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La presentatrice della BBC Radio Newcastle Lisa Shaw è morta per complicazioni dovute al vaccino anti covid di Astrazeneca. La conferma ufficiale arriva dal medico legale a distanza di tre mesi dalla sua scomparsa.
La stessa BBC dedica un articolo a Lisa che titola: “Lisa Shaw: Presenter’s death due to complications of Covid vaccine”.
Ad ucciderla a 44 anni è stata una trombosi e una trombocitopenia indotta dal vaccino. La trombocitopenia è una condizione in cui il paziente ha un basso numero di cellule che aiutano la coagulazione del sangue, note come piastrine. La trombosi si verifica quando i coaguli di sangue bloccano le vene o le arterie ed è una delle principali cause di ictus e infarti.
La giornalista, che non soffriva di alcuna patologia ha iniziato ad accusare forti mal di testa, compresi dolori lancinanti sulla fronte e dietro gli occhi, dopo la prima dose. Il medico legale Karen Dilks ha riferito che la Shaw “Soffriva di coaguli di sangue nel cervello che le hanno causato un ictus mortale”. È deceduta alla Royal Victoria Infirmary di Newcastle tre settimane dopo l’iniezione.
Una storia che riporta alla mente quella della giovane ligure, Camilla Canepa, 18 anni, anche lei vittima del vaccino Astrazeneca. La giovane era andata volontariamente all’open day, un evento organizzato dalle autorità pubbliche. Eppure della sua morte non ne risponderà probabilmente nessuno. Come non ne risponderà nessuno della morte del miliare Stefano Paternò?
A far riflettere è il silenzio meditato da parte della stampa generalista. Non una parola su Lisa Shaw.
E non è certo per i tre mesi che intercorrono fra il decesso e l’aver
stabilito la causa ufficiale a far desistere giornali e tv dal parlarne.
Forse è proprio la causa della morte, finalmente confermata dal medico
legale, a far paura? E allora… meglio stare zitti.
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