"Nel decreto cosiddetto Sblocca Italia
del governo renzusconi, tra le varie porcherie quali la
cementificazione di aree demaniali, la trivellazione senza freni del
territorio e l’aggiramento di norme a tutela dell’ambiente (spacciato
per “semplificazione burocratica”) per la realizzazione di grandi opere, trova spazio anche la realizzazione manu militari degli inceneritori.
I Portavoce M5S in Lombardia
L’ultimo inchino del governo alla lobby inceneritorista risale al
cosidetto collegato ambientale alla legge di stabilità 2014 – ancora
oggi in discussione in parlamento – dove si prevede una moratoria alla
costruzione di nuovi forni a fronte della creazione della “
rete nazionale degli inceneritori”,
una sigla elegante sotto la quale si cela una tragica volontà: mettere a
disposizione dei forni esistenti (in gran parte lombardi e emiliano
romagnoli), spesso (fortunatamente) sottoutilizzati o a rischio di
sottoutilizzo, la monnezza proveniente da tutta Italia.
Sarebbe un danno gravissimo all’ambiente e alla salute dei cittadini
lombardi e emiliani, e un danno economico altrettanto grave per le
comunità da cui verrebbero presi i rifiuti, che pagherebbero per
l’incapacità gestionale e organizzativa delle classi politiche locali.
La “
solidarietà” tra i territori e tra le regioni non c’entra
nulla.
Sappiamo tutti che, in qualunque contesto insediativo, bastano
pochi mesi per portare a regime un sistema di raccolta differenziata
porta a porta (magari con tariffazione puntuale) in grado di portare la
raccolta differenziata oltre il 75%. E allora che senso ha questo
provvedimento? E’ una truffa ai danni di tutti i cittadini!
Il MoVimento 5 Stelle Lombardia si è duramente opposto a questa norma
portandosi dietro tutto il consiglio regionale, tanto che l’assessore
regionale all’ambiente Claudia Terzi si è espressa più volte contro
questa porcata ed è andata in audizione in parlamento a ribadire la
contrarietà della Regione. Ora, dalle bozze che sono circolate in questi
giorni si evince che nel decreto Sblocca Italia il governo rilancia la
rete nazionale degli inceneritori (definita, questa volta, “
sistema integrato”) e gli stessi forni diventano “
opere strategiche di interesse nazionale” il cui piano di realizzazione si farà centralmente a Roma, esautorando le regioni e militarizzando i cantieri come in
Val di Susa. È quasi inutile sottolineare la gravità di questa
svolta autoritaria del governo, che con la scusa di voler risolvere i problemi, con la scusa del “
fare”,
fa la cosa sbagliata e per farla sposta il centro decisionale lontano
dai territori e minaccia l’uso della violenza. Tirando le somme se ne
deduce che non solo si mettono tutti i rifiuti prodotti in Italia a
disposizione dei forni esistenti, ma si impone con la forza ai territori
la volontà del governo di costruirne di nuovi!
Questo è semplicemente inaccettabile e
ci opporremo con tutte le nostre forze!"
I Portavoce M5S in Lombardia
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