giovedì 28 febbraio 2019

Amazon alle porte di Roma. Conflitti ne discute a Passo Corese

Il 16 marzo a Passo Corese si discuterà di lavoro e precarietà, insieme a giornalisti, saggisti, teorici, sindacalisti, lavoratori e attivisti, per capire quali sono gli elementi che determinano il mercato del lavoro e qual è l’impatto sui territori.
 


 dinamopress  Rossella Marchini
Gli abitanti scoprono quali grandi trasformazioni produce un insediamento della logistica nel territorio e nel tessuto sociale della Sabina. L’ancora di salvezza sperata diventa produttore di precarietà della vita.

Il complesso delle attività organizzative, gestionali e strategiche che governa i flussi dei materiali prodotti, dall’origine fino alla consegna agli utenti, disegna i nostri territori. Nelle parole della città ne è entrata una nuova: la logistica, che da scienza del movimento delle merci nello spazio e nel tempo è diventata arte delle regole di uso del territorio. Oggi è la geografia omogenea della finanza che disegna il nostro abitare.

Carceri, a che punto è la riforma?

Fico in visita a Catania per un protocollo coi detenuti minorenni. La Consulta entra nelle carceri. Ma dietro a una rinnovata stagione di buoni propositi, la situazione in Italia sconta ancora sovraffollamento e carenze di ogni genere. Il governo nel frattempo lavora a una riforma.




micromega Maria Concetta Tringali

L’istituto minorile di Bicocca si trova dentro a un complesso penitenziario più grande, fatto di casermoni grigi, poco fuori dalla città di Catania e accanto alle aule bunker realizzate negli anni dei grandi processi di mafia. Lo si intravede percorrendo in macchina la tangenziale ovest.

Il 25 febbraio scorso, quella struttura è stata teatro di una visita che Roberto Fico ha definito «una pietra miliare della mia esperienza di presidente della Camera». In quel luogo di detenzione per minorenni è stato infatti presentato un protocollo che raccoglie oltre alla firma del presidente anche quella dei ministri alla Giustizia e all’Istruzione. Il progetto si chiama 'Percorsi di cittadinanza. La Camera incontra i Giovani”. «Oggi le istituzioni sono vicine a questi ragazzi – spiega Fico - L’investimento principale deve essere nell’istruzione, nella scuola, nella formazione, negli educatori, con gli assistenti sociali per cercare di cambiare veramente le cose». La via tracciata dovrebbe coincidere, dunque, con quella della legalità, «fondamentale – continua il parlamentare – perché io qui intravedo tutte le risorse del nostro futuro».

Elezioni Europee. Montanari: “L’anti Salvini? Sarà il non voto. Alle europee boom di astensionismo”.

Per lo storico non esistono alternative credibili all'avanzata della Lega: “Il M5S si è rimangiato tutto, rivelandosi una forza dorotea di sistema, senza la cultura dei dorotei”

Il nuovo Pd? “Nel manifesto di Calenda non c’è mai la parola giustizia, mentre ricorre quattro volte sicurezza”

A sinistra-sinistra? “I partiti personali – da Vendola a de Magistris – dimostrano che la peste ha contagiato chi la vorrebbe curare”

E poi conclude: “Lo scollamento con la democrazia rappresentativa è totale: bisogna lavorare, umilmente e con molta tenacia e speranza ma ci vuole tempo”.




intervista a Tomaso Montanari di Giacomo Russo Spena
“In Italia abbiamo quattro destre e nessuna sinistra”. Il quadro delineato da Tomaso Montanari rappresenta in toto lo sconforto di una persona progressista. Se nel Paese, da un lato, la Lega cresce prepotentemente dall'altro non si intravede alcuna alternativa credibile. Per lo storico dell’arte – e animatore del percorso del Brancaccio – il M5S avrebbe un enorme problema di cultura, e di cultura politica: “Dove può finire una forza politica guidata da un Rocco Casalino?”. Nello stesso tempo non crede nel Pd di Zingaretti né a sinistra è persuaso da alcuna opzione: “Alle Europee potrei astenermi – ammette – Oggi penso che ci sia più politica nel pensare, parlare, scrivere, condividere il cammino che non nel fare una croce su una scheda”.

PD & Primarie. Senza passione.

Noioso e in orario clandestino il confronto tra i tre candidati alle primarie Pd. Rivela un partito che non intercetta lo spirito del Paese. In un'orgia di politicamente corretto il non detto resta Renzi.

Due aggettivi: noioso e clandestino, questo confronto tv tra i candidati, andato in onda su Sky a pausa pranzo, in un'ora perfetta per non essere visto, mentre il paese vero o lavora o guarda i tg generalisti.



