Intervento di Franco Astengo
controlacrisi.org
Buon
25 Aprile a tutti ricordando come l’anniversario dei 72 anni dalla
Liberazione che oggi ricordiamo si accompagna quest’anno ad un altro
anniversario che occupa proprio in questi giorni un importante spazio
della nostra memoria collettiva e al quale vorremmo dedicare la
celebrazione di oggi.
Ottant’anni fa, il 26 Aprile 1937 tra le 16,15 e le 19,30 gli aerei
della Legione Condor tedesca, appoggiati dalla Aviazione legionaria
italiana, bombardarono a tappeto Guernica, centro della Biscaglia che fa
parte dei Paesi Baschi.
Alla fine del bombardamento la città è in fiamme, distrutta per metà.
Si contano tra 400 e 800 morti e molti feriti.
Per la prima volta nella storia si è effettuato un bombardamento a tappeto su di una città,si sono colpiti civili inermi, un’intera popolazione donne, bambini, anziani è stato brutalmente considerata in prima linea.
Un fatto che poi diventerà usuale nella seconda guerra mondiale e via via in tutte le altre occasioni successive come ben sappiamo assistendo ai tragici avvenimenti bellici in atto nei nostri giorni nell’Asia Centrale, nel Medio oriente, nell’Africa del Nord, nell’Estremo Oriente e nel cuore stesso dell’Europa in Ucraina.
I generali franchisti che combattevano la guerra civile contro il legittimo governo della Repubblica spagnola erano stati chiari: se non ci sarà la resa immediata la Biscaglia sarà rasa al suolo.
E’ così fecero con la complicità dei nazifascisti, già 6 anni prima dell’invasione dell’Italia: quell’invasione straniera che tra il 1943 e il 1945 fu foriera di immani lutti e distruzioni ma combattuta con fierezza dalla Resistenza che alla fine riuscì a far trionfare i valori della libertà e del diritto civile.
Ricordare Guernica oggi (pensando anche al celebre dipinto di Pablo Picasso così esemplificativo del caos distruttivo imposto dalla guerra) significa compiere una importante operazione sul piano del valori: esprimere cioè con grande forza la nostra piena aspirazione alla Pace.
Questo perché fu proprio l’aspirazione alla Pace che mosse i nostri Partigiani a difendere la propria terra, a scacciare lo straniero e i traditori fascisti, ad imporre pace e libertà.
Da quella pace e libertà di cui è garante la Costituzione Repubblicana, attraverso il tante (troppe) volte disapplicato articolo 11.
Un obiettivo irrinunciabile quello della Pace e un ricordo indelebile quello del bombardamento di Guernica che oggi si intreccia con quello del 25 Aprile giorno della Liberazione.
Alla fine del bombardamento la città è in fiamme, distrutta per metà.
Si contano tra 400 e 800 morti e molti feriti.
Per la prima volta nella storia si è effettuato un bombardamento a tappeto su di una città,si sono colpiti civili inermi, un’intera popolazione donne, bambini, anziani è stato brutalmente considerata in prima linea.
Un fatto che poi diventerà usuale nella seconda guerra mondiale e via via in tutte le altre occasioni successive come ben sappiamo assistendo ai tragici avvenimenti bellici in atto nei nostri giorni nell’Asia Centrale, nel Medio oriente, nell’Africa del Nord, nell’Estremo Oriente e nel cuore stesso dell’Europa in Ucraina.
I generali franchisti che combattevano la guerra civile contro il legittimo governo della Repubblica spagnola erano stati chiari: se non ci sarà la resa immediata la Biscaglia sarà rasa al suolo.
E’ così fecero con la complicità dei nazifascisti, già 6 anni prima dell’invasione dell’Italia: quell’invasione straniera che tra il 1943 e il 1945 fu foriera di immani lutti e distruzioni ma combattuta con fierezza dalla Resistenza che alla fine riuscì a far trionfare i valori della libertà e del diritto civile.
Ricordare Guernica oggi (pensando anche al celebre dipinto di Pablo Picasso così esemplificativo del caos distruttivo imposto dalla guerra) significa compiere una importante operazione sul piano del valori: esprimere cioè con grande forza la nostra piena aspirazione alla Pace.
Questo perché fu proprio l’aspirazione alla Pace che mosse i nostri Partigiani a difendere la propria terra, a scacciare lo straniero e i traditori fascisti, ad imporre pace e libertà.
Da quella pace e libertà di cui è garante la Costituzione Repubblicana, attraverso il tante (troppe) volte disapplicato articolo 11.
Un obiettivo irrinunciabile quello della Pace e un ricordo indelebile quello del bombardamento di Guernica che oggi si intreccia con quello del 25 Aprile giorno della Liberazione.
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