C'è anche l'ex vice sindaco Andrea De Palma, Ncd, tra gli
arrestati nell'ambito dell'operazione «Ragnatela» che ha portato alla
luce un'organizzazione criminale radicata nel Comune di Guidonia
Montecelio, dedita stabilmente e da lungo tempo, alla perpetrazione di
reati contro la pubblica amministrazione.
...Una "mafia bianca" ha espugnato le istituzioni
ergendosi a soggetto regolatore della vita pubblica ed economica di uno
dei più importanti comuni della regione Lazio...
ilmessaggero.it
I reati contestati, a seconda
delle singole posizioni, sono l'associazione per delinquere finalizzata
alla corruzione, al peculato e alla falsità ideologica. Quindici le
persone arrestate (12 in carcere e 3 ai domiciliari). Ad operare la
guardia di finanza, il I e II Gruppo, nonché il nucleo di Polizia
tributaria.
Di Palma, 46 anni, dal 2014 sindaco facente funzioni dopo l'arresto
dell'allora primo cittadino Eligio Rubeis (arrestato per un altro filone
di inchiesta e ora sottoposto al divieto di entrare a Guidonia). Di
Palma è accusato di aver intascato da due imprenditori 50 mila euro in
contanti nell'autunno del 2016 e poi sequestrati in un controllo che la
Finanza ha finto casuale. Di Palma avrebbe intascato i 50 mila euro
(prima tranche) per garantire l'assegnazione diretta di un appalto da
tre milioni di euro per il trasporto pubblico e scuolabus.
Quasi tutte le aree di competenza del comune di Guidonia sono risultate
coinvolte nei reati contestati. Dai lavori pubblici all'urbanistica fino
a trasporto pubblico locale (un appalto da tre milioni e' stato oggetto
di approfondimento.
Attraverso pedinamenti e intercettazioni anche ambientali gli
investigatori sono riusciti a documentare quattro scambi di mazzette fra
pubblici ufficiali e imprenditori. In un caso venivano sorpresi presso
il parcheggio di un centro commerciale un dirigente comunale nell'atto
di ricevere 3.700 euro in banconote. In un'altra occasione presso un bar
lo stesso dirigente e un consigliere comunale ricevevano da un
imprenditore del travertino 14 mila euro.
Dalle prime ore del mattino oltre 160 finanzieri del comando provinciale Roma stanno eseguendo le ordinanze di custodia. Decine le perquisizioni.
I dettagli dell'operazione sono stati chiariti dalla Procura della
Repubblica di Tivoli, che ha convocato una conferenza stampa alla
presenza del procuratore capo Francesco Menditto. «Un'organizzazione
criminale si è insediata all'interno del Comune di Guidonia Montecelio
e, profittando della copertura offerta da ruoli amministrativi e
politici di rilievo, ha depredato le risorse pubbliche e la fiducia dei
cittadini, in un clima di connivenza e di omertà che ha offerto
protezione ed impunità per anni ai partecipi del gruppo - si legge
nell'ordinanza - Una "mafia bianca" ha espugnato le istituzioni
ergendosi a soggetto regolatore della vita pubblica ed economica di uno
dei più importanti comuni della regione Lazio. Probabilmente è questa la
linea di demarcazione più netta e significativa che l'Accusa ha inteso
tracciare, nella propria richiesta di applicazione di misura coercitiva,
tra la (purtroppo consueta) consumazione di reati da parte dei colletti
bianchì e la costituzione di una mafia bianca che si struttura come
gruppo criminale e che, mutuando le regole delle associazioni criminali,
agisce con la disinvoltura e la protervia che solo i sodalizi mafiosi
sanno praticare».
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giovedì 20 aprile 2017
Classi dirigenti (politici+imprenditori). Guidonia, corruzione e peculato: 15 arresti, in manette l'ex vice sindaco
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