venerdì 28 ottobre 2022

Parlare dei contanti facendo i conti senza l’oste

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Prima o poi gli esemplari  dell’allevamento globalista e neoliberista vengono fuori nonostante la fatica per mimetizzarsi in qualche modo: è accaduto a Lucio Caracciolo, direttore di Limes una rivista di geopolitica collegata a Repubblica nel quale  nella quale si pratica il culto settario della Nato e dell’Impero americano. Ora alla notizia che si vorrebbe portare al 10 mila euro il tetto massimo della cifra pagabile in contanti, è subito scattata l’immarcescibile retorica piddina secondo la quale aumentare la possibilità di usare il contante favorirebbe l’evasione. Una tesi di comodo che viene narrata  all’uomo  della strada per giustificare e dare un senso etico alla sua prigionia dentro i “pin” i telefonini e le carte di ogni tipo, dentro un mondo elettronico che peraltro permette in via diretta o in diretta le più grandi evasioni fiscali. Cone al solito si pretende letica dai deboli, mentre ai lupi basta la forza.  Ma transeat come si sarebbe detto una volta. Lucio Caracciolo si è sentito  in dovere di prendere parte alla nobile battaglia, ma non ha potuto e non ha voluto  portare un argomento così grossolano, ha voluto fare il raffinato e perciò si rivolge ai sacri testi del globalismo finanziario che intende distruggere i contanti asserendo  che la scelta dei 10 mila euro ci pone “fuori del contesto internazionale”‘.

Immagino che egli come contesto internazionale intenda i Paesi che formano la Nato ovvero quella comunità fondata su regole che possono essere cambiate in qualsiasi momento e in qualsiasi occasione purché siano favorevoli ai propri interessi, come è per le comunità di banditi. Così prende due piccioni con una fava: ovvero si butta come San Giorgio contro il drago dei contanti con la lancia in resta e nello stesso tempo innalza una messa cantata a quelli che in definitiva lo lasciano a pavoneggiarsi come direttore di una rivista suppostamente prestigiosa. Non si è accorto di aver commesso una gaffe clamorosa perché in realtà almeno una decina di Paesi europei non hanno alcun limite nel pagamento in contanti (Austria, Cipro, Estonia, Finlandia, Gran Bretagna, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta e Svezia)  e tra questi c’è  anche la maggiore economia del continente, ovvero la Germania. Persino negli Usa non esiste un limite di pagamento in contanti anche se sussiste un tetto (facilmente aggirabile) all’importazione di denaro. L’ Europa stessa ha tentato senza successo di fissare dei limiti, ma questi si riferivano per l’appunto ai 10 mila euro che adesso si vogliono porre in Italia: forse Caracciolo deve realizzare che esiste una differenza tra i desiderata del signor Schwab contenuti nei libri che scrive e nei quali svela l’incommensurabile mediocrità sua e dei suoi seguaci e la realtà che ancora resiste alle narrazioni truffaldine come questa. Anzi forse proprio in questi mesi le tesi del globalismo hanno cominciato a incontrare resistenze e a vedere la fine del tunnel nel quale hanno ammassato le persone.

Tra le altre cose se il signor Caracciolo si desse la pena di osservare con attenzione le cose invece di fare il soldatino di piombo, saprebbe che sono proprio le aree dove c’è una limitazione del contante a far più uso del denaro cartaceo, mentre dove non esistono tetti, i pagamenti elettronici sono paradossalmente più sviluppati. Dunque i limiti sono in realtà un non senso qualcosa che vuole rendere la vita difficile all’evasione spicciola, mentre facilita quella gigantesca permessa proprio dall’informatizzazione dell’economia, ma che nella sostanza è diretta al controllo ossessivo di ogni cosa e di ogni persona. .

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