultimo aggiudicatario, quello con il prezzo più alto, lo fissa per tutti, c’è un interesse a mettersi d’accordo perchè quello “Giusto” sia l’ultimo….
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