PARCO DEL CARAVAGGIO (Mun VIII)
PROGRAMMA di DOMANI
PROGRAMMA di DOMANI
GIOVEDI' 26 GIUGNO
ore 19.00:
dibattito "
La Rappresentanza Sindacale dopo l'accordo del 10 gennaio".
Introduce
Giuseppe Carroccia (PRC Roma). Intervengono: Riccardo Faranda (Forum
Diritti Lavoro), Roberta Turi (Segr.naz.le Fiom), Roberto Giordano
(Segreteria CGIL Roma Lazio), Leone
(Atac), Dante De Angelis (RLS Ferrovie Rivista Ancora in Marcia),
Andrea Cavola (USB Alitalia), Matteo Gaddi (RSU contro Fornero),
Alessandra Fantauzzi (RSU Unicobas Scuola), Giuseppe Carroccia (PRC
Roma).
Coordina Fabio Sebastiani (direttore "Contro la Crisi")
DIBATTITO "La Rappresentanza Sindacale dopo l'accordo del 10 gennaio":
“Ogni
anno muoiono nel mondo oltre due milioni di lavoratori per cause legate
allo sfruttamento: 400 mila per incidenti sul lavoro, il resto per
malattie professionali. Uno
su 5 sono minori. Otto milioni sono quelli che muoiono di fame con una
percentuale ancora più alta di bambini. Nessuna guerra produce tanti
morti. Quella scatenata dal capitale contro il lavoro e i poveri è
perciò la madre di tutte le guerre e anche la più
sanguinosa. Il capitale non fa prigionieri e infatti i lavoratori sono
costretti a combattere e lottare in tutto il mondo per sopravvivere.
Per
farlo efficacemente si organizzano in sindacati o associazioni che
trovano il modo di resistere e contrattaccare. Più è democratica e
partecipata l’organizzazione più è
efficace la lotta.
La
questione della democrazia sindacale è pertanto un tema indispensabile
per ragionare su come contrastare l’uso che il capitale fa della crisi
per indebolire le conquiste
del movimento operaio.
Nel
nostro paese, che era uno dei più avanzati in tema di conquiste del
lavoro, nell’ultimo quarto di secolo con un andamento circolare sono
stati attaccati o demoliti tutti
i pilastri del diritto del lavoro e dello stato sociale: scala mobile,
diritto di sciopero, pensioni, ecc. Contemporaneamente si sono ridotte
le possibilità per i lavoratori di partecipare democraticamente alla
vita sindacale, persino di votare per contratti,
accordi, piattaforme.
Sempre
più complicato e difficile risulta eleggere propri rappresentanti. La
deriva maggioritaria inoltre ha impedito l’approvazione di una proposta
legislativa sulla rappresentanza
sindacale.
Difficile
immaginare che questo Parlamento, impegnato ad attaccare la
Costituzione repubblicana fondata sul lavoro, possa invertire la
tendenza. Nè i tentativi di accordo tra
le parti sociali, come il recente accordo del 10 gennaio, sembrano
voler cambiare la situazione. Anzi,la stanno aggravando.
Eppure
i conflitti che vedono protagonisti i lavoratori hanno bisogno di una
rappresentanza che ne curi la durata, ne rafforzi l’influenza e ne
gestisca l’esito con trattative
vincolanti.
Inoltre,
un' intera generazione di inoccupati, precari disoccupati dovrà per
forza, se non vuole assistere inerte alla propria agonia, trovare il
modo di organizzarsi e di partecipare.
Forse
è giunto il momento di rafforzare l’impegno per una legge sulla
rappresentanza anche cominciando a promuovere dal basso forme dirette di
partecipazione dei lavoratori.
Ne vogliamo discutere confrontando le opinioni di compagne e compagni direttamente impegnati nella pratica sindacale.
Sono invitati a partecipare e intervenire lavoratrici, lavoratori, comitati, cittadini”.
(Giuseppe Carroccia)
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