giovedì 26 agosto 2021

Afghanistan, l’arroganza dell’errore

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C’è davvero da chiedersi come mai nonostante le trattative con i talebani andassero avanti da due anni, che ci fosse dunque tutto il tempo per un ritiro ordinato delle truppe americane nonché  per quelle dei superstiti alleati e ci fosse persino la possibilità che l’esercito regolare afgano riuscisse a resistere almeno pro forma  qualche settimana tanto per non dare l’idea di una totale sconfitta occidentale, tutto sia precipitato in maniera da mettere in ridicolo gli Usa. Cosa è accaduto perché venisse ferito il sensibile ego militare americano e la fama di servizi segreti ritenuti quasi onnipotenti come la Cia  la quale non si è accorta che il talebani si stavano muovendo con largo anticipo rispetto alla data dell’ 11 settembre concordata per il definitivo abbandono degli americani? Ora invece di analizzare i troppi errori commessi, di confessare che la guerra non ha mai contemplato benefici reali per il popolo afghano, ma è stata una grande distribuzione di denaro alle industrie belliche e ai sistemi militari, che di fatto non esisteva nemmeno l’ombra di un potere credibile al di fuori delle truppe occupanti, che non si era costruito nulla e demolito quel poco che c’era, rimane  l’istinto della negazione: non è possibile che sia successo, evidentemente ci sono ragioni segrete che hanno spinto Washington e le altre capitali del fallimento a comportarsi in questo modo in vista di piani futuri.

Addirittura molti sospettano che Baradar il leader talebano, rimasto 8 anni prigioniero della Cia, e legato al mullah Omar sia in realtà un uomo degli americani: questo non lo si può escludere, però non si vede che cosa c’entri tutto questo con la figuraccia finale che semmai mette in luce i sospetti invece di lasciarli in sottofondo. Ma davvero ancora possiamo credere all’onniscienza di poteri e di elite che hanno creato una pandemia da un’influenza e che tengono prigioniere le loro stesse popolazioni in vista di un piano reazionario, senza accorgersi del danno che si stanno autoinfliggendo con questa brillante operazione pienamente riuscita, ma dalle conseguenze catastrofiche per l’impero?

Ora la realtà è invece sotto gli occhi di tutti:  dopo vent’anni di occupazione che è costata non meno di 3000 miliardi di dollari L’Afghanistan rimane la settima nazione più povera del mondo, il 47% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà segno che non si è saputo fare assolutamente niente per conquistare il Paese invece di occuparlo preoccupandosi di riempire di soldi governi fantoccio corrotti fino al midollo e incapaci di qualsiasi cosa e magrare di lucrare sul commercio di oppio . E’ lì che va cercata la ragione del disastro anche se ideologicamente la cosa non piace a certi “bene informati” che considerano le realtà sociali come superflue. In realtà però gli Usa si stanno già vendicando della figuraccia, facendone una ancora più grande e commettendo l’errore definitivo: hanno congelato 9,5 miliardi di dollari nelle riserve della Banca centrale afgana, mentre il Fondo monetario internazionale ha annullato i suoi prestiti all’Afghanistan, inclusi 460 milioni che fanno parte di un programma di soccorso Covid-19. In un colpo solo hanno fatto sapere al mondo che l’Fmi è la branca finanziaria della Nato e che dunque urge togliersi dalle sue grinfie, che il Covid è una pandemia a geometria variabile, esiste o non esiste a seconda dei casi. Ma soprattutto hanno spalancato le porte a Cina, Iran, Russia, Turchia e Pakistan che sostituiranno gli occidentali facendo veri investimenti infrastrutturali.

Certo gli Usa continueranno a fare loro la guerriglia asimmetrica trovando una sorta di giustificazione nella rappresentazione dei talebani come barbari e selvaggi che una stampa stupida e senza dignità sta già fabbricando naturalmente sul nulla visto che è letteralmente pagata da chi ha fatto 600 mila morti in quel lontano Paese praticamente per nulla, comprese le migliaia di mercenari che hanno reso possibile tenere molto basse le perdite ufficiali, ma di cui si parla raramente perché potrebbe venir fuori che i valorosi soldati occidentali si riparavano dietro truppe mercenarie che adesso giustamente pretendono di essere portate via. La figuraccia sta anche nel fatto che ormai non ci sono più truppe di terra valide: non appena comincia uno scontro si chiede disperatamente l’appoggio aereo, ed ecco perché la cosa funziona solo quando si affrontano avversari che non possono godere di una valida aviazione.  tuttavia l’emissione di fumo a vuoto continuerà fino a che i cittadini dei Paesi occidentali non si accorgeranno che sono diventati essi pure afgani che ci sono un numero incalcolabile di decessi post vaccino che viene nascosto, che per profitto si mettono a rischio le generazioni future, che insomma sono essi stessi sotto il tallone di talebani in doppiopetto che tuttavia non hanno nemmeno un’etica religiosa da rispettare.

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