“Per anni in questa terra si è venduto il lavoro in cambio della salute, ma adesso basta”. Roberto Pourpour è il sindaco di Salbertrand, un comune di 600 abitanti in Alta Valsusa.
F.Q. Simone Bauducco
È stato eletto pochi mesi fa grazie alle sue posizioni contrarie al
nuovo cantiere industriale per la valorizzazione dello smarino della Torino-Lione, che dovrebbe sorgere nel suo comune su un’area di 110mila metri quadri.
Secondo i dati ufficiali, qui dovrebbero arrivare 3,6 milioni di metri cubi di smarino.
“Si tratta del materiale prodotto dallo scavo della galleria di Chiomonte – spiega l’ingegnere Roberto Vela,
membro dell’Osservatorio Tecnico sulla Torino Lione del Comune di
Torino e dell’Unione Montana Valle Susa – che in parte sarà riutilizzato
per costruire calcestruzzi e i conci (l’ossatura delle future gallerie
della Torino Lione)”.
Un cantiere che dovrebbe durare tra i dieci e i
dodici anni e che nei momenti di punta vedrà il passaggio di “600/700
tir al giorno”.
Numeri che hanno scatenato la protesta degli abitanti che proprio nelle
scorse settimane hanno iniziato a ricevere le lettere di esproprio da
parte di Telt.
“Quando l’ho ricevuta ho provato un senso di prevaricazione – racconta Massimiliano Ticli, consigliere comunale e proprietario di un campeggio – qua si rischia di creare un ecomostro
che danneggerà la parte dell’Alta Valle che vive prevalentemente sul
turismo”.
All’impatto sull’economia locale basata sul turismo si
aggiunge la preoccupazione dell’impatto sull’ambiente della grande
opera: “Se si sommano tutti i viaggi necessari a trasportare il
materiale nel periodo del cantiere si arriva ad una stima di 22 milioni e mezzo di chilometri
da percorre su gomma – spiega l’ingegnere Vela – le emissioni di
anidride carbonica saranno altissime e il bilancio energetico sarà
negativo per almeno trent’anni”. Ma c’è un ultimo dato che preoccupa il
sindaco: “Il cantiere è progettato su un’area esondabile dove in passato
non erano state date autorizzazioni per costruire”.
In questo caso i
progettisti hanno ottenuto l’autorizzazione dalle autorità competenti:
“Ma dato i fiumi fanno quello che vogliono e si riprendono il territorio
che era loro – conclude l’ingegnere Vela – bisogna sperare che durante
la durata del cantiere non avvenga nessun evento calamitoso”
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lunedì 26 agosto 2019
Tav, via agli espropri a Salbertrand: “110mila metri di capannoni e 600 tir al giorno”. Il sindaco contrario: “Si svende salute con scusa del lavoro”.
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