repubblica.it VALENTINA CONTE
ROMA - Sono arrivati all'esasperazione. I precari storici di Anpal Servizi - 654 operatori delle politiche attive del lavoro - hanno deciso di trasformare il presidio convocato per oggi davanti alla sede di Anpal a Roma in occupazione. "Abbiamo portato anche le tende che useremo per passare la notte se il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo non ci riceve: le abbiamo chiesto un incontro perché sia lei a sbloccare la paralisi", racconta Cristian Sica, rappresentante di Clap, il sindacato autonomo dei lavoratori precari di Anpal Servizi.
Un paradosso per un'Agenzia chiamata ad occuparsi di politiche attive, dunque aiutare chi ha perso il lavoro a trovarne un altro. Gli operatori di Anpal Servizi sono tra l'altro i formatori dei 2.980 navigator, i facilitatori dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari del reddito di cittadinanza.
È giunto il momento di fare giustizia, proprio ora che il governo pensa di allungare la cassa integrazione e lo stop al licenziamento per proteggere tutti i lavoratori dalla grave crisi economica in atto", aggiunge Sica. "Il management di Anpal è inadeguato, il suo presidente Mimmo Parisi è spesso assente perché negli Stati Uniti, il suo piano industriale è stato bocciato tre volte dal consiglio di amministrazione perché privo di una visione strategica per rilanciare le politiche attive in Italia in un momento di crisi come questo. Apprezziamo la lettera di alcuni parlamentari al premier Conte. Una lettera coraggiosa che ora però deve tradursi in un atto concreto per assicurare una prospettiva lavorativa a tutti i 654 precari di Anpal Servizi".
Presenti al presidio dei precari Anpal alcuni deputati: Stefano Fassina (Leu), Chiara Gribaudo (Pd), Annamaria Parente (Iv). E la consigliera regionale del Lazio Marta Bonafoni (Lista Civica Zingaretti). Il sindacato Clap ha in programma una conferenza telematica per il 9 luglio sul ruolo strategico delle politiche attive per il lavoro che coivolgerà tutte le forze politiche.
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