giovedì 12 agosto 2021

NUOVI EFFETTI AVVERSI IN ARRIVO PER IL VACCINO PFIZER: LO HA PREANNUNCIATO L’EMA

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NUOVI EFFETTI AVVERSI IN ARRIVO PER IL VACCINO PFIZER: LO HA PREANNUNCIATO L'EMA

Continuano ad essere aggiornati gli effetti avversi riscontrati dai vaccini autorizzati dall’EMA. L’ultimo in ordine di tempo potrebbe riguardare il farmaco Cominarty, quello prodotto dalla Pfizer Biontech.

È quanto sembra trapelare dagli uffici dell’EMA preposti alla farmacovigilanza, che potrebbero quindi nei prossimi giorni aggiornare ufficialmente le caratteristiche del vaccino Pfizer.

Tre nuovi effetti avversi a seguito del vaccino Pfizer

Sono ben tre i nuovi effetti avversi che sarebbero correlati alla somministrazione del farmaco. Si tratta dell’eritema multiforme, una malattia della pelle che ne causa lesioni. C’è poi la glomerulonefrite, un disturbo che colpisce i vasi sanguigni renali. E infine la sindrome nefrotica, un altro disturbo che colpisce i reni.

L’EMA tiene a precisare che si tratterebbe comunque di casi molto rari. Nonostante questa rassicurazione sarebbe curioso sapere cosa pensano di quest’ulteriore aggiornamento tutte le persone che si sono sottoposte al vaccino Pfizer e che magari avevano delle patologie collegate ad uno di questi tre nuovi effetti avversi riscontrati.

Persone che sono probabilmente state convinte alla vaccinazione dai continui messaggi sulla necessità di credere nella scienza. Scienza che però non è una religione e a differenza di questa si trova costretta ad aggiornare le proprie convinzioni.

Tutti gli aggiornamenti recenti sui vaccini anti Covid

La lista delle reazioni al vaccino Pfizer si allunga così ulteriormente, dopo che, sempre l’EMA, ad inizio giugno aveva riscontrato un collegamento tra le infiammazioni cardiache, le cosiddette miocarditi, e i vaccini a mRNA, come appunto quello Pfizer Biontech.

L’eventuale aggiornamento di questo vaccino segue a ruota le novità che hanno riguardato il farmaco Johnson & Johnson. La scorsa settimana l’EMA aveva infatti riscontrato una correlazione evidente nell’incidenza dei casi di trombocitopenia immunitaria, una condizione per cui il sistema immunitario attacca e distrugge erroneamente le cellule del sangue necessarie per la normale coagulazione del sangue.

Pochi dati su questi vaccini

Qual è il motivo dietro a tutti questi continui aggiornamenti? La risposta è che si tratta di farmaci il cui iter di sperimentazione e approvazione è stato del tutto anomalo. Si tratta infatti di vaccini che hanno ricevuto dall’EMA un’autorizzazione alla vendita condizionata.

Cosa significa? Ce lo dice la stessa EMA e si tratta de “l’approvazione di un medicinale che risponde alle esigenze mediche insoddisfatte dei pazienti sulla base di dati meno completi di quelli normalmente richiesti. I dati disponibili devono indicare che i benefici del medicinale superano i suoi rischi e il richiedente deve essere in grado di fornire in futuro dati clinici completi”.

Sui vaccini anti Covid ci sono quindi meno dati rispetto ai vaccini classici e le case farmaceutiche sono tenute solo in un secondo momento, in futuro, a fornire dati clinici completi.

I cambiamenti sul vaccino Pfizer

Ed è sufficiente leggere cosa scriveva qualche mese fa Pfizer descrivendo il proprio farmaco al termine della fase 3 per avere contezza di quanto sia in evoluzione il quadro sui vaccini Covid:

I dati dimostrano che il vaccino è stato ben tollerato in tutte le popolazioni con oltre 43.000 partecipanti arruolati; Nessun serio problema di sicurezza è stato osservato; gli unici eventi avversi di grado 3 con frequenza superiore al 2% sono stati l’astenia al 3,7% e il mal di testa al 2,0%”.

Mesi fa Pfizer su un campione di sole 43.000 persone asseriva quindi che il suo farmaco non produceva effetti avversi, se non un insignificante mal di testa. Quando però la sperimentazione viene proseguita su un campione di milioni di persone, il quadro dei dati non può che prevedibilmente cambiare.

Al mal di testa deve essere ora aggiunta la miocardite e le tre nuove patologie riscontrate dall’EMA. E oltre a questi occorre aggiungere i 307 decessi, segnalati nell’ultimo rapporto di farmacovigilanza dell’AIFA, a seguito dell’inoculazione del vaccino Cominarty.

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