Un Forum nazionale di settore, organizzato per mercoledì 11 dicembre alle 14:30 da Cia-Agricoltori Italiani a Roma.
Un forum per chiamare a raccolta in maniera trasversale chi dice no alle restrizioni che il governo vorrebbe imporre alla filiera della canapa industriale. È l’idea di Cia-Agricoltori Italiani che ha dato vita all’evento “La filiera unita per salvare la canapa italiana”.
UN FORUM NAZIONALE PER LA CANAPA ITALIANA
dolcevitaonline.it Mario Catania
L’appuntamento è previsto per mercoledì 11 dicembre alle 14.30 presso l’auditorio Giuseppe Avolio a Roma per dare voce a imprenditori, rappresentanze e istituzioni nazionali ed europee.
«Contro una legge restrittiva e ingiusta che rischia di distruggere una delle filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale, Cia chiama a raccolta le principali organizzazioni agricole, artigianali e commerciali italiane, la coalizione trasversale che si sta battendo da tempo a difesa di un comparto in continua espansione, ad alto valore aggiunto e con un forte protagonismo soprattutto tra l’imprenditoria giovanile», spiegano infatti dall’associazione agricola nazionale.
L’associazione, fondata nel 1977 e che con i suoi 900mila iscritti in Italia è una delle principali associazioni di categoria in Europa, aveva già preso posizione sul tema evidenziando che: «È inaccettabile e ingiusto bloccare in questo modo una delle filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale, che già oggi vale 500 milioni di fatturato annuo e conta più di 10 mila posti di lavoro in tutta Italia, vantando un enorme potenziale produttivo tra cosmesi, erboristeria, bioedilizia, florovivaismo, tessile, tutti settori che non c’entrano nulla con il mercato delle sostanze stupefacenti».
LA CANAPA PER DARE NUOVA LINFA AL SETTORE AGRICOLO
Intervenuto alla conferenza stampa che si è tenuta in Senato ad ottobre, Ivan Nardone, rappresentate dell’area economica di Cia, aveva ben evidenziato come la canapa potrebbe rappresentare la chiave per portare nuova linfa al settore agricolo italiano.
«Abbiamo l’età media dei produttori agricoli in Italia che è di 64 anni. Nessun settore produttivo al mondo ha una media così elevata. Il 40% dei produttori agricoli ha oltre 70 anni: abbiamo un dramma nel ricambio generazionale. Abbiamo un bisogno importante di rinnovo in questo settore e la canapa è il settore dove è più forte la presenza di giovani e giovanissimi che nel corso degli anni, attraverso il settore dell’agricoltura, hanno provato a fare reddito e presidio del territorio spesso abbandonato» (l’età media dei canapicoltori italiani è infatti di 30 anni, nda).
Sul fatto che le infiorescenze non siano comprese nella legge 242, Nardone sottolinea con forza come nella legge sia presente il florovivaismo, che in questo caso rappresenta a tutti gli effetti il fiore di canapa. «Visto che avevamo dei dubbi, avevamo scritto al ministero e c’è una circolare dell’allora viceministro che puntualizza, nel caso della 242, la liceità delle infiorescenze. C’è un tavolo ministeriale, che non si riunisce da tempo, che può essere un luogo dove discutere».
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