Alcuni giorni fa avevamo segnalato le
difficoltà che s'incontrano andando a chiedere informazioni in
Comune sull'emergenza idrica: acqua non potabile causa eccesso di
arsenico e floruri, carenza idrica al primo caldo (28 gradi!) e
disservizi della CREA.
campagnanoR@P redazione diffusa
Da allora qualcosa è cambiato, al Consiglio
comunale sono state date risposte in merito alla recente mancanza
d'acqua in paese. In sintesi: non è colpa del caldo eccessivo ma di
una perdita della condotta e di una pompa sostituita a Pasqua non
idonea. Altre informazioni attinenti alla cattiva educazione della
CREA nel rispondere male o non rispondere affatto alle domande dei
cittadini, ragion per cui il Vice Sindaco ha inviato una mail
all'amministratore delegato della CREA affinchè prenda provvedimenti
e minacciando denuncia. Tutti potranno facilmente verificare il
ravvedimento della CREA nei giorni, mesi e anni a venire.
Queste notizie le ha diffuse via
facebook una delle pochissime persone (forse tre) presenti al
Consiglio comunale, che ringraziamo per le informazioni fornite.
Sempre via fb il Sindaco risponde ad
alcune domande sul servizio idrico gestito dalla CREA a Campagnano
(di seguito potete leggere le domande e le risposte). Ricordiamo al
Sindaco che l'Associazione Campagnano RAP ha protocollato circa tre
mesi fa la richiesta di un incontro pubblico con la CREA, gli
Amministratori e i cittadini-utenti della CREA finalizzato a capire
le voci di costo inserite nella bolletta e il sistema di calcolo che
viene utilizzato. Questa richiesta è motivata dalla rilevazione di
irregolarità nella fatturazione riscontrate su alcune bollette. Se,
oltre alle numerose azioni messe in atto dal Comune contro la CREA,
gli Amministratori trovassero il tempo di organizzare questo incontro
pubblico probabilmente anche i residenti che non usano fb potrebbero
essere messi a conoscenza della situazione.
Infine alcune
considerazioni sulle risposte date dal Sindaco: se, come rilevato dai
tecnici inviati dal Vice Sindaco, c'è una perdita nella condotta,
allora la mancanza d'acqua non è dovuta all'annaffiamento dei
giardinetti e dei vasi da fiori. Altra causa individuata, sempre dal
Sindaco ma non dai tecnici, è il riempimento delle piscine. Ma
quante sono queste piscine? L'ufficio tecnico del Comune sicuramente
lo saprà, e poi vengono riempite tutte con l'acqua domestica e
contemporaneamente? Con quello che costa, sembra più probabile che i
possessori di piscine si approvvigionino con autobotti. Comunque
vista l'ordinanza che vieta l'uso improprio dell'acqua domestica, gli
uffici preposti vadano a verificare ed eventualmente multare. Però
rimane un dubbio: se non la possiamo bere ne usare per cucinare e
nemmeno lavarci i denti, ma solamente le altre parti del corpo se non
abbiamo problemi cutanei, che ci dovremo fare con l'acqua? Non ci
sembra scandaloso che in questa situazione si usi acqua non potabile
per annaffiare le piante, i giardini e i piccoli orti domestici.
Dalla pagina facebook “sei
campagnanese se” domande e risposte.
Per un rappresentante dell'amministrazione comunale di Campagnano di Roma...e
Per un rappresentante della Crea...
In qualità di residente nel paese di Campagnano di Roma con i suoi doveri ma anche con i suoi diritti e come iscritto al gruppo " Sei Campagnanese se "...gruppo di 1583 persone...avrei alcune domande da porvi...
1) Qual'è la causa principale, se si è capita, per questo, chiamiamolo, disguido di approvvigionamento idrico degli ultimi giorni?
E' stata trovata una soluzione?
Se "si"...qual'è?
2) Se si presume che la mancanza dell'acqua dipende dall'eccessivo uso della stessa nell'annaffiare prati, giardini, orti e così via...Perché il Comune non prende provvedimenti anche se drastici per risolvere il problema?
3) L a Crea in qualità di società predisposta nella distribuzione dell'acqua sul territorio di Campagnano ha in qualche modo ampliato i propri serbatoi, non so....aumentato la potenza dell'erogazione o comunque investito per incrementare il proprio servizio visto l'aumento negli ultimi anni delle costruzioni e quindi dei residenti in questo Comune?
4) Perché si ha la sensazione che la "nostra" amministrazione tuteli o comunque giustifichi di più la Crea piuttosto che i propri residenti?
5) Perché l'amministrazione non provvede a multare o a far decadere un eventuale contratto con la società che si occupa della rete idrica e cioè la Crea se non riesce a dare un servizio efficiente come giustamente andrebbe fatto?
6) A che punto siamo con il dearsenificatore?...
Quando arriverà, se mai arriverà, il giorno in cui si potrà aprire un rubinetto dell'acqua nelle nostre abitazioni ed avere una buona erogazione e poterci infilare la bocca sotto per berla senza alcun problema?
