sabato 29 maggio 2021

Fauci 2012: si può rischiare una pandemia pur di ricercare sui virus

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Il noto virologo americano, Anthony Fauci, ha sostenuto nel 2012 che i rischi di un incidente di laboratorio che venga a scatenare una pandemia sono superati dai potenziali benefici della manipolazione dei virus, secondo osservazioni precedentemente non emerse riportate da Sharri Markson tramite The Australian.

“In un’improbabile ma concepibile svolta degli eventi, cosa succede se quello scienziato viene infettato dal virus, che quindi porti ad un focolaio e alla fine inneschi una pandemia?” Fauci ha scritto nell’American Society for Microbiology nel 2012, aggiungendo “Molti fanno domande ragionevoli: data la possibilità di uno scenario del genere – per quanto remoto – se gli esperimenti iniziali fossero stati eseguiti e/o pubblicati  in primo luogo, e quali sono stati i processi coinvolti in questa decisione?”

Gli scienziati che lavorano in questo campo potrebbero dire – come del resto ho detto – che i benefici di tali esperimenti e le conoscenze che ne derivano superano i rischi“, ha continuato Fauci. “È più probabile che si verifichi una pandemia in natura e la necessità di stare al passo con una tale minaccia è una delle ragioni principali per eseguire un esperimento che potrebbe sembrare rischioso“.

Nel documento, il dottor Fauci scrive anche: “All’interno della comunità di ricerca, molti hanno espresso la preoccupazione che importanti progressi della ricerca possano arrestarsi solo per il timore che qualcuno, da qualche parte, possa tentare di replicare questi esperimenti in modo sciatto. Questa è una preoccupazione valida”.

Il dottor Fauci ha guidato la risposta degli Stati Uniti all’epidemia, ma ora sta affrontando serie domande sul suo ruolo nel finanziamento degli esperimenti radicali condotti all’interno dell’Istituto di virologia di Wuhan.

Il dottor Fauci il giorno 11 maggio ha invertito un sua posizione, tenuta fino a quel giorno, per cui se prima affermava che sicuramente l’origine del Covid-19 era naturale, da quell data ha iniziato a parlare della necessità di indagare la sua origine artificiale. Si sa che in Cina erano stati studiati i coronavirus dei pipistrelli attraverso la  loro ricombinazione e manipolazione, creando quindi potenzialmente delle nuove malattie. Ora tutto  questo è ancora più grave se consideriamo le parole del senatore Rand Paul, che in un’audizione ha accusato il National Institute of Health di aver finanziato, attraverso la EcoHealth Alliance, il laboratorio cinese di  Wuhan proprio per i famosi esperimenti sui virus dei pipistrelli.

Senza voler entrare eccessivamente nelle polemiche americane è molto interessante notare che comunque Fauci era disposto a pagare un prezzo altissimo, nel 2012, il prezzo di una pandemia pur di poter continuare a ricercare sui vaccini. Cosa ne penserà oggi dopo il Covid-19.

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