Ecco, una robetta per addetti ai lavori, politicamente corretta, elettrizzante come una camomilla di metà giornata, che non incrocia il paese vero e lo spirito di rivolta che lo pervade, grande metafora di cosa è questo Pd. 
Immaginate uno, uno qualunque dei leader della sinistra dei tempi in cui i suoi destini incrociavano quelli del paese, seduto su una poltroncina da talk mattutino, in uno studio senza solennità, per parlare a quattro gatti e quattro jene dattilografe. Uno qualunque: Togliatti, Berlinguer, Craxi, D'Alema, Veltroni, o chi volete voi. È impossibile immaginarlo, perché avrebbero licenziato l'addetto stampa che glielo avesse proposto: richiesta irricevibile per un leader che ha consapevolezza di essere tale.
Il commento potrebbe finire qui, perché come diceva Peppino a Totò, con questo "ho detto tutto". Con tanti complimenti a chi ha avuto l'idea di questa formula a quest'ora. Ma andiamo avanti nella noia.

Il culto della flessibilità e i suoi ayatollah.

cformentiDa non credersi: è vero che ormai il negazionismo in merito agli effetti devastanti di decenni di politiche neoliberiste sui livelli retribuitivi e sulle condizioni di vita e di lavoro delle classi subalterne attinge livelli paragonabili a quelli dei negazionismi sull’effetto serra e sulla Shoà, ma quando si parla di occupazione il limite della decenza è abbondantemente superato.

micromega CARLO FORMENTI


Sull’inserto Innovazione del Corriere del 22 febbraio leggo un articolo in cui si ha ancora la faccia tosta di associare il lavoro precario (contratti a tempo, lavoretti della gig economy, ecc.) alla “libertà di gestire il proprio tempo”.

È pur vero che l’autrice cita le pratiche piratesche delle catene commerciali inglesi che usano i famigerati contratti a zero ore (che permettono alle imprese di convocare il lavoratore anche solo un’ora prima dell’inizio di un turno, di pagarlo un terzo dei dipendenti a tempo pieno e di massacrarlo di straordinari) ammettendo che il 90% della forza lavoro di tali imprese è in queste condizioni.
Riconosce anche che dietro i contratti di lavoro apparentemente autonomo dei riders di Uber, Deliveroo, Fedora e simili si cela un rapporto di lavoro subordinato (esposto perdipiù a condizioni vessatorie). Riconosce, infine, che i contratti a tempo determinato “rischiano” (!?) di portare con sé una nuova forma di precarietà.
Dopodiché scrive che tutte queste “storture” fanno sì che il “diritto alla flessibilità” (che secondo gli scriba di regime milioni di giovani invocherebbero assai più dell’antidiluviano “posto fisso”) rischi di assumere una connotazione negativa: come se il “diritto” in questione non fosse un’invenzione propagandistica per legittimare l’espropriazione dei “vecchi” diritti sociali conquistati al prezzo di dure lotte (altro che storture: queste macchine da guerra svolgono benissimo la loro funzione, che è quella di indebolire la forza contrattuale del lavoro!).

Violenza sulle donne, l’Italia è un Paese sessista. E i dati (che non ci sono) lo confermano.

Profilo bloggerUn Paese sessista che fa fatica a cambiare e a intervenire adeguatamente nella tutela dei diritti delle donne.



Attivista presso il Centro antiviolenza Demetra
Violenza sulle donne, l’Italia è un Paese sessista. E i dati (che non ci sono) lo confermano Questo è il ritratto che esce dalle 75 pagine del Rapporto Ombra per il Grevio, il Gruppo di esperte responsabile del monitoraggio dell’attuazione della Convenzione di Istanbul, ratificata dal governo italiano nel 2013.
Il Rapporto Ombra è stato redatto da associazioni ed esperte sui temi della Convenzione di Istanbul (una trentina i soggetti coinvolti) con il coordinamento delle avvocate Elena Biaggioni e Marcella Pirrone di D.i.Re. Ieri si è svolta la presentazione nella sala della stampa estera a Roma con la partecipazione di Raffella Palladino, presidente D.i.Re, Linda Laura Sabbadini, statistica ed editorialista de La Stampa, e altre esperte.

Lavoro & Lavoretti. Tutto quello che c’è da sapere sullo smartworking (soprattutto per le categorie a rischio).

Giuristi per il lavoro di Annalisa Rosiello *
Tutto quello che c’è da sapere sullo smartworking (soprattutto per le categorie a rischio) Tutti questi sono fattori di innovazione che lasciano a volte spiazzati gli interpreti (si pensi al caso dei fattorini di Foodora deciso recentemente a Torino), dato che la normativa spesso non è al passo con evoluzioni cosi rapide.

Nel caso dello smartworking (o lavoro agile), però, le cose vanno diversamente, dal momento che la legge esiste e da tempo è stata avviata in molte aziende e pubbliche amministrazioni la sperimentazione di questa nuova modalità di lavoro.  
La disciplina dello smartworking è prevista dalla legge n° 81/2017, che al capo II prevede sei articoli:
1. la definizione dell’istituto;
2. la disciplina della forma e del recesso;
3. l’esercizio del potere direttivo, di controllo e disciplinare;
4. gli aspetti legati alla retribuzione;
5.
la formazione;
6. le specifiche norme sulla sicurezza.