7) Perché rimane molto difficile contattare la Crea telefonicamente, e se ci si riesce....Perché le risposte riguardanti la mancanza dell'acqua sono piuttosto evasive se non addirittura assurde... ( "poesse che mancherà pe tutta l'estate" )
Ringrazio e saluto anticipatamente coloro che risponderanno alle domande ed invito tutti coloro che ne hanno altre da fare di postarle a seguito.
Mi hanno inviato i 7 quesiti che su fb Ivano Carradori ha posto sulla gestione dell’acqua. Per rispetto di chi ha posto le domande e per la complessità dell’argomento, io e il vicesindaco Roberto Cesetti abbiamo provato a rispondere il più chiaramente possibile sforzandoci al contempo di non scrivere un testo troppo lungo.
Ringraziamo innanzitutto Ivano per la correttezza e la completezza delle questioni poste che ci danno modo di CHIARIRE, anche su un Social Network, una questione molto seria che non può essere liquidata con poche battute.
Cominciamo col rispondere al punto 5 che ci consente di precisare subito alcuni aspetti molto importanti.
I RUOLI principali nella gestione del servizio idrico sono 3:
1. Il Concedente (nel nostro caso il Comune)
2. Il Concessionario (nel nostro caso la Crea)
3. L’utente (tutti gli utenti – domestici e non – della Crea)
La gestione del sistema idrico integrato di Campagnano di Roma, infatti, è regolata da una CONCESSIONE di servizio pubblico (il Comune nel 1990 ha concesso la gestione alla Segesta – Castalia – Crea per 30 anni) proprio come quando, ad es. lo Stato concede il servizio elettrico all’Enel, quello del gas all’Italgas, ecc.
La CONVENZIONE con cui il Comune ha concesso la gestione alla Crea non prevede sanzioni economiche, ma stabilisce delle regole generali, come ad es. l’obbligo per il Concessionario di adottare la Carta dei Servizi o le modalità di calcolo della tariffa.
Non si tratta, infatti, di un appalto di servizi (come quello per l’igiene urbana) in cui i cittadini hanno un rapporto diretto col Comune (la Tares-Tari si paga al Comune) e questi a sua volta paga un corrispettivo all’appaltatore per lo svolgimento del servizio prevedendo sanzioni e penali in caso di inadempimenti (cosa che ad es. il Comune fa nei confronti della società che gestisce il servizio di igiene urbana).
Gli utenti del servizio acquedottistico stipulano un contratto di fornitura non con il Comune, ma con il Concessionario (la Crea), così come per la fornitura di energia elettrica stipulano un contratto con l’Enel e non con lo Stato.
Il rapporto tra la Crea e gli utenti è disciplinato da un REGOLAMENTO che prevede (questo sì, non la convenzione con il Comune), tra l’altro, le disposizioni relative ai reclami degli utenti, come un qualsiasi contratto di servizio stipulato con qualsiasi altro gestore di servizi pubblici (ad es. Enel, Italgas, ecc.), e dalla CARTA DEI SERVIZI.
Così come per la fornitura di energia elettrica, laddove nel caso di inadempimenti del contratto da parte del gestore, come interruzioni prolungate dell’erogazione della corrente, sbalzi di tensione, ecc. GLI UTENTI HANNO IL DIRITTO DI RIVALERSI DIRETTAMENTE COL GESTORE (E NON CON LO STATO) chiedendo i danni previsti dalla Carta dei servizi, anche per la fornitura dell’acqua GLI UTENTI HANNO IL DIRITTO DI AGIRE DIRETTAMENTE NEI CONFRONTI DELLA CREA proprio perché il rapporto è Utente –Crea e NON Utente – Comune – Crea (come nel caso, appunto, dell’igiene urbana).
Tutto ciò NON per fare lo scaricabarile, ma per fare CHIAREZZA, perché la chiarezza e la trasparenza vanno sempre a vantaggio dei cittadini, mentre al contrario la confusione favorisce chi non ha fatto o non intende fare il suo dovere.
Non è affatto vero che l’amministrazione comunale giustifichi o addirittura tuteli la Crea (risposta al punto 4) e dispiace che sia diffusa tale sensazione perché invece sono veramente tanti gli sforzi dell’amministrazione comunale, come si può anche intuire da alcuni documenti ufficiali che a titolo informativo si elencano di seguito, e che, comunque, sono solo la punta dell’iceberg di un rapporto tra Comune e Crea spesso conflittuale. Anzi, forse proprio l’attivismo del Comune nei confronti del servizio acquedottistico, nonostante non ne sia il gestore, attivismo che rivendichiamo e riteniamo giustissimo perché volto a tutelare i cittadini-utenti, ha generato una certa “confusione” di ruoli per cui moltissimi si rivolgono al Comune anziché alla Crea. Ma è come se, quando manca la corrente, ci si rivolgesse allo Stato anziché all’Enel!
