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Nell’immagine di copertina da sx il biologo Franco Trinca, l’avvocato Alessandro Fusillo, il ministro Roberto Speranza, e in basso due degli oltre 5oo denuncianti: Alessio Piana e Roberto Ardissone
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«Si chiede pertanto alla Procura della Repubblica in epigrafe di accertare se le inefficaci direttive emanate dal Ministero e da altri Enti o organi con responsabilità d’indirizzo e di guida, che hanno implicato pesanti conseguenze sul destino e sulla vita di milioni di cittadini, siano state determinanti per causare: – morte per covid, – morte per altre patologie trascurate a causa del disservizio dell’intero sistema sanitario, – diffusione di inutile e aggravante terrore ed allarme tra la popolazione, – emergenza sociale e distruzione del sistema socio-economico della nazione».
E’ questo il nodo cruciale contenuto nella denuncia “campione” depositata dal biologo Franco Trinca, dall’avvocato Alessandro Fusillo e dal dottor Marco Tiberti, che una valanga di cittadini ha fatto propria rispondendo all’appello lanciato dai sottoscrittori ed inoltrandola nella Procura della Repubblica competente del loro territorio. Da un primo conteggio di massima sarebbero almeno 500 gli italiani che hanno deciso di sostenere l’azione legale in sede penale.
Quello sopraccitato è uno dei passaggi essenziali del documento d’accusa di 82 pagine (con 166 di fonti scientifiche o mediatiche) in cui gli estensori dell’atto legale ipotizzano la sussistenza di «un’associazione per delinquere (art. 416 c.p.) finalizzata al compimento di una serie di reati fine quali: Strage (art. 285 c.p.): per la diffusione di protocolli di cura errati e dannosi causando la morte di decine di migliaia di persone; Epidemia (art. 438 c.p.): per la diffusione indisturbata del contagio da gennaio a marzo 2020 senza l’adozione di alcuna misura di cautela; Turbata libertà dell’industria o del commercio (art. 513 c.p.): per il blocco di quasi tutte le attività lavorative durante la quarantena con la conseguente distruzione dell’economia italiana; Lesioni personali (art. 582 c.p.): per i danni fisici subiti da tutti coloro che sono stati curati con protocolli terapeutici errati; Omicidio (art. 575 c.p.): per la morte cagionata a tutti coloro che sono stati curati con protocolli terapeutici errati»
Ad essi si aggiunge pure un’ipotesi di aggravante perché le menzionate ipotesi di violazioni penali potrebbero essere state «condotte con finalità di terrorismo (art. 270 sexies c.p.): per l’attuazione di condotte (la gestione scellerata della pandemia da Covid-19 come sopra meglio descritta) che, per la loro natura (mancato approntamento delle cure e delle misure di prevenzione necessarie) o contesto (la situazione di grave allarme determinata dalla martellante narrativa sulla pandemia), possono arrecare grave danno al Paese (la distruzione del tessuto economico- produttivo mediante l’implementazione di chiusure e limitazioni alle libertà fondamentali rivelatesi non solo inutili ma controproduttive) compiute allo scopo di intimidire la popolazione (la popolazione italiana è di fatto intimidita e terrorizzata dai fatti degli ultimi 14 mesi) o destabilizzare o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche e sociali di un Paese (l’Italia vive ormai in uno stato di emergenza perenne in cui le ordinarie regole in materia di adozione delle norme di diritto sono state stravolte e non vi è neppure più la dialettica politica fondata sull’esistenza di maggioranza e opposizione; le fondamenta stesse dello Stato, ossia l’essere una repubblica democratica fondata sul lavoro, sono state stravolte e distorte nel solo interesse di una gestione centralizzata e profondamente errata della salute pubblica».
La denuncia, di cui abbiamo riassunto i punti fondamentali nel precedente articolo, è stata depositata contro ignoti ma le ipotetiche – e pertanto solo presunte responsabilità – sono state precisate al capitolo finale su “L’accertamento dei fatti esposti e l‘individuazione degli eventuali responsabili”.
IL DITO PUNTATO CONTRO I VERTICI SANITARI ROMANI
«Sul punto i denuncianti devono rimettersi all’attività inquirente che si sollecita alla Procura della Repubblica. Possiamo indicare delle, peraltro ovvie, linee investigative finalizzate a valutare i fatti esposti e a ricercare gli eventuali responsabili nelle fila della dirigenza del Ministero della Salute, nei dirigenti dell’AIFA, dell’ISS, del CTS. La concreta individuazione delle persone le cui le errate indicazioni hanno mietuto tante morti e sofferenze non può che spettare alla Procura anche attraverso i poteri di indagine che le spettano e che nessun denunciante potrebbe avere» scrive l’avvocato Fusillo, estensore materiale della denuncia anche nella veste di presidente del Movimento Libertario fondato 15 anni fa da Leonardo Facco a Treviglio (Bergamo) e divenuto poi un’associazione a diffusione nazionale per la tutela della libertà individuale.
