Uno dei partecipanti al concorso per dirigenti ha inviato a se stesso una pec con i nomi di coloro che, secondo lui, sarebbero entrati fra i primi 20 in graduatoria. Un mese e mezzo dopo, alla pubblicazione, i primi due sono esattamente quelli pronosticati dal candidato, mentre nelle altre 18 posizioni ci sono 14 dei 20 nomi inseriti in elenco. Fra loro ci sono ex candidati e il coordinatore del comitato a sostegno della rielezione di Nicola Zingaretti a governatore del Lazio. Alla selezione hanno partecipato 160 persone.
Addirittura centrando i primi due nominativi in graduatoria.
Tutto ciò un mese e mezzo prima della proclamazione dei vincitori.
È riuscito a Antonio Di Nicola, uno dei candidati che ha partecipato alla selezione, alla quale hanno partecipato in totale 160 persone.
Nella graduatoria ufficiale stilata lo scorso metà giugno dall’azienda ospedaliera San Camillo di Roma, luogo dove si è svolto il concorso, i primi due classificati coincidono esattamente con i primi due vincitori previsti dal concorrente.
Le altre 18 posizioni sono state conquistate, in ordine non esattamente coincidente con le previsioni del candidato, da altri 14 esaminandi che risultano anche nella classifica dei primi 20 stilata a fine aprile da Di Nicola.
Nello specifico il terzo previsto da Di Nicola si è piazzato al 12° posto, il quarto all’ottavo, il quinto al settimo, il sesto al quinto e via discorrendo. “Parliamo di incarichi dirigenziali con stipendi di circa 130 mila euro lordi cadauno”, sottolinea il candidato ‘medium’ che ora sta preparando due esposti che depositerà alla Procura di Roma e al Tar del Lazio.
“Non sto accusando nessuno – ci tiene a sottolineare Di Nicola – ma esigo quantomeno che venga fatta piena luce su questa vicenda”.
L’ospedale San Camillo ha ribadito al Ilfattoquotidiano.it che “il concorso si è svolto correttamente”.
La speciale top 20 è stata compilata dal candidato perché “durante le prove scritte – spiega Di Nicola – ho notato degli episodi che mi hanno insospettito. Uno su tutti quello di un concorrente trovato con foglietti di carta che anziché essere allontanato è stato spostato in prima fila davanti alla commissione d’esame. Oltre ad alcune modalità anomale, inerenti le prove scritte, ho trovato inusuale anche il fatto che la presidente della commissione del nostro concorso inizialmente era stata nominata membro di altre due commissioni d’esame per incarichi simili”.
E la pec che lui stesso si è inviato il 2 maggio, con i nominativi dei primi 20 in graduatoria, è quasi coerente con il risultato finale.
“Tramite le notizie recuperate sui circa 60 candidati ammessi all’ultima prova orale – dice Di Nicola – ho stilato la mia personale classifica dei vincitori del concorso. I posti a disposizione erano 14, ma visto che gli istituti sanitari del Lazio in futuro potranno attingere dalla graduatoria, in caso di necessità, per ricoprire i posti vacanti, mi sono spinto fino al 20° classificato, dato che anche arrivare a ridosso del 14° classificato sarebbe stato comunque molto importante”.
Ed in base ad “appartenenze partitiche o sindacali dei candidati”, ed anche “in relazione a presunti rapporti con membri della commissione d’esame di altri concorrenti”, Di Nicola dice di essere arrivato vicino alla perfezione nella sua previsione.
I primi due nominativi in graduatoria coincidono esattamente con i due previsti dal candidato.
“La prima classificata era alle dirette dipendenze del presidente di commissione” evidenzia Di Nicola.
Poi andando avanti tra i vincitori ci sono “ex candidati del Pd alle amministrative passate – racconta il candidato – alcuni eletti altri no, un ex presidente di municipio, un coordinatore del comitato per ‘Zingaretti presidente‘, rappresentanti sindacali vari e membri di primo piano dell’ordine professionale della nostra categoria”.
Nessun commento:
Posta un commento