Reddito di Cittadinanza. Pubblicati sul sito i moduli e le informazioni per accedere alla misura di contrasto alla povertà.

Il modulo per richiedere il reddito di cittadinanza. Da oggi è disponibile sul sito dell'Inps

Da oggi è disponibile sul sito dell'Inps il modulo per fare richiesta del reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza.  


Può essere scaricato e compilato attraverso questo link.
In testa al modulo viene riportato il funzionamento della misura di contrasto alla povertà, chi può beneficiarne e chi ne è invece escluso.
Viene poi spiegato a quanto ammonta il beneficio economico e la sua durata, i requisiti di accesso, e il termine per la presentazione delle domande.
Incontro oggi tra Inps e Caf oggi per definire la convenzione sulla ricezione delle domande di reddito di cittadinanza da parte dei centri di assistenza fiscale già dal 6 marzo prossimo

mercoledì 27 febbraio 2019

Venezuela - Perché il piano di Guaidó ha fallito se era così ben preparato?


global project

27 / 2 / 2019
Il fallimento del 23 febbraio alla frontiera tra Colombia e Venezuela non è altro che il risultato di una lunga catena di eventi falliti. Forse il maggiore e non essere capace di leggere il Venezuela reale, non avere una strategia, chiudere gli occhi e buttare in aria i dadi.
L’auto proclamazione è una via attuabile quando si ha il potere: Recep Tayyip Erdogan, da primo ministro della Turchia, decise di diventare presidente e con il suo potere cambiò il regime da parlamentare a presidenziale. Vladimir Putin nominò come successore alla presidenza Dmitri Medvédev, che garantì il ritorno di Putin. Uribe scelse come presidente Iván Duque. Nei tre casi c’è una costante: avevano un potere reale, interno, legittimo per farlo. 

I SEGRETI DEI CONTI FRANCESI - Nicoletta Forcheri

Il Franco CFA è come l'Euro: l'Italia è l'Africa dell'Europa - Nicoletta Forcheri

La Germania pretende che tutti paghino i debiti: i suoi!

http://contropiano.org

Mentre tutti guardano alle elezioni europee come test per la tenuta dei governi nazionali, c’è qualcuno che prepara le uniche “riforme dei trattati” possibili: quelle volute dalla Germania e accettate dalla Francia.
Visto che il prossimo Parlamento continentale rischia di vedere una minoranza rilevante di deputati “euroscettici” (ce ne sono di veri e di falsi, di estrema destra e di sinistra autentica), l’establishment prepara trincee, forche caudine, trappole in grado – se l’onda cosiddetta “sovranista” (termine semplicemente infame) resterà al di sotto di una certa soglia – di aggirare ostacoli che fin qui non sono esistiti (se non sulla ripartizione dei migranti salvati in mare).

Pakistan, abbattuti due jet indiani, quasi guerra nel Kashmir

https://www.remocontro.it

Botta e risposta col rischio esploda tutto. Islamabad ha annunciato di aver abbattuto due jet indiani entrati nel proprio spazio aereo, dopo una successione di incursioni aeree contrapposte per gli scontri in corso tra opposti schieramenti nel Kashmir pachistano.

Acqua Pubblica e Movimento 5 Stelle.

Oggi 26 febbraio gli iscritti alla piattaforma Rousseau, noto strumento di partecipazione del M5S, potranno votare tra 23 proposte di legge sull'acqua chiedendo che siano prese in carico da un "portavoce" e depositate i Parlamento. A questo link tutte le informazioni.
 
 
retidipace
volantino Acqua pubblica2018Come potrete vedere diverse proposte sono, in buona parte, sovrapponibili alla legge per l'acqua pubblica in discussione in Commissione Ambiente.

E' evidente come questa iniziativa sia in aperta contraddizione con l'iter della legge e tenda a nascondere tutti i passaggi fin qui svolti. 
Appare un atteggiamento schizofrenico e autolesionista. 
Come diceva Totò: ogni limite ha una pazienza!

Credo sia più che opportuno ricordare ai militanti 5S che c'è già una legge sull'acqua all'esame del Parlamento e che ha una storia e natura particolare, essendo d'iniziativa popolare.

Per questo chiediamo a tutt* di attivarsi immediatamente, sui social network. 
Per facilitare quest'azione si propone di diffondere il seguente messaggio:

Non si perda altro tempo! 

