giovedì 25 settembre 2014

Guerre nel Mondo. Siria, raid Usa contro il petrolio dell’Isis. La jihad: “Uccideremo due tedeschi”.

Siria, raid Usa contro il petrolio dell’Isis. La jihad: “Uccideremo due tedeschi”Terza notte di attacchi nell'est del Paese. Colpite diverse raffinerie petrolifere. Per l'Osservatorio siriano per i diritti umani, uccisi almeno 17 jihadisti e 5 civili. Dopo la decapitazione del turista francese in Algeria, la Francia bombarda l'Iraq potrebbe estendere l'operazione in Siria. Minacce di morte a due ostaggi tedeschi rapiti nelle Filippine da Abu Sayyaf, gruppo radicale islamico affiliato al Califfato.
Dopo due giorni di bombe contro i centri di comando dell’Isis, nella notte di mercoledì 24 settembre il bersaglio dei 13 raid americani sono state 12 raffinerie petrolifere sotto controllo degli jihadisti, nelle province orientali di Deir el-Zour e Hassakeh, che sembra servissero per fornire carburante per le operazioni dell’Isis. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, l’attacco della scorsa notte ha ucciso almeno 14 jihadisti e cinque civili, tra cui donne e bambini, forse mogli e figli di chi viveva vicino alla raffineria. Colpiti anche edifici, posti di blocco e veicoli dello Stato Islamico. Altri raid, aggiunge l’Osservatorio, hanno preso di mira il fronte al-Nusra, gruppo affiliato ad al-Qaeda, tra i più attivi contro il presidente Bashar Assad. Bombardamenti, a cui hanno partecipato anche Arabia Saudita ed Emirati Arabi UnitiNel corso di quest’anno, l’Isis ha preso il controllo dei maggiori pozzi petroliferi della Siria e si crede che stia finanziando in parte le proprie operazioni trafficando petrolio e vendendolo sul mercato nero.

Timori per i turisti tedeschi rapiti alle Filippine Nelle stesse ora in cui si è diffuso il video della decapitazione di Gourdel, nel disegno di una jihad globale è arrivato anche un messaggio da Abu Sayyaf, gruppo radicale islamico delle Filippine, che a sua volta minaccia di uccidere due ostaggi tedeschi rapiti ad aprile nell’ovest del Paese se Berlino continuerà a sostenere gli Usa contro l’Isis. Su Twitter sono comparse fotografie in cui vengono mostrati gli ostaggi, di 71 e 55 anni, circondati da militanti con il volto coperto e armati, tra cui uno con un machete. Pronta la risposta del segretario alla Difesa filippino Voltaire Gazmin. “Non negozieremo con il gruppo terrorista Abu Sayyaf che ha chiesto un riscatto di oltre 5 milioni di dollari per due ostaggi tedeschi”, ha detto Gazmin. Confermata anche la posizione del governo tedesco: “Non si accettano ricatti, la Germania non cambierà la sua strategia in Siria e in Iraq”. Abu Sayyaf è il nome di un gruppo di ribelli dell’isola di Jolo, nel Sud delle Filippine, che dopo un passato fra le file di al Qaeda ha chiesto ora di allearsi con lo Stato islamico di al Baghdadi.
Francia: “Stiamo discutendo se estendere i raid”
Se gli Stati Uniti e la coalizione sono concentrati a colpire la Siria, a un giorno dalla decapitazione di Hervé Gourdel in Algeria, la Francia sta
 conducendo nuovi raid aerei sull’Iraq. Lo ha riferito il portavoce del governo, Stephane Le FollLa Francia partecipa da una settimana all’azione Usa contro i jihadisti in Iraq, ma oltre all’attacco di oggi, ufficialmente ha compiuto sinora un solo raid, venerdì scorso. Proprio a seguito della morte del turista francese rapito lunedì in Algeria e ucciso da un gruppo di sostenitori dell’autoproclamato califfato islamico, la Francia sta inoltre prendendo in considerazione se estendere i raid aerei contro lo Stato islamico anche al territorio siriano. Lo ha detto il ministro della Difesa di Parigi. “Noi abbiamo già un importante compito in Iraq, dove siamo su richiesta delle autorità irachene – ha sottolineato Le Drian - l’obiettivo è riconquistare il loro territorio. Bisogna andare avanti. Con forza e determinazione, senza pause, per giungere al risultato”. Quanto a un eventuale intervento anche in Siria, Le Drian ha detto che si tratta di “una questione che ci poniamo”.
Fabius: “Vogliono terrorizzarci. Dobbiamo fare tutto per trovarli”
Apre lo scenario di eventuali bombardamenti in Siria anche il ministro degli Esteri Laurent Fabius, che ha sostenuto che non esistano “ostacoli legali” a un intervento aereo in Siria. Il ministro degli Esteri francese ha denunciato dai microfoni di France Info, la “spaventosa” esecuzione di Hervé Gourdel, l’ostaggio francese in Algeria. “Vogliono terrorizzarci – ha detto Fabius – quindi la reazione che bisogna avere è esattamente il contrario”. Bisogna, ha aggiunto, “fare di tutto per trovarli e punirli. È un’infamia perché per loro, la vita non ha assolutamente alcun valore”. Nel mentre, rispetto agli assetti della coalizione, la Bulgaria non parteciperà “in quando abbiamo capacità limitate”, mentre la Grecia ha dato il suo assenso. 

Il premier Cameron chiede aiuto all’Iran  Il primo ministro britannico David Cameron, davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, ha chiesto aiuto all’Iran per contribuire alla lotta contro lo Stato Islamico. ”Si deve dare all’Iran la possibilità di dimostrare che può contribuire a una soluzione” in Siria, ha detto il premier. “I leader iraniani potrebbe aiutare a sconfiggere la minaccia” dell’Isis, ha aggiunto Cameron, che all’Onu ha incontrato il presidente iraniano Hassan Rohani.

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