Il rapporto Inail: aumento del 2 per cento nel periodo tra gennaio e
luglio. Le denunce sono state 378.671. Crescono anche le malattie
professionali: +2,7 per cento.
repubblica.it
ROMA - Lieve calo delle denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Inail
tra gennaio e luglio: sono state 378.671(62 in meno rispetto allo
stesso periodo del 2018).
Ma sono in crescita i morti: 599 (+2 %).
Lo
comunica lo stesso Istituto, con i dati provvisori riferiti ai primi
sette mesi dell'anno. In aumento, inoltre, le patologie di origine
professionale denunciate, che sono state 38.501 (+2,7%).
I dati, sottolinea l'Istituto, evidenziano a livello nazionale un calo
dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 324.637 a 321.675
(-0,9%), e un incremento del 5,4%, da 54.096 a 56.996, di quelli in
itinere, avvenuti cioè nel tragitto tra l'abitazione e il luogo di
lavoro.
Il numero degli infortuni denunciati è diminuito dello 0,4% nella
gestione Industria e servizi (dai 294.934 casi dei sette mesi 2018 ai
293.709 dei sette mesi 2019), mentre è aumentato dell'1,1% in
Agricoltura (da 18.732 a 18.946) e dell'1,5% nel Conto Stato (da 65.067 a
66.016). A livello territoriale si evidenzia una diminuzione delle
denunce nel Nord-Ovest (-0,2%), nel Nord-Est (-0,3%) e al Sud (-0,6%).
In controtendenza il Centro e le Isole che presentano un aumento pari
rispettivamente allo 0,9% e allo 0,5%.
Tra le regioni che hanno fatto registrare i decrementi percentuali
maggiori, il Molise (-5,3%) e la Valle d'Aosta (-2,0%), mentre gli
incrementi più consistenti sono in Sardegna (+3,5%) e Umbria (+3,0%).
Per quanto riguarda i casi mortali, le denunce sono state 599, 12 in più rispetto ai primi sette mesi del 2018.
Sono 18 denunce in più per i casi mortali avvenuti in occasione di
lavoro (da 414 a 432) e sei in meno per quelli in itinere (da 173 a
167).
L'Agricoltura ha registrato un aumento di 22 denunce (da 56 a 78) a
fronte di 10 casi in meno nell'Industria e servizi (da 522 a 512),
mentre nel Conto Stato le denunce sono state nove in entrambi i periodi.
Dall'analisi territoriale emerge un aumento dei casi mortali solo
nell'Italia centrale e meridionale: 10 in più al Centro (da 110 a 120),
15 in più al Sud (da 119 a 134) e 12 in più nelle Isole (da 46 a 58).
Diminuzione di due casi nel Nord-Ovest (da 155 a 153) e di 23 nel
Nord-Est (da 157 a 134). A livello regionale spiccano i 16 casi mortali
in più denunciati in Puglia e 17 in meno in Veneto.
Guardando alle classi di età, si rilevano incrementi nella fascia 45-54
anni (+43 casi) e in quella 20-34 anni (+19), a fronte di nove decessi
in meno per i lavoratori tra i 35-44 anni e di 39 in meno per quelli tra
i 55 e i 69 anni.
Infine, per quanto riguarda le denunce di malattia professionale
protocollate dall'Inail, sempre nei primi sette mesi di quest'anno, sono
state 38.501, mille in più rispetto allo stesso periodo del 2018
(+2,7%).
Le patologie denunciate sono aumentate solo nella gestione
Industria e servizi, da 29.396 a 30.648 (+4,3%), mentre sono diminuite
in Agricoltura, da 7.667 a 7.453 (-2,8%), e nel Conto Stato, da 438 a
400 (-8,7%). L'aumento ha riguardato il Centro (+3,1%), il Sud (+3,7%) e
le Isole (+9,6%).
Il Nord-Est e il Nord-Ovest, invece, si distinguono
entrambi per un calo dello 0,6%.
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sabato 31 agosto 2019
Classe Operaia. Più morti negli infortuni sul lavoro: 599 vittime in sette mesi.
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