domenica 18 agosto 2019

Migranti & altri Porti sicuri. Open Arms, la Spagna offre porto di Algeciras per sbarco e “valuta azioni contro Italia”. I migranti si gettano in mare: “Recuperati”.

Secondo le prime informazioni sembrerebbero quattro quelli che hanno scelto di tuffarsi, subito recuperati e riportati sulla nave. 
Sanchez: "Inconcepibile la risposta di Salvini". 
E lui replica: "Chi la dura la vince". 


Open Arms, la Spagna offre porto di Algeciras per sbarco e “valuta azioni contro Italia”. I migranti si gettano in mare: “Recuperati”Dopo diciotto giorni bloccata nel mar Mediterraneo, la Open Arms con a bordo 107 migranti ha ora, almeno sulla carta, un porto sicuro in cui attraccare.
La Spagna ha infatti comunicato la disponibilità del porto di Algeciras, nell’estremo sud del Paese.
La Spagna agisce sempre nelle emergenze umanitarie. È necessario stabilire una soluzione europea, ordinata e solidale, guidando la sfida della migrazione con i valori del progresso e dell’umanesimo del #UE “, ha twittato il presidente del Governo, Pedro Sanchez
Poi, nel comunicato ufficiale, ha aggiunto: “L’inconcepibile risposta delle autorità italiane, ed in particolare del suo ministro dell’Interno, Matteo Salvini, di chiudere tutti i porti, e le difficoltà esposte dagli altri Paesi del Mediterraneo Centrale, hanno spinto la Spagna ad assumere nuovamente la guida della risposta alla crisi umanitaria”.

Immediata la risposta di Salvini che in una diretta Facebook ha commentato: “Chi la dura la vince: la Spagna ha aperto i porti. Non ho risposto agli insulti, alle minacce di morte. Si ragiona con calma e si lavora da ministro”.
Ma intanto sulla nave le condizioni “insostenibili”, come ha dichiarato l’equipaggio a bordo, hanno spinto alcuni migranti a gettarsi in mare per tentare di raggiungere la terraferma a nuoto. Almeno due, scrive l’Adnkronos, quelli recuperati, ma secondo un video pubblicato dal fondatore della Ong, sembrerebbero essere almeno in quattro. Tutti, riferisce l’Adnkronos sono stati recuperati e riportati sull’imbarcazione. A bordo, comunque la situazione è tesa. Nel video pubblicato da Oscar Camps le donne gridano e si disperano, mentre alcuni uomini hanno crisi di panico. “Non riusciamo più a contenere la disperazione. Non riusciamo più a spiegare. Le parole mancano. Siete dei vigliacchi“, hanno commentato via Twitter i membri dell’equipaggio.
L’offerta spagnola è arrivata mentre la Procura di Agrigento stava valutando quanto è emerso dall’ispezione effettuata sabato sulla Open Arms per verificare le condizioni igienico-sanitarie nella nave bloccata da 17 giorni nel Mediterraneo. I 107 migranti rimasti a bordo sono “molto stanchi e provati dalla lunga permanenza sulla barca”, ma non sarebbero emerse “patologie particolari importanti, dal punto di vista medico”. È quanto emerge, secondo quanto riportano diverse fonti, tra cui Adnkronos e Ansa, dalla relazione stilata dagli uomini della Squadra mobile di Agrigento che ieri, accompagnati dalla Guardia costiera e da due medici della Sanità marittima, ha ispezionato per oltre tre ore la nave.
Le persone soccorse sono ammassate sul ponte, dormono a terra senza alcun materassino, si coprono con lenzuoli e tovaglie, e secondo l’organizzazione sono psicologicamente stremati. Secondo la relazione dei medici del Cismo ci sarebbero casi di scabbia, ma non ci sono al momento conferme istituzionali al riguardo. E’ certo, invece, che ancora non è stata disposto alcuno sgombero.Il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella, sotto il coordinamento del Procuratore Luigi Patronaggio, valuterà i prossimi passi da compiere. I magistrati indagano per sequestro di persona e violenza privata. Per ora, ma il quadro potrebbe mutare in giornata, l’inchiesta è contro ignoti. Entro oggi, secondo indiscrezioni, la stallo potrebbe trovare una soluzione.
Nella serata di sabato, su mandati dei magistrati agrigentini, gli uomini del Servizi centrale operativo della polizia sono andati al ministero dell’Interno e hanno chiesto ufficialmente gli atti relativi alla richiesta di Pos (Porto sicuro) da parte di Open Arms, ma gli uffici del Viminale hanno fatto sapere di dover raccogliere ancora tutta la documentazione. Una volta acquisita saranno gli stessi uffici a inviarla in Procura, probabilmente nella giornata di lunedì.
In mattinata, intanto, il botta e risposta tra la ong spagnola e Matteo Salvini. “Giorno 17. Miserabile. Miserabile è chi utilizza 107 esseri umani ‘senza nome’ e dei voluntar@ come ostaggi per fare propaganda xenofoba e razzista. Complici, tutti quelli che lo permettono e si prendono gioco del loro dolore”, ha twittato l’organizzazione.Immediata la risposta del ministro dell’Interno: “Da 17 giorni, invece di andare in un porto spagnolo, questi ‘signori’ tengono in ostaggio gli immigrati a bordo (fra cui finti malati e finti minorenni) solo per attaccare e provocare me e l’Italia – scrive su Twitter Salvini – Non mi fate paura, mi fate pena. Io non mollo”.
Ancora una notte a bordo, la sedicesima, per i 107 migranti rimasti. Dopo lo sbarco dei 27 minori di domenica pomeriggio, i giovanissimi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola. Uno dei minori ha deciso i non scendere dalla nave per non lasciare il fratello maggiorenne, che non ha avuto l’ok per sbarcare. E sullo sfondo rimane sempre il caso della Ocean Viking: la nave di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere con 356 migranti a bordo si trova ora tra Lampedusa e Malta, in attesa di un porto sicuro.

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