“Ho scritto questa canzone per il mio caro papà come regalo per la
prossima festa del papà che si tiene la prima domenica di settembre in
Australia.
Le parole sono sue. Vengono da una poesia appassionata che ha scritto
dal profondo delle sue viscere quando ha sentito la notizia
dell’inutile tragedia che era la missione degli Stati Uniti in
Afghanistan, finalmente arenata verso una fine ignominiosa.
Quindi questo è per tutti gli uomini di buon senso che non solo hanno
acceso la scintilla, ma mantengono la rabbia fino ad oggi. Vi amo
tutti. Grazie, sinceramente, per il vostro impegno
Il testo della poesia poi trasformato in brano musicale
Titolo: Give It Away, Uncle Sam
Sai, è ora di fermare tutto
E di lasciar perdere, zio Sam
Di sbarcare in altre zone
Come con Iraq di Saddam
Fomentare colpi di stato
Di organizzare attentati
Eliminare i leader nazionali
Per infilare qualcun altro nella loro pelle
Dici di essere il gendarme del mondo
Ma semini dolore e paura
Interferisci dappertutto
Come se fosse questo un tuo diritto
Ma quali sono i benefici?
Sono per qualcuno, in realtà?
Diffondi caos e distruzione
E causa per la dispersione di innocenti
Con questa visione alta
Che al viaggio vengano tutti
Perché porti la democrazia
E Dio è con te benedetto (cosa)!
Calpestando le terre indigene.
Distruggendo le tradizioni antiche
Impiendo sui loro uffici,
Separando marito, moglie e figlio
Poi, quando tutto il male è fatto
Alla fine di questa battaglia irrisoria
Stai piegando il bagaglio come un pacchetto
E riparti, gridando vittoria
Eccoli che se ne vanno!
In Iraq è sempre un casino
Stai ancora cercando l’Iran
Non hai imparato niente che valga
Dal Vietnam, solo vento
Dal 1945 ti definisci esperto nell’arte della guerra
E anche la battaglia della Corea ha raggiunto un punteggio pari
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