sabato 28 gennaio 2023

SPACCHIAMO TUTTO --- Puntata XIII di Mondocane

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Diciamo subito che Zelensky a Sanremo fa vomitare tutti noi e fa vomitare la stessa anima della nazione e che Chiara Ferragni sullo stesso palco costituisce, col burattino nefasto, una fenomenale sintesi dei valori euroccidentali per i quali vale la pena correre il rischio della deflagrazione planetaria finale..  

Rimosso l’ascesso, amici benevolenti e indulgenti, ma anche non amici e perfino malevolenti, alla vostra occhiuta e perspicace attenzione segnalo la puntata XIII di MONDOCANE E ECOMONDOCANE, su Byoblu in onda domenica 29 alle 21.00 e poi in replica lunedì alle 12.30, martedì alle 08.00 e, per sfinirvi, giovedì alle 14.30.

In oggetto gli squilibrati psicopatici delle classi dirigenti, politico-economico-mediatiche europee e occidentali di obbedienza anglosassone che stanno soffiando venti avvelenati nelle vele del battello su cui tutti viaggiamo, per farci precipitare nell’abisso in fondo al quale non c’è che un oceano di sangue e di morte.

Tutto questo in bruciante corto circuito con la simultanea celebrazione del Giorno della Memoria, dedicato a quanto è accaduto nei campi di concentramento hitleriani, con una tragica e demenziale coazione a ripetere. Perfino nell’ambito dei portavoce delle vittime. Queste, a loro volta, hanno innescato un corto circuito da far saltare le lampadine di mezzo mondo.

Hanno massacrato a Jenin, Palestina, 13 cittadini palestinesi, tra cui un’anziana signora. E sono 170 i palestinesi uccisi nel 2022, tra cui almeno 30 bambini, e già 29 in questo gennaio. Solo in Cisgiordania, che, secondo gli Accordi di Oslo, dovrebbe essere Palestina, e senza calcolare Gaza, dove si va nelle migliaia di vittime (ne ho fatto un docufilm: “Araba fenice, il tuo nome è Gaza”).  Avete notato con quanto discrezione e rispetto per la privacy delle forze di sicurezza israeliane i nostri media hanno trattato la cosa? Comprensibile, vuoi mettere come c’è da sguazzare nel mare di balle sull’Iran!

Il governo collaborazionista dell’ANP di Abu Mazen, vecchio trombone screditato e presidente abusivo, ha finalmente deciso di interrompere la vergognosa collaborazione con i servizi di repressione dell’occupante. Robetta. Poi riprende.

Nella puntata abbiamo descritto con stupefatto sconcerto come siano eminentemente donne a far roteare la spada dell’armageddon sulle teste degli esseri umani, a diniego di quanto si afferma sulla distanza ontologica tra donne aliene alla violenza e uomini che vi sono interamente dediti. C’è qualche femminista disposta a pronunciarsi?

Qui abbiamo Ursula von der Leyen, la baronessa della caccia al lupo, Annalena Baerbock, ministra degli esteri tedesca, verde (!), Sanna Marin, premier verdissima della Finlandia. Tre virago, scaturite dagli allevamenti di Klaus Schwab che, come un uomo solo (precisamente), hanno dichiarato guerra alla Russia e auspicato ulteriori slavine di armi pesantissime perché l’ucranazi Zelensky possa finalmente innescare la Terza Guerra Mondiale.

E intanto servire da modello per tutti quei regimi dello schieramento democratico e anti-autocratico che stanno lavorando all’eliminazione del Potere Legislativo (Parlamento, da noi è cosa fatta) e all’addomesticamento cartabian-nordiano di quello giudiziario (sull’esempio dell’irreprensibile Netaniahu e della sua legge a protezione delle proprie malefatte, nonché dei suoi ministri ladri, con cui si vogliono azzerare i poteri della Corte Suprema). Lo Zeitgeist, lo Spirito Santo che piove da Davos, esige la modernità, come anticipata negli anni Trenta, del Potere Unico e indiscutibile. Di Poteri è fico indossarne solo uno, quello esecutivo.

Tre poteri, tuttavia ci rimangono, ma a livello planetario: Quello legislativo, con le direttive emanate dal Forum Economico Mondiale, sotto dittatura dell’israeliano transumano  Yuval Noah Harari, per il governo del mondo; l’esecutivo, che sarà ulteriormente perfezionato nell’OMS della coppia Bill Gates-Tedros Ghebrejesus  attraverso il nuovo trattato del “Tutto il potere all’OMS” (non solo salute, ma cibo, clima, migrazioni e quant’altro), da sottoporre all’Assemblea Mondiale della Salute a maggio; e il giudiziario, affidato agli strumenti giudicanti, coercitivi e punitivi di chi, se non della NATO?

Tre Poteri restano, a tranquillizzare Montesquieu. Cosa vogliamo di più?

Tutto questo, raccontiamo nella puntata, insieme a molto altro, succede sotto la guida di un vecchio bacucco rincitrullito, ma anche delinquente con tanto di prole equipollente, che s’è portato in tutte le sue case, garage e sgabuzzini compresi, i documenti segreti della sua presidenza e di quelle precedenti, onde, chissà, farne arma di ricatto contro eventuali dissidenti o divergenti. Intanto dobbiamo rassegnarci al dato che ne risulta: i governi governano in segreto. E Julian Assange vada a farsi fottere.

Europa delenda est è il titolo con cui trattiamo le simpatie che il nostro massimo alleato ci riserva quando si adopera ad affiancare, accanto allo strazio dell’Ucraina innocente e alla frantumazione della Russia, terribilmente colpevole di essere russa, l’obliterazione dell’Europa. Europa premiata della fedele sottomissione e rinuncia a qualsiasi ruolo nel mondo e nella Storia, con la sua de--industrializzazione, de-energizzazione e lo svuotamento del suo stock d’armi a favore di Zelensky e del riacquisto di armamenti USA. Quelli senza la produzione e vendita dei quali, quel paese canaglia sarebbe già tutto finito tra le distese di roulotte in cui milioni di cittadini USA sono costretti a rintanarsi, dopo essere stato estromessi dalle proprie città da affitti e costi divenuti inaccessibili.

Si chiama gentrificazione e quello che le città di roulottes si lasciano alle spalle sono le meraviglie delle smart cities.

Si disfa l’’Europa, perché non disfare l’Italia? E’ una vita che la Lega pensa di andarsene con il malloppo. Scemi quei fratelli Bandiera, quel Mameli, quel Mazzini, quel Garibaldi, perfino l’intelligentissimo Cavour, che volevano unire quanto sta molto meglio spaccato. Con la naturale divisione tra quelli che stanno in alto e quelli che stanno in basso. Geograficamente e non solo.

Per il resto del programma, date libero corso alla vostra curiosità. Se ve ne rimane.

Qui, o succede un Quarantotto, o si schianta sul pianeta un meteorite. Sennò non se ne esce. Diamoci da fare per il Quarantotto.

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