mercoledì 24 settembre 2014

Tempi Moderni. Prostituzione minorile a Roma, scoperto un nuovo giro. Coinvolte 10 ragazzine, ricevevano i clienti in auto.

Le baby squillo dei Parioli, sì, ma anche le aspiranti modelle finite nella rete di Furio Fusco, il fotografo arrestato due volte a Roma con le accuse di adescamento, sfruttamento, prostituzione minorile e violenza sessuale aggravata.

PROSTITUZIONEStorie di bambine cresciute troppo in fretta, a cui si aggiunge ora un altro giro di prostituzione minorile su cui la procura di Roma ha avviato una nuova inchiesta nel corso dell’estate. Questa volta, secondo i pm, i rapporti sessuali con le minorenni non si svolgevano in appartamenti lussuosi, ma direttamente in macchina, come nel più squallido dei film.
Della nuova inchiesta dà conto il quotidiano Il Tempo. Il fascicolo dei pm romani è nato in seguito alla denuncia di un uomo residente in un Comune a nord ovest della Capitale, in cui segnalava la presenza, in una casa vicino alla sua, di una decina di ragazzine “che a tutte le ore del giorno e della notte escono di casa in abiti succinti e salgono nelle auto di alcuni signori”. Così so inquirenti si mettono al lavoro, scoprendo che in quell’abitazione vivono dieci minorenni, da sole, verosimilmente sotto la gestione di qualcuno.

Per ora sul registro degli indagati non è stato scritto alcun nome, ma il reato ipotizzato dalla Procura è già chiaro: sfruttamento della prostituzione minorile. Scrive ancora Il Tempo:
Con ogni probabilità i rapporti sessuali vengono consumati in macchina. Dopo le ragazzine vengono riaccompagnate in casa, nel covo dove sono state parcheggiate in attesa di essere sfruttate più e più volte in una sola giornata. Le indagini sono ancora in una fase embrionale ma si punta in alto. Un g8iro molto grosso potrebbe celarsi dietro quell’appartamento. Potrebbero esserci diverse case, in provincia di Roma, sul litorale o chissà dove….
Parallelamente, si allarga l’indagine sui provini hard di Fusco, sul cui cellulare sono state rinvenute 860 fotografie di natura pedopornografica. Ora l’attenzione dei pm è concentrata soprattutto sulla rete di clienti illustri del fotografo romano. Persone – come scrive anche Repubblica – disposte a sborsare migliaia di euro per mettere le mani sui corpi di queste “Ninfe dei Parioli”.
Un imprenditore farmaceutico che stacca mille euro per godere in solitudine la trasformazione di un bruco in crisalide, tra fard, rimmel e mutandine di pizzo. Un dirigente Rai che cerca una geisha per la sua settimana a Dubai e per questo chiede che le due migliori tra le “pro” animino un set lesbo in grado di dire l’ultima parola su chi debba essere la favorita. Un manager giapponese disposto ad arrivare a 70mila euro, se il piacere, come gli viene assicurato, li può valere….
Oltre alle testimonianze già acquisite, ora i pm hanno scoperto che altre trecento ragazze avrebbero contattato il fotografo quando non avevano ancora 18 anni. Da questo mare magnum di informazioni, gli inquirenti sperano di poter incastrare sfruttatori e pervertiti, orchi di una Roma a luci rosse di fronte a cui Roma vorrebbe chiudere gli occhi.

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