Alle 13.00 di ieri la sala del Municipio di Cinecittà, a Roma, era stracolma. Almeno duecento persone hanno seguito gli interventi degli esponenti dei centri sociali Spartaco e Corto Circuito che hanno spiegato come stavano le cose. Nunzio è accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e di procurata evasione, perchè avrebbe aiutato uno degli antifascisti fermati dalla polizia il 21 maggio a sottrarsi al fermo. Marco Bucci invece è accusato di resistenza.
Redazione Contropiano
E' quasi allibito Sandro dello Spartaco quando deve riportare quanto c'è scritto nell'ordinanza che ha portato in carcere Nunzio e ai domiciliari Marco. Nunzio è stato spedito in carcere "per la sua notorietà e la capacità dimostrata di mobilitare le persone" e questo, secondo il Gip, "potrebbe inquinare le prove". Anche per Marco Bucci si segnala una sorta di accanimento giudiziario. Nonostante sia incensurato e il reato contestato - resistenza a pubblico ufficiale - preveda una pena ridotta, viene richiesta preventivamente la sospensione della condizionale qualora si arrivi a condanna. "Quello che è accaduto è inquietante" dice l'avvocato difensore Marco Lucentini, uno che pure ne ha viste tante, "c'è da rimanere inorriditi" commenta al telefono trasmesso in viva voce nella sala della conferenza stampa. "L'agente che ha denunciato le lesioni, ha avuto una prognosi di tre giorni dall'ospedale. Prognosi che è stata però allungata dai medici della polizia e dal medico privato".
Alla
conferenza stampa è intervenuta anche Susy Fantino, presidente del
Municipio che era tra gli organizzatori del convegno disturbato dai
fascisti ed ha espresso stupore per questi arresti e preoccupazione per
il momento che stiamo attraversando. "Stanno usando il carcere
preventivo contro chi può animare la lotta della gente sui propri
diritti" aggiunge Federico del Corto Circuito. Sono poi intervenute
altre realtà dei movimenti sociali romani, da Esc a Acrobax, dai Bpm
all'Usb alla Rete dei Comunisti. E' arrivato anche un telegramma di
Ferrero, leader del Prc. Tutti gli interventi hanno espresso la loro
solidarietà con Nunzio e Marco cominciando a delineare alcune proposte
di reazione agli arresti. La prima è domani (giovedi) alle 18.30 davanti
al carcere di Regina Coeli dove è rinchiuso Nunzio.
Occorre
cominciare a capire che aria sta tirando. Arresti come questo o quelli
ancora di Paolo Di Vetta e Luca Fagiano, indicano che le amministrazioni
politiche hanno delegato completamente ai "tecnici" (magistrati e
polizia) la gestione dei problemi e delle emergenze sociali nella città.
Si parla di un pool speciale della Procura di Roma che sta elaborando
un teorema sulle lotte, i conflitti e gli attivisti sociali attivi nella
Capitale, mentre anche in questa vicenda emerge la protezione che le
autorità continuano ad offrire ai fascisti. Insomma un convegno
istituzionale viene distrubato dai fascisti che lo annunciano anche su
internet... e in galera sono finiti due compagni che hanno difeso il
convegno. Un sintomo del clima generale - oltre che di quello che si
respira a Roma. "Pensare di affrontare questo clima ognuno per conto suo
è un errore. Occorre cambiare mentalità e procedere in modo più
coordinato" ha chiosato l'ultimo intervento.
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