giovedì 29 agosto 2019

Classe Operaia un po' sveglia. Acciaierie Riva, lavoratori tedeschi in sciopero da 12 settimane: chiedono agli ex proprietari dell’Ilva di applicare il contratto collettivo.

La ministra del lavoro del Land della Renania-Palatinato, Sabine Paetzing, ha scritto una lettera al numero uno Claudio Riva chiedendo di trovare una soluzione. 
L'accordo firmato a marzo dal potente sindacato dei metalmeccanici Ig Metall prevede un incremento salariale del 3,7% più 1000 euro convertibili in giornate di ferie.
È lo sciopero più lungo nella storia del Land della Renania-Palatinato. Circa 130 lavoratori delle fabbriche di Treviri e Horath del gruppo siderurgico italiano Riva incrociano le braccia da 12 settimane per chiedere ai vertici dell’azienda ex proprietaria dell’Ilva di Taranto di applicare il contratto collettivo di settore firmato a marzo.
Che prevede un incremento salariale del 3,7% più 1000 euro convertibili in giornate di ferie.
Oggi, lamenta il potente sindacato dei metalmeccanici Ig Metall, i loro salari sono dal 20 al 30% al di sotto del livello previsto da quell’accordo. I colleghi del Brandeburgo, che a fine luglio dopo tre scioperi di avvertimento hanno avuto la meglio e ottenuto quello che chiedevano, li sostengono e oggi hanno manifestato in loro favore a Berlino vicino alla centralissima Alexander Platz.
“Duri come l’acciaio per il contratto”, era uno degli slogan scritti su uno striscione della “manifestazione di solidarietà est-ovest” organizzata dal sindacato.
“Solidarietà internazionale”, hanno scandito i manifestanti che mostravano anche altri due striscioni rossi su cui la parola “solidarietà” era scritta in quattro lingue tra cui l’italiano. Accompagnati da una chitarra e una tuba, i manifestanti hanno intonato un vecchio inno sindacale dal titolo “Nessuno ci spinge via”.


Il ministro del Lavoro tedesco, il socialdemocratico (Spd) Hubertus Heil, a margine della manifestazione si è augurato che “attraverso trattative si giunga a una soluzione”. “Abbiamo una buona tradizione di bilanciamento di interessi e partenariato sociale”, ha ricordato Heil dopo aver ribadito di non voler intervenire nella vertenza e di sperare “che entrambe le parti si vengano incontro e trovino un bilanciamento di interessi per tutti gli impianti”. “Come socialdemocratico e membro dell’Ig Metall”, il sindacato dei metallurgici tedeschi, “ho grande comprensione per la vostra lotta e mi auguro che ce la facciate; che la controparte sia pronta a discutere e si sieda al tavolo” delle trattative, ha detto parlando ai circa cento partecipanti al raduno. “E’ il minimo che si cerchi di arrivare a colloqui e a una soluzione”.
La ministra del lavoro del Land della Renania-Palatinato, Sabine Paetzing, ha scritto una lettera al numero uno Claudio Riva chiedendo di trovare una soluzione al tavolo delle trattative per arrivare a una conciliazione, riferisce il sindacato. Finora l’azienda ha rifiutato l’arbitrato proposto da Ig Metall.

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