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Macron e la moglie al seggio |
Chiamati al voto oltre 46 milioni di
elettori, 50mila poliziotti ai seggi. Il candidato di 'En Marche' è
primo, davanti alla leader del Front National. Mélenchon e Fillon
entrambi al 19,5%. Crollo dei socialisti del presidente uscente
Hollande: Hamon è solo al 6%.
Macron in testa, poi Marine Le Pen. Sarebbe questo, se i risultati confermassero le primissime proiezioni,
il ballottaggio che il 7 maggio porterà alla Francia un nuovo presidente.
A seguire, a pari merito, sempre per i primi dati, appaiati il leader
di centrodestra Fillon e quello di sinistra Mélenchon. Distrutto il
partito socialista del presidente uscente Francois Hollande, che
conquista, con il candidato Hamon, un deludente 6,5%. I primi dati
confermano le tendenze dell’ultimo exit poll divulgato dall’emittente
pubblica belga
Rtbf con Macron seguito da
Marine Le Pen.
Tiene l’affluenza – A differenza del primo dato delle 12, che segnalava un lieve aumento rispetto al primo turno delle presidenziali del
2012, alle 17 l’affluenza alle urne era del
69,42%,
un punto in meno rispetto a 5 anni fa (allora fu del del 70,59%), ma
comunque un dato incoraggiante dopo le previsioni della vigilia secondo
cui l’astensionismo sarebbe stato alto. Al voto sono chiamati 45,7
milioni di
elettori, ai quali si aggiungono oltre un milione di
residenti all’estero. I seggi, 66mila in tutto il
Paese, sono aperti dalle 8 e chiudono alle 20.
Considerati luoghi “vulnerabili” anche dai servizi segreti dopo
l’attentato terroristico del 20 aprile, sono presidiati da oltre
50mila poliziotti.
00:25
Femen in protesta al seggio di Marine Le Pen – Nel feudo di
Marine Le Pen, a
Henin-Beaumont,
la presidente del Front National, seconda nei sondaggi dell’ultima ora con il 22,5%, ha votato alle 11, regalando sorrisi ai responsabili del seggio e ripartendo a bordo di un
Suv senza rilasciare dichiarazioni. Pochi istanti prima, abituale attacco delle
Femen, il gruppo femminista che ha perseguitato la campagna della Le Pen: un’attivista a seno nudo è stata portata via di peso, poco dopo stesso trattamento per un ragazzo con uno zaino che stava protestando.
00:36
Nessun disordine invece al
seggio dove ha votato Emmanuel Macron, a
Touquet,
la spiaggia del nord considerata uno dei luoghi preferiti per le fughe
al mare dei parigini. Il favorito (24,5% nell’ultimo sondaggio), leader
di “En Marche!”, ha stretto molte mani sorridendo, concedendosi anche
per qualche selfie. Abituale voto a
Tulle, il suo feudo elettorale, per il presidente uscente, il socialista
Francois Hollande, il primo nella
Quinta repubblica a non ripresentarsi candidato dopo un mandato. Si tratta anche delle prime elezioni in stato d’emergenza, in vigore in
Francia dagli attacchi del 13 novembre 2015. Il clima è diventato più teso da quando, nell’ultima settimana, sono stati scoperti a
Marsiglia due terroristi che preparavano un attentato contro un candidato e, soprattutto, dopo l’attentato di giovedì sera sugli
Champs-Elysees, nel quale un presunto
jihadista della
banlieue parigina ha ucciso il poliziotto
Xavier Jugele.
01:25
Il
contesto politico – con i sondaggi che danno quattro candidati entro
quattro punti percentuali di distacco – è quanto mai incerto e aperto ad
ogni sorpresa. Dietro
Macron e Le
Pen, insegue
Francois Fillon, della destra dei
Républicains, che ha votato a
Parigi e che non ha mollato (viene dato al 19,5%)
nonostante la raffica di scandali che hanno coinvolto lui e i suoi familiari. Jean-Luc Mélenchon, candidato dell’estrema sinistra della “France Insoumise”, ha votato a
Parigi.
L’ultimo sondaggio lo dà al 18% dopo una spettacolare rimonta a spese
del candidato ufficiale uscito dalle primarie socialiste, Benoit Hamon,
crollato in poche settimane dal 15 al 7,5%. Da diverse ore si vota nei
territori d’oltremare francesi, in
Guyana e in
Polinesia, nelle città principali urne chiuse alle 20, i centri più piccoli hanno avuto la possibilità di chiudere alle 19.
Auto rubata con fucile trovata a Besançon – Nella città francese un seggio è stato evacuato per la presenza di un veicolo sospetto nei pressi del
centro di voto. L’emittente
Bfmtv
riporta che il seggio è stato chiuso alle 9.30, ma ha riaperto alle
11.30, dopo l’intervento sul posto delle forze dell’ordine. Si trattava
di un’auto lasciata a motore acceso vicino al seggio, che è risultata
rubata il 15 marzo del 2017. All’interno è stato trovato un fucile da
caccia. Il sindaco di
Besançon, il socialista
Jean-Louis Fousseret, ha però riferito all’emittente che al momento non viene presa in considerazione la pista del
terrorismo.
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