sabato 1 ottobre 2022

L’AD DI PFIZER SE LA DÀ A GAMBE E NON SI PRESENTA COME TESTIMONE DAVANTI ALL’UE

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"TERZA DOSE INEFFICACE GIÀ DOPO DUE MESI" LO STUDIO CHE SBUGIARDA PFIZER

L’amministratore delegato della Pfizer, Albert Bourla, doveva presentarsi come testimone davanti alla commissione speciale del Parlamento europeo sul Covid-19 il prossimo 10 ottobre. 

In Commissione avrebbe dovuto affrontare domande difficili su come sono stati raggiunti gli accordi segreti sull’acquisto dei vaccini da parte dell’Ue. Ora, si apprende che nessuna testimonianza sarà rilasciata da Bourla.

Tutto parte dall’inchiesta del New York Times

Era il 28 aprile 2021 quando il New York Times svelava che il maxi-accordo per l’acquisto di 1,8 miliardi di dosi di vaccino anti-Covid, tra la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer Bourla, era avvenuto tramite una chat di WhatsApp. 

Alexander Fanta, giornalista tedesco per netzpolitik.org aveva cercato di ottenere accesso agli atti tramite il Freedom of Information Act. Si tratta della normativa vigente, in oltre cento paesi, che garantisce a chiunque il diritto di accesso alle informazioni delle pubbliche amministrazioni. Ma la Commissione negò al giornalista la visione delle comunicazioni.

Così i contatti fra Bourla e la presidente della Commissione Von Der Layen non sono stati mai chiariti. Verso la fine di gennaio 2022, la mediatrice europea Emily O’Reilly aveva chiesto a Bruxelles di fare chiarezza, definendo l’episodio un “caso di cattiva amministrazione”. 

La risposta della Commissione è stata: “Un messaggio di testo o altri tipi di messaggi istantanei hanno vita breve e non contengono particolari informazioni per quanto concerne, politiche, attività e decisioni della Commissione”.

Ma torniamo alla data del 10 ottobre prossimo.

Il capo del colosso farmaceutico statunitense doveva comparire davanti alla commissione ma “se l’è data a gambe”, afferma in un tweet  l’eurodeputata Francesca Donato, membro della Commissione.

La commissione COVI è stata istituita dal Parlamento europeo per discutere sulla strategia adottata a livello comunitario contro il covid. I rappresentanti del Parlamento possono così avere un momento di confronto con alcuni esponenti del mondo di Big Pharma. Quando questi accettano.

La presenza di Bourla davanti alla commissione avrebbe potuto chiarire molti aspetti fondamentali sull’accordo per l’approvvigionamento dei vaccini Pfizer. Contattato dal giornale POLITICO, un portavoce di Pfizer ha dichiarato che il presidente dell’azienda per i mercati di sviluppo internazionali, Janine Small, parteciperà all’audizione. Staremo a vedere. 

Anche la Corte dei Conti europea ha chiesto di fare chiarezza

Nel frattempo a chiedere delucidazioni, recentemente, è stata anche la Corte dei conti europea, che ha riscontrato criticità nel procedimento di appalto. “Non abbiamo ricevuto alcuna informazione riguardo alle negoziazioni preliminari che hanno portato al più grande contratto dell’Unione europea”, si legge nel rapporto speciale della Corte pubblicato il 12 settembre 2022.

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