LA SAI L’ULTIMA – “TUTTI IPOCRITI”: PARLA IL N. 1 DELL’ORGANO INTERNO CHE HA SALVATO I CONDANNATI
“Ipocriti, ipocriti”, grida in aula Luigi Vitali, presidente del collegio del Senato che ha appena restituito il vitalizio ai condannati.
(di Ilaria Proietti – Il Fatto Quotidiano)
Ora però gli amici della Lega e
persino quelli di Forza Italia, il suo partito, si sfilano: si battono
in petto e giurano che adesso Palazzo Madama rimedierà alla sentenza che
ha vergato insieme a due senatori salviniani e che ha fatto felice
Roberto Formigoni e tutti gli altri condannati. Lasciando a lui, “zio
vitali-zio”, a giocare con gli anagrammi e gli sputi.
Oggi sono tutti
contro i vitalizi ai condannati e paiono addirittura scandalizzati
dalla decisione che lei ha preso insieme a Grassi e Pepe della Lega.
Questo è un Parlamento di ipocriti, non aggiungo altro.
No, anzi parli. Vuol dire mica che adesso che ha fatto il lavoro sporco la scaricano.
Sia
chiaro: ho agito in base alle mie convinzioni, mica sono come altri che
maneggiano i principi costituzionali come fossero palle da biliardo.
Eppure non mi rassegno a questi livelli di populismo degenerato.
Non dica così, lei ha due dita di pelo sullo stomaco.
Nella
pugna mi esalto ma somatizzo. Sa quanti insulti e minacce mi sono
beccato in questi giorni sui social? Mi dicono che dovrei vergognarmi,
mi chiedono come faccia a guardarmi ancora allo specchio. Temo pure che
qualche testa calda faccia di peggio. Ma io ho applicato la legge e la
Costituzione e non si poteva fare altrimenti.
Ma alla Camera hanno deciso l’esatto contrario.
Leggerò la sentenza dei colleghi come cultura generale. Ma io sono sicuro del fatto mio.
Eppure
per 13 volte in passato i ricorsi dei condannati che rivolevano il
malloppo sono stati respinti. Ora che si tratta di Formigoni
improvvisamente si cambia orientamento.
Nessuno ma proprio nessuno può essere privato di quanto necessario ad una vita dignitosa. Abbiamo applicato la legge sul reddito di cittadinanza, che io neppure avevo votato. Ricordo che quel sussidio non viene negato a chi sia condannato per certi reati. Perché a Formigoni dovevamo applicare un altro principio?
E allora invece di ridargli un vitalizio da migliaia di euro non si poteva dire all’indigente Formigoni di chiedere il reddito di cittadinanza?
Vabbè ma allora dove andremo a finire? Gli ex parlamentari dovrebbero vivere del reddito di cittadinanza? A questo punto i parlamentari prendiamoli dall’ufficio di collocamento o estraiamoli a sorte. E dopo che hanno fatto questo 13 al totocalcio, una volta finito il mandato, diamo loro un bel calcio in culo e li facciamo tornare nell’anonimato da dove sono venuti.
Quindi il vitalizio serve a conservare uno status, al di là del bene e del male e delle condanne.
Alt: il vitalizio non è una elemosina che si fa o si nega. Serve a indennizzare chi abbia svolto una alta funzione. Io stesso ho accettato di ricandidarmi perché il vitalizio mi ricompenserà delle perdite subite durante il mandato elettorale nella mia professione di avvocato. Se avessi saputo di non poterne godere, fatti due conti, non mi sarei ricandidato: tengo famiglia anche se la politica resta la mia passione.
Qualcuno dice che con la decisione sui condannati e quella che state per fare che potrebbe annullare il taglio dei vitalizi, lei abbia staccato un biglietto per la rielezione.
Macché, sono all’ultimo giro…
Non le piace più questo Parlamento?
Vedo molta ipocrisia. Chiedo: se è vero che sono tutti d’accordo da LeU a Forza Italia, passando per Pd, Lega e M5S, a revocare i vitalizi ai condannati e a abolire ogni altro vero o presunto privilegio compreso il sistema di giustizia interna per cui oggi io mi piglio gli sputi, facessero una bella legge. Ci vogliono tre mesi. Scommetto quel che vuole che non la faranno.
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