I cittadini possono entrare autonomamente dentro il sito dell'ex-Equitalia per controlli e verifiche

di Augusto Scatolini

Pochi sanno che i cittadini, autonomamente, possono accedere al sito della nuova Equitalia che ora si chiama AER Agenzia Entrate Riscossione raggiungibile all'indirizzo https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/
Per autenticarsi si possono usare 4 diverse tipologie di credenziali

martedì 26 febbraio 2019

Alle urne! Pedro Sánchez e la fine del ciclo progressista


 

dinamopress Pablo Carmona

Le elezioni anticipate in Spagna segnano il fallimento del ciclo politico progressista e la minaccia di una restaurazione conservatrice del vecchio regime. Eppure, le grandi questioni sollevate dai movimenti sociali degli ultimi anni sono ancora del tutto aperte
Non è ancora passato un anno da quando Pedro Sànchez ha preso il potere. Come in una buona lezione di storia del nostro paese, la ripetizione accelerata delle consultazioni elettorali sembra non aver saputo amministrare una crisi sociale e politica senza precedenti. Mentre la destra si ricostruisce a partire dalle sue nicchie di voto classiche – non ci sono segnali infatti di una presunta classe lavoratrice che stia scivolando verso l’estrema destra –  le questioni centrali introdotte dal 15M sono ancora intatte.

If I can't spray, it isn't my revolution Jorit, l'artista che dà voce ai muri dipingendo i volti della “Tribù Umana”

 
 jorit
Mettiamo insieme una delle città più belle al mondo, l'ingegnosità che da sempre contraddistingue i suoi abitanti e una spiccata predisposizione per l'arte e la bellezza. Risultato? Dei capolavori che stanno lasciando a bocca aperta migliaia di  persone tutti i giorni.
L'autore in questione si chiama Jorit, 28 anni, napoletano di nascita e come segno distintivo presenta una particolare predilezione per i volti. Ha un grande progetto, Jorit, ed è quello di rappresentare con dimensioni ragguardevoli “la grande tribù umana”.

Rojava, un pezzo di libertà nel mondo


 cop_kurdistan
 global project
Nel mezzo del “vulcano geopolitico” che è il Medio Oriente è emersa una delle esperienze politiche più radicali e innovative del mondo contemporaneo. Riguarda il processo rivoluzionario del popolo curdo in quella regione a nord della Siria, in cui le donne hanno svolto un ruolo fondamentale.
I popoli della Federazione della Siria del Nord stanno portando avanti una delle più moderne rivoluzioni politiche e sociali contro la modernità capitalista, i cui punti cardine sono la lotta delle donne contro il patriarcato, la democrazia popolare e il rispetto per l’ambiente.
Tutto questo succede abbandonando l’idea dello Stato-nazione e mettendo in discussione le strategie rivoluzionarie convenzionali. Il loro successo è stato inaspettato: hanno creato oasi di libertà in una delle regioni più in conflitto del mondo.

WiFi gratuito, online la piattaforma: da oggi i Comuni possono fare richiesta

Il Fatto Quotidiano.

Nonostante il caso Huawei e le tensioni interne al governo gialloverde dopo l’interrogazione presentata dalla Lega, il ministero dello Sviluppo economico di Luigi Di Maio dà il via al progetto “Piazza Wifi Italia” per portare la rete internet gratuita dapprima in tutti i 138 Comuni colpiti dal sisma del 2016 nel Centro Italia e nelle piccole comunità con meno di 2mila abitanti, poi in tutte le città italiane, seconda quanto riporta il Mise. Da martedì è infatti online la nuova piattaforma accessibile dal sito wifi.italia.it che permette appunto direttamente ai Comuni di fare richiesta per avere i punti wifi gratis.
Solo pochi giorni fa era stata un’interrogazione presentata al Mise dal deputato leghista della commissione trasporti e telecomunicazioni della CameraMassimiliano Capitanio, a esprimere perplessità sul progetto, gestito della società pubblica Infratel. Secondo la Lega, Infratel avrebbe assegnato direttamente al colosso cinese Huawei la fornitura tecnologia di un affare da circa 53 milioni di euro. Anche se, in realtà, l’appalto per fornire i router necessari al progetto Infratel è stato vinto, via Consip, da Telecom, che a sua volta si rifornisce di apparecchiature Huawei. Tuttavia “visto quanto accaduto, il Governo potrebbe esercitare il golden power″, si legge nel documento, che chiede al ministro Di Maio se “non ritenga opportuno adoperarsi per verificare l’operato di Infratel”.

Il Giorno del ricordo, ecco dove sta il problema

http://contropiano.org

Con quanto è successo quest’anno attorno al 10 Febbraio, nel nostro paese abbiamo  oltrepassato il livello di guardia.
È stato infatti abbattuto ogni residuo tabù in merito alla possibilità di offendere i valori antifascisti fondanti la nostra Repubblica,  di distorcere in modo indecente la auto-percezione e coscienza storica della nazione. Siamo stati inoltre gettati in un clima di intimidazione permanente, una vera e propria “caccia alle streghe” –  come l’ha definita Alessandra Kersevan  – nei confronti dei pochi che non si allineano alla canea revisionista e revanscista.

