lunedì 2 dicembre 2024

Georgia, avviso di sfratto alla presidente uscente Zurabishvili: “A fine mese dovrà lasciare la residenza e consegnarla al presidente legittimamente eletto”

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Il premier georgiano ha avvisato la presidente Salomé Zurabishvili, in scadenza di mandato, che ha annunciato il suo rifiuto a dimettersi, che “il 29 dicembre dovrà lasciare la residenza e consegnare l’edificio al presidente legittimamente eletto”

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Chiare le parole del primo ministro della Georgia Irakli Kobakhidze, che ha anche escluso di indire nuove elezioni legislative nonostante il caos post elettorale fomentato dall’Occidente. che secondo un copione ormai consolidato, se ha vincere è un candidato gradito le elezioni sono valide, se vince un altro candidato, partono la accuse di brogli e si fomentano le proteste. “Certamente no”, ha risposto ai giornalisti il premier quando gli è stato chiesto se il partito al governo Sogno Georgiano, che ha rivendicato la vittoria nelle contestate elezioni di ottobre, avrebbe accettato di far tornare il Paese alle urne. Una richiesta formulata dalla presidente georgiana Salomé Zurabishvili, che da soggetto super partes si è trasformata in leader dell’opposizione e portavoce del Parlamento europeo.

Intanto fuori dal parlamento continuano le proteste contro la decisione di Kobakhidze di sospendere i negoziati di adesione all’Unione europea fino a tutto il 2028.  Scontri si sono verificati davanti al parlamento georgiano tra la polizia e manifestanti europeisti. La polizia in tenuta antisommossa ha sparato proiettili di gomma, gas lacrimogeni e ha usato idranti per disperdere i manifestanti che hanno attaccato con potentissimi fuochi d’artificio, paragonabili ad arme vere come si evince dal video. La polizia ad oggi ha arrestato circa 200 persone.

La situazione è monitorata dalla Russia e il presidente del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev su Telegram ha contestato le proteste dei manifestanti europeisti: “In Georgia è in atto un ”tentativo di rivoluzione”, con il Paese che si sta “muovendo rapidamente lungo il percorso ucraino, verso l’abisso oscuro. Di solito questo genere di cose finisce molto male”. ha ammonito l’ex presidente russo.

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