L'Alleanza approva il nuovo piano d'azione (Rap) che comprende la creazione di una forza di intervento immediato in cinque basi fra paesi baltici, Polonia e Romania. Rasmussen: "Chi attacca un alleato, dovrà affrontare l'intera Alleanza". Secondo l'agenzia di stampa russa Interfax, i rappresentanti di Kiev e delle due autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk hanno firmato un protocollo per la tregua.
La Nato risponde in maniera netta al Cremlino. E la reazione dell’Alleanza è l’approvazione del nuovo piano d’azione (Rap) che comprende la creazione di una forza di intervento immediato con carri armati, aerei, navi e logistica, Si tratta di cinque basi-deposito nei paesi baltici, Polonia e Romania e che sarà “molto reattiva” e “avrà una presenza continua” nell’est europeo. Lo ha annunciato il segretario Anders Fogh Rasmussen. Le cinque basi potranno intervenire in 48 ore e serviranno non solo per l’est europeo, ma anche per il fronte sud, assicurano alla Nato.Il “Readiness Action Plan”, il piano di risposta rapida, è volto a “rafforzare la nostra difesa collettiva“, ha puntualizzato Rasmussen a margine del summit in corso in Galles. L’ok al nuovo piano di risposta “manda un chiaro messaggio: la Nato protegge tutti gli alleati, in ogni momento”. Un chiaro messaggio anche “per i potenziali aggressori – continua il segretario – che se anche dovessero solo pensare di attaccare un alleato, sappiano che dovranno affrontare l’intera Alleanza”.
Rispetto ai rapporti Consiglio Nato-Russia, “non abbiamo preso alcuna decisione di uscire dall’atto – continua Rasmussen – rispettiamo i principi di quell’atto anche se è chiaro che la Russia ha ampiamente violato i principi fondamentali di quel documento”. I leader dei Paesi alleati, ha aggiunto, hanno “riaffermato” il loro “impegno a un sistema di sicurezza basato sulle regole in Europa. E noi crediamo fortemente in questo sistema. Invitiamo pertanto la Russia a rispettare i propri impegni”.
Media russi: “A Minsk siglato il cessare il fuoco”
Intanto, secondo l’agenzia di stampa russa Interfax, i rappresentanti di Kiev e delle due autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk hanno firmato un protocollo di 14 punti per il cessate il fuoco dalle 18 ora di Kiev (le 17 in Italia). L’atto ha suggellato la riunione di oggi a Minsk del Gruppo di Contatto sull’Ucraina che comprende – oltre ai rappresentanti di Kiev e dei ribelli – la Russia e l’Osce. L’annuncio della firma del protocollo è poi stato confermato da un twitter dell’autoproclam
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