Potere al Popolo in Venezuela. I report

http://contropiano.org

24 febbraio. Caracas si presenta così stamattina: soleggiata e immersa in quel caos tranquillo che la contraddistingue. Ma nell’aria si respira qualcosa di più: allegria, sensazione di sollievo. Perché quando l’impero statunitense minaccia, non c’è da nasconderselo, la paura viene. E quando il D-day, il giorno decisivo, quello degli aiuti umanitari che dovevano entrare in Venezuela, si trasforma in una sconfitta enorme per il golpe, c’è da gioire. Il chavismo è tutt’altro che morto, se ne faccia una ragione chi aveva già celebrato il suo funerale.

SCIOCCANTE RICERCA DEL CEP: OGNI ITALIANO HA PERSO 73.600 EURO CON L’INTRODUZIONE DELL’EURO

https://scenarieconomici.it



Vi presentiamo un estratto dei risultati di una ricerca molto interessante svolta dal CEP, Centre for European Policy, think tank senza fini di lucro parte del Stiftung Ordnungspolitik. Chi lo desidera può consultare il paper per intero a seguendo questi  link. Ringraziamo Alex Del Prete per la segnalazione.

Classe Operaia. I driver di Amazon fermano le consegne e protestano a Milano.

Il sit-in è stato organizzato dai sindacati lombardi dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil in piazza XXV Aprile.


I driver di Amazon fermano le consegne e manifestano con un presidio a Milano sotto gli uffici della sede del colosso digitale. Il sit-in è stato organizzato dai sindacati lombardi dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil in piazza XXV Aprile. "Torniamo a scioperare nella filiera di Amazon - affermano i promotori in una nota - per denunciare i carichi di lavoro a cui sono sottoposti i driver che tutti i giorni consegnano i pacchi nelle case dei consumatori digitali".

Altan.

La vignetta di Altan

Protesta latte, assalto nel Sassarese: uomini mascherati danno alle fiamme autocisterna.

Il commento di Salvini: "Questi delinquenti non hanno niente a che fare coi pastori. Questi sono solo dei criminali. E come tali saranno trattati".

 By Huffington Post

Nuovo assalto armato ad una cisterna del latte, stavolta nel Sassarese, nelle prime ore del mattino. Due uomini armati hanno fermato l'autotrasportatore a Nule, in Provincia di Sassari, e lo hanno costretto a scendere dal mezzo e allontanarsi. Quindi hanno appiccato le fiamme al mezzo che è stato parzialmente distrutto. Il Blitz arriva nel giorno in cui si apre in prefettura a Sassari il tavolo tecnico sul prezzo del latte.

Libro. Euro al capolinea? Su un libro di Bellofiore, Garibaldo e Mortágua.

Quali sono le ragioni della crisi europea? Nel volume “Euro al capolinea?” Riccardo Bellofiore, Francesco Garibaldo e Mariana Mortágua propongono una spiegazione fondata più su dubbi che su certezze: la crisi non è esclusivamente da imputarsi al neomercantilismo tedesco, ma è parte della ristrutturazione del capitalismo su scala globale. E abbandonare l’euro è la risposta alla domanda sbagliata.




micromega Guglielmo Forges Davanzati

I numerosi tentativi di individuare le cause della crisi del 2007 e, più in particolare. della crisi dell’Unione economica e monetaria europea sono sostanzialmente riconducibili a due:
la crisi è da imputare a eccessiva spesa pubblica, voluta da governi spendaccioni (soprattutto nell’Europa del Sud), che ha gonfiato il rapporto debito pubblico/Pil; 
la crisi – seconda interpretazione – è da ricondurre a divergenze del saldo delle partite correnti all’interno dell’Eurozona e, dunque, in ultima analisi, a eccessi di esportazioni nette generati dall’economia tedesca. 
Quest’ultima tesi viene invocata o per legittimare misure che facciano crescere la domanda interna in Europa o per legittimare l’abbandono della moneta unica. Il libro di Riccardo Bellofiore, Francesco Garibaldo e Mariana Mortágua, dal titolo Euro al capolinea? La vera natura della crisi europea (Rosenberg and Sellier, 2019) prova a proporre un’interpretazione diversa e, va detto subito, l’esito è del tutto convincente. Così come va detto subito che non si tratta di un libro di agevole lettura. È semmai un volume che restituisce una trattazione della crisi fondata più su dubbi che su certezze e che evita ogni tipo di semplificazione.

Seguiamo il filo logico che tiene insieme i diversi tasselli della loro ricostruzione.

Ambiente e le solite sciocchezze. "Un iceberg grande due volte New York si sta staccando dall'Antartide".

La Nasa mostra le immagini e i rischi legati a due crepe che avanzano. Paura per "gli insediamenti umani" della base scientifica Halley.


"Un iceberg grande due volte New York si sta staccando dall'Antartide"CREPE che fanno paura. 
Secondo la Nasa un gigantesco iceberg, grande circa come due volte la superifice di New York, è pronto a staccarsi dalla piattaforma di ghiaccio dell'Antartide nell'Oceano Atlantico. 



