il manifesto Daniela Preziosi
Nei mesi dell’emergenza della pandemia è stato un movimento carsico di riunioni, confronti. Anche un accenno di organizzazione affiorata in alcune occasioni significative: le ultime sono i voti parlamentari sulle missioni libiche. Prima, ad aprile, c’era stato un appello al governo su «Tre priorità per uscire dalla crisi» con un lungo elenco di firmatari. Ma risalendo all’indietro nel tempo, i segnali della rete che venerdì 24 si presenterà a tutti e tutte in un’assemblea online (dalle 13) dal sito del quotidiano il manifesto, quello di RadioRadicale e quello del settimanale Left – ispirato alle teorie dello scomparso psichiatra Fagioli – risalgono all’era ante Covid, precisamente all’indomani delle elezioni regionali di fine gennaio.
IL NOME ANCORA NON C’È. La ‘cosa’ invece ormai sì: è una rete «tra ecologisti e progressisti, sindaci e movimenti civici, associazioni e imprenditori innovativi». «Innovazione», lo diciamo subito, è sottolineata e considerata una parola chiave. Una parola che vuole mettere al riparo questa “confluenza” o “convergenza” – termini mutuati dalle migliori esperienze civiche spagnole – dalla ripetizione rituale delle tante ripartenze della sinistra più o meno radicale italiana. Più o meno andate a vuoto.
STAVOLTA INVECE C’È – viene assicurato – un forte innesto di culture diverse. Lo si vedrà dai nomi in collegamento. I promotori sono molti, provengono da un’area trasversale che va dalla sinistra alle realtà civiche ed ecologiste, fino a ex 5 stelle ma anche 5s in servizio. Con loro da mesi lavorano in stretta connessione i progressisti di Massimo Zedda, ex sindaco di Cagliari ed ora capo dell’opposizione alla regione Sardegna, la lista Milano Progressista, il movimento Liberare Roma guidato dal minisindaco Amedeo Ciaccheri. Tra gli interlocutori ci sono anche i sindaci di Milano e Napoli Sala e De Magistris, la vicepresidente dell’Emilia Romagna Elly Schlein.
IN COMUNE FRA TUTTI E TUTTE c’è il lavoro quotidiano su tre direttrici: l’ecologia, ormai intesa come – dice la convocazione dell’assemblea – «una visione di politica economica, di transizione industriale e di ricostruzione del mondo del lavoro»; i diritti di tutti e tutte ovvero i valori della sinistra e del progressismo (la loro declinazione concreta è uno dei principali temi di dibattito); l’innovazione, sociale e tecnologica che sta «reinventando sia modalità di partecipazione sia modelli di produzione e consumo» e costituisce «la base di una nuova società e di una nuova economia».
L’AREA È SCHIERATA FIANCO del governo giallorosso – in alcuni casi persino dentro l’esecutivo – ma vuole «qualificarne» l’azione in senso ecologista e progressista. L’assemblea online, che si intitola «Il futuro insieme, per una rinascita ecosolidale dell’Italia», è il primo step. Un secondo appuntamento ad ottobre, dopo le regionali – si spera “in presenza”- segnerà un nuovo passo anche organizzativo. Da scegliere: c’è chi preme per un soggetto autonomo, chi per la confluenza in una piattaforma di azione comune. C’è anche chi non c’è: nella lista Leu la componente di Art.1 è ormai impegnata in dialogo sempre più stretto con il Pd.
VENERDÌ I DIVERSI TEMI saranno affrontati prima in singoli tavoli virtuali poi in versione plenaria. Di migranti parleranno fra gli altri Erasmo Palazzotto, deputato di Leu-Si e presidente della Commissione Regeni, Pierfrancesco Majorino, europarlamentare Pd, Cecilia Strada di Mediterranea. Di conversione ecologica l’ex portavoce dei Verdi Grazia Francescato, Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, Sara dei Friday for Future, l’imprenditore Matteo Fago, editore di Left, l’ambientalista Stefano Mancuso. Di lavoro: l’ex ministro Enrico Giovannini, oggi portavoce dell’Alleanza per lo sviluppo sostenibile, Michele De Palma, segretario Fiom, il sociologo Domenico De Masi, Andrea Morniroli del Forum Diseguaglianze e Diversità, Simona Maggiorelli, direttrice Left, il consigliere regionale del Lazio Paolo Ciani, dell’associazione Demos. Si parlerà di città con il senatore Sandro Ruotolo, l’assessore milanese Paolo Limonta, Valerio Tramutoli di Basilicata Possibile, Ciaccheri di Liberare Roma, Emily Clancy della Coalizione Civica Bologna, Carmine Piscopo di Dema e Marta Nalin della Coalizione Civica Padova. Alla plenaria finale parteciperanno fra gli altri il portavoce di Si Nicola Fratoianni, Massimiliano Smeriglio, europarlamentare indipendente nelle liste Pd, Zedda, l’ex ministro Fioramonti, il sottosegretario De Cristofaro, i parlamentari De Petris, La Forgia, Cecconi, Lattanzio, Nugnes, Fattori, gli amministratori Ciaccheri, Anita Pirovano, Alessio Pascucci, Damiano Coletta, Lorenzo Falchi, Nicola Fiorita, Jessica Allegni, Serena Spinelli, e ancora Elisabetta Piccolotti, Marilena Grassadonia e la scrittrice Igiaba Scego.
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