I dati forniti a Rebuild, la convention sulla riqualificazione degli
edifici. Già creati 236 mila posti di lavoro con un trend in forte
crescita. L'ecobonus attiva 23 miliardi di euro.
repubblica a.cianciullo
ROMA - Il comparto del
green building ha già creato 236 mila posti di lavoro e si potrebbe
arrivare, calcolando l'indotto, a 400 mila entro il 2017. Inoltre nel
solo 2013 sono stati investiti, al netto dell'Iva, 23 miliardi di euro
per gli interventi edilizi attivati dall'ecobonus: è il 45% in più
rispetto al 2012, con una proiezione di crescita in forte aumento nel
2014. Sono alcuni dei numeri resi noti oggi a Rebuild, la convention nazionale sulla riqualificazione e gestione sostenibile dei patrimoni immobiliari, che si apre a Riva del Garda.
Solo
nel campo della pubblica amministrazione il volano economico della
ristrutturazione green potrebbe essere molto consistente viso che gli
edifici pubblici valgono più dell'8% dei consumi energetici dello Stato.
Si calcola che si possa tagliare, con interventi leggeri, almeno un 20%
della bolletta che vale in media 6 miliardi di euro l'anno (1,2
miliardi di risparmio). Con interventi più strutturali la riduzione
arriva al 30-35%.
"Il salto che in questo momento serve
all'Italia non è tanto sulle tecnologie di riqualificazione, che ormai
sono mature, ma sugli strumenti necessari ad attivare una finanza
innovativa", osserva Gianni Silvestrini, presidente del Green Building
Council Italia. "La nuova direttiva europea sull'efficienza energetica
ci aiuta perché prevede, in linea con il modello anglosassone, un fondo
per veicolare risorse pubbliche e private. E' una via interessante:
permette di passare dalla ristrutturazione dei singoli appartamenti a
quella dei grandi complessi. E visto che il pay back va da 4 a 20 anni, a
seconda degli interventi, è necessario costruire un meccanismo
articolato in cui lo Stato assume il ruolo del garante e i fondi privati
mettono la liquidità necessaria".
Secondo lo scenario Ecofys,
con un piano nazionale ambizioso i tagli alle bollette potrebbero
arrivare al 40% entro il 2030, permettendo di ridurre del 60% la
dipendenza dall'importazione di gas (Russia, Libia), accelerando
l'indipendenza energetica del paese.
Un altro segnale positivo è
la crescita degli edifici certificati: le direttive europee faranno
aumentare la loro superficie di 4 volte entro il 2016 (rispetto al
2012), raggiungendo 687 milioni di metri quadri. Già oggi il parco
edifici green è raddoppiato rispetto al 2010 e ha raggiunto il 2% del
totale.
Un salto di scala
destinato a galvanizzare il mercato. Secondo Navigant Research, il
fatturato globale di materiali e componentistica per il green building
arriverà a valere 254 miliardi di dollari nel 2020. E già oggi la
certificazione LEED muove oltre 3 miliardi di euro di cantieri solo in
Italia.
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venerdì 26 settembre 2014
Sostenibilità Ambientale. "Con il green building dimezzeremo l'import di gas".
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