Nel weekend l'Osservatorio "Earth" della Nasa ha pubblicato immagini satellitari che mostrano l'inesorabile avanzata delle crepe nei ghiacci. La Nasa mette a confronto le foto scattate nel 1986 con quelle da poco catturate dal satelliti Landsat nel gennaio 2019 per mostrare i possibili rischi.
Gli scienziati affermano che è impossibile prevedere quando accadrà e gli impatti concreti della rottura sulla restante piattaforma ma temono per "le infrastrutture scientifiche e la presenza umana" nella Brunt Ice Shelf, dove è presenta la Halley Vla Research Station, stazione di ricerca in cui la British Antarctic Survey opera fin dal 1955 ottenendo importantissime scoperte come ad esempio quella relativa al buco dell'ozono.L'attenzione è focalizzata su due crepe, la "The Halloween Crak", osservata per la prima volta nel 2016, che avanza verso est; e una seconda crepa che invece si sposta a nord a un ritmo vertiginoso di 4 chilometri l'anno.

Lettera. Il business dell'affido di minori.

Questa lettera è di Paola e Michele che scrivono da Bari.

..."Ogni Comunità ospitante viene organizzata (con spese a carico del Comune di appartenenza) con tantissime figure: educatori, psicologi, assistenti sociali...

repubblica.it Concita De Gregorio
affidamento"In seguito a cambiamenti familiari io e mio marito, con più tempo da dedicare, ci poniamo come progetto l’affido di uno o più minori. Ci sottoponiamo alle valutazioni di rito: quella da parte dei consulenti del Tribunale di competenza, consultorio del territorio, altri consultori con altri colloqui psicodiagnostici, valutazioni da parte di diversi team di specialisti del settore (psicologi, assistenti sociali, operatori), tutti ci vivisezionano accuratamente (e noi apriamo volentieri il nostro vissuto, più e più volte), ci affidiamo a consiglieri comunali, a segretari e impiegati nei vari ruoli. Fiduciosi, maciniamo chilometri e tempo da dedicare agli esami delle nostre persone".


"Ogni relazione ci ha descritto come risorsa, adeguati al ruolo di affidatari. Seguiamo incontri sul tema per quasi 3 anni. Se risulta necessario ripetiamo con nuovi visi tutti i test e gli ormai dolorosissimi  colloqui… Ancora corsi di formazione, ancora incontri organizzati dal Comune tal dei tali. E poi la valutazione presso altri Tribunali di province vicine (con documenti, appuntamenti).
Poi la conoscenza delle Comunità dove sono ospitati tantissimi ragazzi (una vera sorpresa scoprirne il numero…) storie immense per gravità e varietà".

Classe dirigente & Redditi. Manager pubblici, i ricchi e i poveri. Redditi record per Starace, Tesauro, Malagò.

La Presidenza del Consiglio custodisce i 740 dei professionisti che lavorano in enti pubblici o in aziende partecipate dallo Stato. Sette i milionari. Ma c'è anche chi dichiara al fisco un solo euro.


repubblica.it  ALDO FONTANAROSA
Manager pubblici, i ricchi e i poveri. Redditi record per Starace, Tesauro, MalagòROMA - I ricchi e i poveri, oltre che a Sanremo, ci sono anche tra i manager che lavorano al vertice degli enti pubblici, come di alcune  aziende partecipate dallo Stato, come anche degli enti privati che ricevono corposi finanziamenti statali. E alcuni tra questi manager sono davvero in alto nella classifica del benessere personale.

Prendete Francesco Starace, amministatore delegato e direttore generale dell'Enel, che dichiara al fisco 3 milioni 373 mila 719 euro di entrate. Parliamo dei redditi 2018, "anno d'imposta 2017". 

Non lontano c'è l'avvocato Claudio Tesaurosocio dello studio legale Bonelli Erede, presidente dell'agenzia pubblica Invitalia, che dichiara 2 milioni e 721 mila euro.  
Giovanni Malagò, presidente del Coni, si ferma - diciamo così - a quota 
1 milione e 52 mila euro. 
Per legge, tutti questi manager di altissimo grado devono depositare la loro dichiarazione dei redditi presso la Presidenza del Consiglio proprio perché hanno lavorato (o tuttora lavorano) in enti pubblici (la loro nomina è "demandata al presidente del Consiglio"), in aziende partecipate dallo Stato per oltre il 20 per cento, in enti anche privati la cui gestione è sostenuta dallo Stato per oltre il 50 per cento.

lunedì 25 febbraio 2019

«Lo stadio fatto bene» si farà?

 
 dinamopress  di Rossella Marchini

La vicenda dello stadio di Pallotta, che da molte stagioni ci ha messo di fronte a colpi di scena e continui cambi di programma, non è ancora finita. Ricostruiamo le tappe che ci hanno portato fino a qui.
Sono iniziati i nuovi episodi della serie di grande successo #uno stadio fatto bene, che dal 2014, anno dopo anno, ha tenuto inchiodati davanti allo schermo milioni di spettatori. Non poteva essere altrimenti vista la storia avvincente, ricca di colpi di scena e intrisa di mistero. I personaggi, e gli attori che li interpretano, sono degni della sofisticata sceneggiatura. Perfette le location romane e quelle scelte al di là dell’oceano.

