L'inchiesta riguarda la preesunta corruzione di rappresentanti del Comune e della Regione Puglia che aveva portato, nel marzo 2012, all'arresto di 7 persone, tra cui i fratelli Daniele e Gerardo Degennaro, e al sequestro di altri beni.
Un sequestro preventivo da 25 milioni di euro è stato ordinato dal gip del Tribunale di Bari, Michele Parisi, su richiesta del pm, Renato Nitti, nell’ambito delle indagini riguardanti gli appalti truccati per la costruzione di parcheggi e altre strutture e che vede coinvolte 5 ditte del gruppo Degennaro. I beni rappresenterebbero, secondo i giudici, i profitti provenienti dai permessi ottenuti dagli amministratori delle aziende dopo aver corrotto rappresentanti del Comune di Bari e della Regione Puglia. Le indagini del pubblico ministero avevano portato, nel marzo 2012, all’arresto di 7 persone, tra cui i fratelli Daniele e Gerardo Degennaro e ad altri sequestri.L’operazione, portata avanti dal nucleo di Polizia Tributaria, prevede il sequestro di 6 milioni di euro per ognuna delle 4 società coinvolte e di 1 milione per una quinta azienda, tutte facenti parte del gruppo. L’ordine del gip è rientra nell’ambito dell’inchiesta riguardante gli appalti truccati per la costruzione dei parcheggi interrati di piazza Giulio Cesare e piazza Cesare Battisti, del centro direzionale polifunzionale del quartiere San Paolo e il piano edilizio integrato degli immobili, realizzati nei quartieri di Poggiofranco e Santa Fara di Bari. I reati contestati a funzionari degli enti locali coinvolti sono quello di associazione a delinquere, corruzione, falso materiale e ideologico, truffa e frode in pubbliche forniture.
Le 28 persone coinvolte nelle indagini attendono proprio oggi (venerdì) l’esito dell’udienza preliminare che deciderà del loro rinvio a giudizio.
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