https://scenarieconomici.it
Venerdì scorso Eni ha comunicato che gli utili core e l’utile netto del terzo trimestre hanno battuto le attese degli analisti, grazie a quella che il gruppo energetico italiano ha definito una “eccellente performance” del suo Global Gas & LNG Portfolio.
L’utile netto rettificato di Eni per il terzo trimestre è stato di 3,73 miliardi di euro, più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2021 e superiore alle stime del consenso.
Il Global Gas & LNG Portfolio (GGP) “ha registrato un’ottima performance nel terzo trimestre del 2022, dopo il pareggio del secondo trimestre. Sebbene i prezzi del gas siano stati elevati, il mercato ha continuato a essere molto impegnativo in termini di flussi fisici e volatilità”, ha dichiarato Eni in un comunicato.
La divisione ha conseguito un utile prima degli interessi e delle imposte (EBIT) di1,08 miliardi di euro, “grazie a un’incessante ottimizzazione degli asset e alla rinegoziazione dei contratti, sfruttando la diversità e la flessibilità del nostro portafoglio complessivo di gas e GNL”, ha aggiunto Eni. Insomma ENI si è giostrata bene fra contratti tramite gasdotti e GNL. Del resto è riuscita a riempire gli stoccaggi italiani, anche se a caro prezzo.
“Nel terzo trimestre del 2022, nonostante il calo dei prezzi del greggio e la rapida riduzione dei margini di raffinazione, abbiamo continuato a ottenere risultati positivi, soprattutto grazie alla solida performance delle nostre attività internazionali”, ha dichiarato l’amministratore delegato Claudio Descalzi.
Quest’inverno, l’Eni prevede di sostituire almeno il 50% dei flussi di gas russo, grazie alla sua ampia e diversificata base di riserve, ai rapporti di lunga data con i Paesi produttori e alla crescente presenza nel settore del GNL, ha sottolineato Descalzi.
Gli ottimi risultati dell’Eni fanno seguito a quelli, altrettanto solidi, delle altre major europee. La norvegese Equinor ha aumentato il suo dividendo straordinario dopo aver riportato venerdì scorso utili record per il terzo trimestre grazie all’aumento dei prezzi del gas naturale in Europa. Shell aumenterà il suo dividendo e lancerà un nuovo programma di riacquisto di azioni dopo aver registrato il secondo più alto utile trimestrale per il terzo trimestre, secondo solo all’utile record del trimestre precedente. TotalEnergies ha registrato un utile record nel terzo trimestre, spinto dagli alti prezzi dell’energia e dall’impennata dei prezzi del GNL, mentre l’Europa si affanna a procurarsi il gas in vista dell’inverno.
Tra partecipazione diretta e CDP, ENI è al 30,1% dello Stato.
Non poco, e quindi sarebbe giusto che una parte degli utili andasse ad
alleviare le bollette degli italiani e delle aziende, o a fornire
energia a prezzi contenuti per tutti, magari investendo su risorse
nazionali.
Nessun commento:
Posta un commento