Droghe vere. Maxi sequestro dei Nas, trovata una nuova droga killer

Economica e letale, è stata scoperta per la prima volta in Europa e ha una struttura simile al sedativo Fentanyl. Venti grammi bastano a confezionare 20mila dosi. Gli investigatori: "Al confronto l'eroina è acqua fresca".


repubblica.it

Maxi sequestro dei Nas, trovata una nuova droga killerROMA - Una nuova droga killer è stata sequestrata per la prima volta in Europa dagli investigatori del Nas. 
Si tratta di una nuova "miscela psicoattiva altamente tossica" per la prima volta individuata da forze di polizia, simile all'eroina sintetica, ma molto più economica e letale.
Tanto che i 20 grammi scoperti sarebbero stati sufficienti per fabbricare ben 20.000 dosi e lo stesso contatto attraverso la pelle può provocare intossicazione. 


Individuata per la prima volta, la nuova droga presenta una struttura simile al farmaco sedativo Fentanyl ma con effetti molto più devastanti per l'organismo.
Proveniva dell'estero ed era contenuta in un plico postale indirizzato in una città del centro Italia: è stata intercettata tramite accertamenti sul web grazie a un'operazione di intelligence che ha visto come protagonisti i militari della Sezione operativa centrale del Comando carabinieri per la Tutela della salute (Nas). 

L'ultima intervista a Tiziano Terzani

Andrea Camilleri, dopo l’implacabile successo di Montalbano stasera torna in scena su RaiUno un suo romanzo, La stagione della Caccia

Il Fatto Quotidiano.

https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2015/11/camilleri905.jpgCamilleri Andrea, Porto Empedocle, 1925. Lo scrittore siciliano appare in tv e incanta il pubblico dei social. Suona come una dicotomia, eppure basta andare su Twitter e digitare il suo nome capire quanta ammirazione e tenerezza viaggino su 140, 0 280 caratteri. “Non condividere non significa che il pensiero e le idee dell’altro siano sciocche. Bisogna ascoltare sempre e fino alla fine”, “Il mondo sta tornando indietro, ancora qualche anno è torneremo all’età della pietra. Ma io ho grande fiducia nell’uomo e nell’umanità”. Si citano le sue parole, le frasi che in un suo discorso diventano aforismi senza fatica. Scrittore sopraffino, Camilleri è anche Re della fiction di RaiUno. Inutile ricordare Montalbano e il suo successo gargantuesco (aggettivo che spesso si associa alla tavola ma che in questo caso sembra incastonarsi bene tra uno spaghetto alla vongole e una ‘passiata’ sul molo).
Stasera, la rete ammiraglia propone un’altra fiction tratta da un romanzo storico dello scrittore siciliano, La Stagione della Caccia, c’era una volta Vigata, con Francesco Scianna e per la regia di Roan Johnson. Protagonista, una Vigata che non esiste anche se in molti potrebbero giurare di esserci stati (i set su cui si muove Zingaretti in Montalbano sono tutti nel Ragusano, da Ibla a Scicli, fino a Sampieri, Donnalucata, Monte Crasto e al Castello di Donnafugata).

TAV a Firenze: dopo quella dei costi chi fa l’analisi dei malefici?

http://contropiano.org

Dopo la visita a Firenze di Marco Ponti e Francesco Ramella con la benemerita iniziativa di Idra dove si è parlato di analisi costi benefici delle grandi infrastrutture, non potevano mancare le chiacchiere degli ultimi “Giapponesi nella giungla” a sostegno del progetto più disgraziato che si sia visto a Firenze. Così, sia il sindaco Dario Nardella che l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli continuano a raccontare che i fantasmagorici tunnel serviranno ai pendolari e che non costeranno nulla all’erario perché sono in autofinanziamento delle Ferrovie.

Guerrilla Radio

Convegno sul franco CFA

https://scenarieconomici.it

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Il franco africano CFA è un sistema monetario economico che è solo la logica estrema conseguenza di una concezione monetaria il cui paradigma è la “moneta debito”. Di questo modello alcuni Stati (USA, Francia) si sono fatti fautori e campioni più di altri, con la complicità di istituzioni internazionali come l’UE, il FMI, la BM e la WTO, appoggiando la ricca casta dell’1% che possiede oltre il 50% delle risorse della terra attraverso il meccanismo del controllo della creazione monetaria: paesi in joint venture con le multinazionali che sfruttano le risorse della terra senza farsi scrupoli della riduzione in povertà e in schiavitù degli indigeni e degli umani in genere.