- Luglio 2007: Contestazione disservizi e interruzione di pubblico servizio (indirizzata a Crea, ATO1 e Carabinieri)
- Maggio 2009: Contestazione disservizio per carenza acqua (Crea, Carabinieri)
- Luglio e Ottobre 2009: Diffida per interruzione Pubblico Servizio di Erogazione dell’Acqua (Carabinieri, CREA)
- Aprile 2010: Guasto impianto sollevamento, richiesta servizio sostitutivo e diffida ripristino (Regione Lazio, ACEA pronto intervento, Vigili del fuoco, ATO1, Carabinieri e Provincia di Roma)
- Aprile 2010: Esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Roma
- Luglio 2011: Denuncia al Garante della Regione Lazio per il Sistema Idrico Integrato.
- Agosto 2011: Intervento del Garante
- Ottobre 2011: ATTO DI INTIMAZIONE AD ADEMPIERE alla realizzazione Sistema Idrico Integrato
- Dicembre 2012: Ordinanza per la riduzione del 5%, 10% e 50% delle tariffe a causa della non potabilità dell’acqua (avverso a tale ordinanza, purtroppo, il TAR ha pronunciato una sentenza lo scorso maggio del 2014)
- Febbraio 2013: Ricorso al Garante per richiesta all’AEEGSI (Autorità Energia Elettrica Gas e Sistema Idrico) di un’istruttoria per le gestioni con il problema dell’arsenico e le ricadute economiche (Parere contrario a quanto richiesto da tali gestioni, Aprile 2014)
Si sottolinea, infine, la volontà dell’Amministrazione Comunale, espressa ufficialmente in molte occasioni e per la quale addirittura sono state adite le vie legali, di far transitare la gestione dell’acquedotto dalla Crea alla TALETE spa (società di Gestione dell’ATO1) e che non è mai andata a buon fine a causa del mancato accordo tra Crea e Talete.
Tale volontà è stata ribadita anche nel 2012 alla Regione Lazio e al Garante del SII.
E veniamo al problema di questi giorni (risposta al punto 1). In questo periodo (fine maggio – inizio giugno) si registrano i prelievi più alti dell’anno e quindi la Crea, che ha la responsabilità di gestire al meglio la distribuzione dell’acqua, deve intervenire con delle manovre per ridurre al minimo gli eventuali disagi che si possono verificare.
Negli ultimi due anni, (2012 e 2013) in cui, tra l’altro, le temperature medie sono state simili a quelle di quest’anno, le manovre della Crea hanno limitato i disagi solo a poche ore e a poche utenze poste nei punti più alti del paese. Quest’anno tali manovre non hanno avuto la stessa efficacia e il picco di consumi, avvenuto sabato 7 giugno e proseguito nella giornata di domenica, ha messo in crisi (svuotandolo) uno dei tre serbatoi di accumulo estendo successivamente il problema anche agli altri due.
L’acqua di cui dispone l’acquedotto di Campagnano, potenziato nel 2008, è sufficiente per tutti gli utenti, come dimostra in maniera lampante il fatto che per tutto il resto dell’anno tutti hanno l’acqua senza bisogno di alcun intervento della Crea, ma in questo periodo si verifica un picco dei consumi soprattutto a causa dell’uso (non consentito) di acqua per fini diversi da quello domestico (es. irrigazione).
Di conseguenza ogni anno viene emessa un’ordinanza (risposta al punto 2) in cui si vieta l’uso dell’acqua per irrigare o per riempire le piscine e si ordina alla società Crea, che può chiedere l’intervento delle pubbliche autorità, di effettuare una puntuale azione di vigilanza tesa a prevenire i consumi di acqua non consentiti; i trasgressori sono punibili con una sanzione fino a 600 euro.
L'ultimo e praticamente unico investimento della Crea (risposta al punto 3) riguarda la realizzazione della condotta di adduzione realizzata prima del 1993 per un importo valutato allora di circa 1.300.000.000 di lire e il cui ammortamento ancora stiamo pagando sulla bolletta.
Per questo motivo tutte le amministrazioni comunali, per evitare ulteriori aumenti della tariffa, hanno sempre realizzato investimenti sulla rete idrica (non ultimo il recente rifacimento della condotta di adduzione del Salvatore) con finanziamenti regionali, provinciali o fondi comunali.
L'impianto di dearsenificazione e defluorizzazione, (risposta al punto 6) è stato realizzato,(si può vedere in prossimità del serbatoio di via del Salvatore), ma prima di metterlo in funzione è necessario realizzare un nuovo pozzo e potenziare la fornitura di energia elettrica con una nuova cabina elettrica. L’impianto entrerà in funzione nei prossimi mesi, certamente entro il 2014.
Infine per quanto riguarda la risposta data al telefono da un operatore della Crea (risposta al punto 7) il Comune ha chiesto per iscritto all’amministratore delegato di Crea Gestioni srl di prendere gli adeguati provvedimenti e di riferirli al Comune.
basta con la crea gestioni srl ... dopo tutte le inadempienze che cosa aspettate a andare per vie legale?
RispondiEliminacomplimenti a tutti per le promesse dell'amm.ne comunale di realizzare l'impianto di depurazione entro l''ESTATE SCORSA: per fare il nuovo pozzo e la cabina elettrica che bisogna aspettare le guardie? e' come al solito colpa di altri'?