La Legge Regionale per la "Tutela, governo e gestione pubblica delle acque" vada avanti verso la sua completa attuazione nel rispetto delle autonomie locali e dei cittadini.
Crap Lazio
L'obiettivo è quello di arrivare a presentare entro l'anno quegli emendamenti migliorativi della legge che, insieme alle leggi e schemi di attuazione della stessa, allo stesso tempo consentiranno di frenare le capziose e inconsistenti impugnative del Governo Renzi ad uno strumento in tema di risorse idriche tanto innovativo quanto rispettoso delle direttive europee, del referendum popolare del 2011 e delle autonomie locali costituzionalmente tutelate.
Sono sempre di più, infatti, gli Enti Locali anche al di fuori dei confini della regione Lazio che vedono con interesse i possibili sviluppi positivi nell'attuazione della legge regionale 5/2014, tanto che anche la Regione Calabria si appresta a discutere una legge che ricalca quella laziale. Lo stesso Ministro Lanzetta, prendendo atto della volontà di cittadini e Comuni di diverse Regioni di andare nella direzione della gestione pubblica del servizio idrico, intende convocare entro luglio un incontro con i Coordinamenti per l'acqua pubblica, proprio per discutere i testi di legge in questione.
Ci auguriamo pertanto che l’obiettivo dell’attuazione della legge venga portato avanti in un percorso di lavoro congiunto tra promotori e Regione (come concordato con lo stesso Assessore regionale Refrigeri) verso una condivisione d'intenti nello spirito della legge e che quindi venga superato e bocciato qualsiasi tentativo di contrasto con la volontà espressa dai cittadini e dagli Enti che ai cittadini sono più prossimi.
Invitiamo tutti gli Amministratori locali a contribuire al tavolo tecnico prendendo contatti con il Coordinamento o con il Comitato promotore della L.R. 5/2014: http://www.acquapubblicalazio.it/contatti/
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