La natura è un campo di battaglia: tra crisi fiscale dello Stato e processi di finanziarizzazione – di Razmig Keucheyan

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Esce oggi per Ombre Corte La natura è un campo di battaglia. Saggio di ecologia politica, di Razmig Keucheyan (edizione originale: La nature est un champ de bataille. Essai d’écologie politique, Paris, La Découverte, 2014). Condividiamo la notizia pubblicandone un estratto, che continua molte delle riflessioni portate avanti in Effimera attorno ai temi dell’ecologia politica.
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La finanziarizzazione dell’assicurazione contro le catastrofi climatiche da parte

Ambiente & Clima. Surriscaldamento globale, il pianeta è a rischio. Sta per scoppiare una bomba climatica.

Docente presso la Facoltà di Scienze MM. FF. NN. a Firenze
Risultati immagini per ambiente alterazioniLa storia ricorda un po’ quella del tale che era contento che gli bruciava la casa perché così risparmiava con la bolletta del gas. Allo stesso modo, il petrolio che (forse) troveremo nel mare Artico ripagherebbe i danni del riscaldamento globale? Su questo punto, c’è un articolo che è uscito recentemente su Nature, dove gli autori trovano che i danni supererebbero di gran lunga i vantaggi, soprattutto come effetto del rilascio rapido e incontrollato di metano dai ghiacci, la cosiddetta “bomba degli idrati di metano”.
Questa “bomba climatica” è nota come uno dei molteplici “punti di non ritorno” dell’atmosfera terrestre che potrebbe cominciare a riscaldarsi per conto suo se – a furia di emettere gas serra – superiamo una certa temperatura. È per questo che si parla tanto dei famosi “due gradi in più” da non superare. In questo caso, il punto di non ritorno è correlato al metano intrappolato in composti chiamati “idrati” sui fondali oceanici e nelle regioni del Nord permanentemente ghiacciate.Si sa che il metano è un gas-serra molto potente ma, finché se ne sta intrappolato dentro il ghiaccio, non fa danni.

Roma & Classe dirigente. Mondo di mezzo, Gianni Alemanno condannato a sei anni di carcere per corruzione e finanziamento illecito.

Per l'ex sindaco anche l'interdizione dai pubblici uffici. La sentenza è più pesante della richiesta dall'accusa: il pm Luca Tescaroli, infatti, aveva chiesto per l’ex sindaco cinque anni di carcere. Secondo la procura Alemanno avrebbe percepito oltre 200mila euro senza averne titolo, buona parte dei quali attraverso la fondazione Nuova Italia da lui presieduta. L'ex primo cittadino: "Sentenza sbagliata, ricorso in Appello".




Risultati immagini per gianni alemannoSei anni di carcere e interdizione perpetua dai pubblici uffici per corruzione e finanziamento illecito.
È la sentenza emessa dal tribunale di Roma per l’ex sindaco Gianni Alemanno. 


La decisione della seconda sezione penale del tribunale capitolino è legata a uno dei filoni dell’inchiesta Mondo di mezzo, l’indagine della Procura di piazzale Clodio che tra il dicembre 2014 e il giugno 2015 cambiò lo skyline politico della Capitale. Ed è più pesante della condanna chiesta dall’accusa: il pm Luca Tescaroli aveva chiesto per l’ex sindaco cinque anni di carcere.
“Una sentenza sbagliata. Ricorreremo sicuramente in appello dopo aver letto le motivazioni. Io sono innocente l’ho detto sempre e lo ribadirò davanti ai giudici di secondo grado”, è il primo commento dell’ex esponente di Alleanza Nazionale ed ex ministro delle Politiche agricole e forestali.
Il nome dell’uomo che decise le sorti di Roma tra il 2008 e il 2013 era comparso nelle carte della prima ondata di arresti dell’inchiesta su Mafia Capitale, il 2 dicembre 2014, nel corso della quale erano finite in carcere 37 persone.
I magistrati di piazzale Clodio lo accusavano di aver ricevuto oltre 200mila euro, in gran parte attraverso la fondazione Nuova Italia da lui presieduta, per il compimento di atti contrari ai doveri del suo ufficio. I pm gli contestavano anche il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, accusa in seguito archiviata il 7 febbraio 2017.
I fatti risalgono al periodo tra il 2012 e il 2014: l’ex ministro avrebbe ricevuto dall’imprenditore Salvatore Buzzi in accordo con Massimo Carminati, 223.500 euro, dei quali il pm Tescaroli ha chiesto la confisca, attraverso pagamenti alla fondazione e al suo mandatario elettorale e diecimila euro in contanti.
Il tutto con l’aiuto e l’intermediazione dell’ex amministratore dell’azienda romana dei rifiuti (Ama), Franco Panzironi, suo stretto collaboratore.