«Ancor più importante, una volta individuati i responsabili, è l’esame dell’elemento soggettivo, ossia l’individuazione della loro relazione coi fatti sopra illustrati in termini di dolo, di colpa o, il che pare assai dubbio, di vittime inconsapevoli di una fatalità. Certo appare improbabile che professionisti del settore di chiara fama e di riconosciuta esperienza potessero concepire l’idea che il Covid-19 fosse una malattia nuova e misteriosa per la quale non si poteva fare altro che dare delle cure sintomatiche – inutili e dannose – come la Tachipirina in attesa che i pazienti peggiorassero al punto da farli ricoverare per sottoporli ad una inutile procedura di ossigenazione. È difficile credere che scienziati esperti possano aver dimenticato che il protocollo di cura con idrossiclorochina, azitromicina ed eparina era stato già sperimentato con ottimi successi all’epoca della ben più letale SARS. È arduo supporre che studiosi esperti abbiano ritenuto inutile aggiornare il piano pandemico del 2006 alla luce dei ripetuti allarmi dell’OMS che davano la pandemia per certa ed imminente».
«La nostra denuncia è stata reiterata da 300 cittadini che l’hanno inoltrata alle Procure competenti del loro territorio. Siamo contenti di aver visto l’attenzione di queste persone perché ci arrivano ogni giorno comunicazioni di altri italiani che vogliono a loro volta depositare la denuncia. I prossimi passi saranno quelli di rivolgersi alla magistratura per verificare l’apertura di fascicoli di indagine, come denuncianti primari, o se esiste l’intenzione di aprirlo» commenta il biologo nutrizionista Franco Trinca che ha svolto un lavoro ciclopico nella ricostruzione scientifica della pandemia (anche in riferimento alla teoria del virus SARS-Cov-2 creato in laboratorio ampiamente trattata dai reportages WuhanGates di Gospa News e nel libro che li ha sintetizzati) elencando poi tutte le terapie utili ignorate dagli esperti del Ministero della Salute (come la Quercetina e la Vitamina C).
Alcune di esse, come svelato da Gospa News, furono ignorate dallo stesso ministro Roberto Speranza cui si rivolsero 33 medici con un appello scritto per l’uso dei Cortisonici ed altri 156 a sostegno dell’efficacia comprovata della Vitamina D (distribuita gratuitamente dal ministro della Salute britannico alle fasce più a rischio).
«Al feed-back di denunce monitorato da Franco Trinca si aggiungono quelle promosse dai simpatizzanti del Movimento Libertario che non abbiamo ancora conteggiato nel dettaglio ma stimiamo possano essere altrettante. Perciò ad oggi almeno 500 denunce sono state inoltrate in tutta Italia» precisa l’avvocato Fusillo. Grazie alla collaborazione del biologo e del suo staff del sito web Riapriamo l’Italia in Salute, Gospa News è stata in grado di rintracciare e intervistare tre denuncianti che hanno spiegato i motivi della loro adesione alla dirompente azione legale i cui si ipotizza non solo l’epidemia colposa ma una strage causata da errati protocolli sanitari, pertanto dallo Stato.
TRE CITTADINI SOSTENGONO LA TESI DELLA STRAGE DI STATO
Tra i primi a rispondere l’appello c’è stato Alessio Piana, molto attivo sui social, 53 anni di Pollenza (Macerata) che ha depositato la denuncia scritta dall’avvocato Fusillo presso la locale caserma dei Carabinieri.
«Nutro la convinzione, maturata informandomi da molte fonti e soprattutto attraverso numerose testimonianze, che quasi tutti i morti di Covid-19 e i lockdown, le restrizioni alle libertà ecc., si sarebbero potuti evitare se il governo e le autorità sanitarie avessero dato indicazioni ai medici di applicare, come era espressamente previsto dal piano pandemico, le cure domiciliari precoci che erano state applicate con grande successo da diversi medici già subito dopo l’inizio dell’epidemia, e che invece sono state ignorate e anzi contrastate in tutti i modi. Senza provocare una grave emergenza sanitaria non si sarebbe potuto attuare un così stretto controllo sociale della popolazione né indurla a vaccinarsi in massa» dichiara Piana.
Per «dovere civile» il consulente commerciale Alberto Carè, 70 anni, di Frosinone, ha inoltrato la denuncia di Trinca, Fusillo e Tiberti (presidente dell’European Consumers) ai Carabinieri della sua città. (continua a leggere)
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