domenica 16 aprile 2017

Massimo Cacciari a M5S: "Accetti alleanze o ci condanna allo schifo delle larghe intese".

Il filosofo intervistato dal Fatto: "M5S maturi, cominci a fare politica. Devono snidare il Pd".

Carlo Renda Business editor, L'Huffington Post

"Le larghe intese mi fanno schifo". Massimo Cacciari è convinto che però dovrà assistere a una riedizione dell'accordo fra Pd e Forza Italia, "sono la prospettiva naturale verso cui si sta andando" pur di evitare che lo scettro del comando passi a Grillo e soci. In un'intervista al Fatto Quotidiano il filosofo ex sindaco di Venezia chiama i 5 Stelle a una prova di maturità, perché la grande coalizione è inevitabile "a meno che M5S non sparigli, cominciando a fare politica. Quindi lavorando ad alleanze".
Per Cacciari sta a M5S fare la prima mossa, ora.
"Io sono sempre stato contro tutti i trasformismi, e questa soluzione mi ripugna. Ma non so neanche se sia giusto augurarsi che non si arrivi a questo. Perché? Perché l'alternativa non è affatto chiara. C'è il rischio concreto che dopo le Politiche nessuno abbia i numeri per governare, e che si debba tornare subito al voto".
"Il 40 per cento non possono prenderlo - dice Cacciari parlando dei Cinque Stelle - La loro linea è già chiara: arrivare primi, quindi ottenere il mandato da Mattarella e provare a governare con chi appoggi le loro proposte, di volta in volta. Non può funzionare, non ci sono precedenti. E allora? Mattarella darà il mandato a chi gli porterà una maggioranza. E si andrà alle larghe intese, con Matteo Renzi presidente del Consiglio".

Cacciari chiede ai 5 Stelle di crescere.
"Cominciando a fare politica. Devono decidere dove e con chi stare. Non possono essere sempre tutto e niente, né di destra né di sinistra. È la loro natura, e finora ha pagato. Ma non puoi sempre fare così. Per governare devi scegliere, e fare alleanze. Chi non si allea non fa politica".
"Devono insistere sui temi sociali, a partire dal reddito di cittadinanza, chiarendo come la pensano e che programmi hanno. E quindi chiamare al tavolo il Pd. Snidarlo. Di certo così metterebbero in difficoltà Renzi. Ma per farlo devono maturare, sbocciare politicamente.

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