domenica 14 settembre 2014

Classe Dirigente. La plusvalenza del PalaTavecchio.

La plusvalenza del PalaTavecchioIl neo presidente della Figc ha comprato a gennaio del 2008 un mega appartamento nel cuore di Roma per la sede della Lega nazionale dilettanti. Pagato venti milioni di euro. Solo tre settimane prima lo stesso immobile di 46 vani era passato di mano per undici milioniDa 11 a 20 milioni di euro in tre settimane. Nel calciomercato una plusvalenza simile sarebbe impossibile. Nel mercato immobiliare del calcio, invece, è successo.

L'Espresso di Gianfrancesco Turano
Il 23 gennaio 2008 un intero piano del palazzo di piazzale Flaminio 9, in pieno centro di Roma, è stato venduto da Beni Stabili Gestioni sgr alla Vispa 07 per 11 milioni. Il 14 febbraio 2008, ventidue giorni dopo, la Vispa 07 ha girato la proprietà per 19,7 milioni di euro alla Lnd servizi, società di capitali fondata il 21 gennaio 2008 e interamente controllata dalla Lega nazionale dilettanti. A firmare il passaggio di proprietà finale è stato l’allora numero uno della Lega dilettanti, Carlo Tavecchio.










Con i soldi provenienti dai 14 mila club iscritti alla Lnd, il neo-presidente della Federcalcio ha conquistato 46 vani, sei soffitte, una fetta di terrazza con vista su piazza del Popolo, quattro cantine e dieci posti auto più che necessari vista la scarsità di parcheggi ai piedi della collina del Pincio. Stando alle dichiarazioni della Lnd, non è stato speso denaro pubblico per comprare la reggia di piazzale Flaminio perché i contributi annuali versati dal Coni, cioè dallo Stato, alla Lnd sono destinati unicamente a sostenere l’attività dilettantistica e a pagare gli arbitri. Bisogna fidarsi sulla parola perché, come accade con altre federazioni sportive affiliate al Coni, la Lega dilettanti non pubblica sul web il suo bilancio.

Ex bancario con fama di uomo accorto e attento al denaro, Tavecchio avrebbe risparmiato il 45 per cento sull’acquisto se si fosse rivolto direttamente a Beni Stabili Gestioni. Il ragionamento si può fare anche all’inverso: Beni Stabili Gestioni, che aveva conferito i suoi appartamenti di piazzale Flaminio 9 al veicolo Securfondo, avrebbe potuto ricavare l’82 per cento in più, se solo avesse venduto direttamente al ragioniere di Ponte Lambro (Como).
In questo modo, la megaplusvalenza è stata incassata dalla Vispa 07, creata pochi mesi prima dell’affare con Tavecchio (nel 2007, appunto) e amministrata da Cesare Anticoli, un commerciante romano classe 1928 che gestisce vari immobili nel centro della capitale.

Un investimento in piena regola, secondo le regole del marcato e in totale trasparenza. Carlo Tavecchio replica alla ricostruzione de l'Espresso sulla compravendita dell'attuale sede della Lnd. «Noi abbiamo comprato da Cesare Anticoli, un famoso immobiliarista romano, e non da Beni Stabili – ha dichiarato il presidente della Figc all'Ansa - Quando ho letto sul giornale che il palazzo era in vendita mi sono rivolto al signor Anticoli. Abbiamo fatto un investimento che già oggi è super rivalutato. Quando ho comprato - ricostruisce Tavecchio - c'era una società che vendeva facente capo ad Anticoli, io non so nemmeno chi sia Beni Stabili. Io ho letto dell'offerta sul giornale, a me quell'operazione non l'ha offerta nessuno. Tra l'altro - aggiunge - non abbiamo comprato solo noi. Anche la Technimont ha comprato il piano di sopra». «Quello che mi preme precisare è che si non tratta di soldi versati dalle società dilettantistiche, ma di denaro che la Lega Dilettanti ha accantonato con il marketing. Oggi siamo contenti dell'acquisto perché il palazzo si trova in uno dei migliori posti di Roma, prima di noi c'era la Fiat ed altre importanti aziende. È una sede prestigiosa, nel centro di Roma, consona alle nostre aspettative. Si è trattato, lo ripeto, di un accantonamento, cioè anziché tenere i soldi in banca, abbiamo fatto un investimento funzionale alla Lega Dilettanti. Faccio un esempio: se la Federcalcio un giorno volesse fare una sede unica - conclude Tavecchio - la Lega Dilettanti potrebbe vendere e magari guadagnarci rispetto all'investimento iniziale». (Ansa) La via Francigena tornerà a splendere fino a Roma

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